venerdì 31 luglio 2009

Bali e le nuove disavventure della coppia che scoppia



Ok, come da programma mi trovo a Bali, piccola isola dell immensa e sovrapopolata indonesia. Prima di venire non lo sapevo, ma l indonesia è la 4ta nazione piu popolosa del mondo con i suoi 240 milioni di persone, dopo la cina, l india e gli stati uniti. E entrando in Bali si vede. Certo ci sono zone largamente inpopolate ma per adesso sono a bali ed è come essere al mercato di bangkok 24 ore ovunque tu sia. Va beh, bali è piccola come isola, per darvi un idea metto la mappa dell indonesia…




Il mio approccio qui è stato uno dei peggiori che abbia mai avuto in asia. Purtroppo i voli che c erano due anni fa da darwin a qui erano spariti e solo una compagnia lo faceva ancora, una compagnia australiana per niente cheap tra l'altro, e visto che gli ozzy di cervello ne hanno tanto, arrivava verso le 2030. Niente paura, le guest house (hotel, bed & breakfast chiamateli come volete) ce ne sono a non finire un posto l avremmo trovato. Prendiamo un taxi come consigliato che per 3 euro ci porta a kuta, località turistica per eccellenza di serfisti da tutto il mondo. Appena scesi dal taxi, anzi, prima, durante i tentativi del nostro autista di ignorare gli insulti dei milioni di ozzy ubriachi che lo insultavano dopo che gli aveva graffiato i gomiti con gli specchietti, che Kuta è il posto piu incasinato che avevo mai visto. Scendiamo e ci incamminiamo ad un posto consigliato dallo stesso amico (tripluca) che purtroppo era pieno. Proviamo un'altra decina di guest house nelle due vie principali ma erano tutti pieni. La cosa cominciava ad essere pesante, motorini con tre persone a testa ci prendevano dentro da tutte le parti, musica a palla dappertutto macchine che cercavano di passare in mezzo alla folla suonando continuamente ilclacson e le persone che si stringevano a sardina per starci, il problema è che tutti loro avevano una bottiglia di birra e una canottiera, noi invece gli zainoni, 35 gradi e un umidità del 200%.. chiaramente anche le immancabili voraci zanzare, mai sazie. Ok, dileguiamoci dalla folla e cerchiamo le solite vie segrete senza club e senza casino… il problema è che non c erano… Ogni tanto troviamo qualche altro coglione disorganizzato come noi con lo zainone i vestiti impregnati di sudore per la faticaccia e il caldo, ci sorridiamo a vicenda e per sdrammatizzare spariamo qualche cazzata. Eh si, è alta stagione e trovare un buco libero alle 22 di sabato sera è come cercare posto in riviera a rimini a ferragosto, ma teniamo duro. Parecchi local si fermano e ci offrono aiuto ma anche loro, girando in motorino e conoscendo tutti i posti del luogo tornano indietro dopo 20 minuti di ricerca a mani vuote… tutto pieno… sono convinto che se ci fosse stato l avrebbero trovato visto che avrebbero preso dei soldi! Escluso quelle girate dai local per noi, noi due avremmo chiesto (non esagero) almeno in 30 posti.. tutto pieno… dalle 20:30 alle 2 di mattina girando in mezzo alla folla col bagaglio a spalle ci guardiamo e sappiamo che non possiamo dormire per strada anche se, vista la stanchezza, dopo due minuti che eravamo seduti prendavamo sonno. Ci pensiamo un po e prendiamo un taxi per tornare indietro all aereoporto… il posto piu sicuro per dormire.



Appena arrivati ci accorgiamo che ad ogni angolo in ombra c era un piccolo accampamento di bacpackers che dormiva sopra o in fianco ai propri zaini.. che macello… un ladruncolo un po esperto avrebbe fatto i miliardi girando li ma la presenza della polizia era massiccia, oltre algli attentati bombaroli del 2002 e del 2005 ce ne era stato uno 2 giorni prima a Jakarta…
Il giorno dopo (6 ore dopo per l esattezza) ci riproviamo, entriamo in Kuta, con un po di culo vediamo due ragazze con lo zaino che cercano un taxi, gli chiediamo se hanno lasciato una stanza e dove… cosi troviamo l alloggio…
Su questo posto niente da dire, uno schifo, sembrava surfers paradise sporca.. pure le onde in mare non erano da surfare… gente dappertutto che ti salta addosso per venderti qualcosa sparandoti prezzi bassissimi per poi ritrattare se ti vedeva interessato. A volte, tipo per le treccie di tomoko o per un massaggio ritrattavano il prezzo a metà lavoro insistendo fastidiosamente fino all esasperazione. In spiaggia era impossibile starci, tra il caldo, la gente che vende e gli ozzy ubriachi che urlano (si anche di giorno) era da scappare. Per ultimo, ma non per importanza, la loro perversione per le ragazze giapponesi, che all inizio era divertente, alla lunga diventava pesante. Il modo in cui fissavano tomoko era incredibile… subito pensavo lo facessero con tutte le bianche che gironzolavano in spiaggia ma poi scrutando bene, non era cosi. O perlomeno non cosi pesantemente, giuro che non passavano 5 secondi tra una farse urlata a volte da 20 metri di distanza e un'altra in japponese… altrettanto stupefacente era la loro faccia quando in giapponese gli rispondevo io invece che lei… Il terzo giorno ci sediamo in spiaggia in un kiosko, e dopo un paio di birre con un gruppo di balinesi tiro fuori l argomento e chiedo perché amano cosi tanto le giapponesi. Uno di loro, il clasico capetto della gang, ridendo mi spiega che le “bianche” soprattutto le australiane (l 85% dei turisti a kuta erano australiani) sono scorbutiche e odiose, e si comportano con l aria di chi è superiore e la loro ciccia che straborda spesso dai loro microcostumi non è molto gradita alla vista,mentre le japponesi sono sempre gentili nelle maniere, piu eleganti, tutte ricche e brave per fare “bum bum”!! Ah ah ah, allora è lo stesso “pensiero comune” che c è in italia sulle ragazze russe o dell est europa… Gli chiedo quante esperienze con giapponesi ha avuto, e tutta la gang ridendo confessa di non averne mai avute… secondo loro vanno solo con i ragazzi ricchi… Tornando al viaggio, di kuta non mi è piaciuto niente… dopo tre notti a pensare sul da farsi prendiamo un autobus per ubud, paesino poco distante da li ma (per sentito dire) piu tranquillo, in collina senza spiaggie, senza ozzy ubriachi e immerso nel verde e nei santoni che fanno yoga. Mi viene da ridere ma anche qui.. tutto pieno… giriamo un po e dopo un paio d ore troviamo in un posto parecchio nascosto un bungalow anche molto carino, in stile balinese, piante dappertutto, ombra, aria respirabile e fuori dal casino, dove abbiamo trovato anche qualche bel ristorantino




Il fatto che il paese fosse a 500 m ha fatto si che la temperatura e l umidità fossero a condizioni umane. Il secondo giorno abbiamo noleggiato un motorino per 2 euro al giorno ( 1 euro a testa, non male) e siamo andati a vedere il tempio hindù piu grande dell isola di bali a circa un ora e mezza da dove stavamo, giusto per provare la potenza del nuovo mezzo in montagna, dove a circa 1300 metri sul livello del mare si trovava il pura besakih



Pessimo, sporco, pieno di spazzatura dappertutto, tenuto male e appena arrivati, delle false guide hanno provato ad incularci vedendo che eravamo per i cazzi nostri senza guida dicendoci cazzate che non potevamo salire in motorino e dovevemo noleggiare uno di loro e pagarlo per guidare fino al tempio e entrare. Con fare anche molto arrogante, uno di loro ci ha detto, visto che non avevo intenzione di farmi fregare, di tornare col motorino 2 km piu in giu e farmela a piedi se no avrei dovuto pagare. Al che, anche se non bisognerebbe mai inkazzarsi e prenderla con filosofia, ho cominciato a rispondergli a tono, che sarei tornato indietro alla biglietteria a chiedere se era vero ciò che diceva e subito è cambiato tutto… Cerco di vedere fin dove posso arrivare ma 3 o 4 di loro mi seguivano e parlavano continuamente e fastidiosamente, ognuno diceva una cosa diversa al che mi sono davvero girate, ho finto di andarmene, ho girato attorno al tempio e sono entrato dal lato, da una scalinata di servizio dove non c erano turisti. Entro, giro un po e mi acorgo che i “monaci” mi sorridono e non si curano del fatto che non fossimo accompagnati. Praticamente erano tutte balle. Ok, qualcuno direbbe che in asia funziona cosi, ma non sono d accordo. Negli altri paesi come la thailandia cambodia ecc si cercano di vendere, ma qui erano davvero bastardi, qui cercano di inculare e di prendere per il culo, sono supergentili e interessati a te fin che si accorgono che non compri e poi, nella loro lingua ti mandano a fanculo oppure ti mostrano uno sguardo cupo e se ne vanno senza salutare in segno di disprezzo. Sono solo 11 giorni che sono qui ma la gente locale mi ha davvero deluso. So che fare di tuta l erba un fascio è sbagliato, ma di compere e contrattazzioni ne ho fatte tante di già, e anche Tomoko concorda, qui non bisogna credere a una parola di quello che dice la gente, siamo rimasti sorpresi da quello che fa la gente qui per guadagnare anche un solo dollaro, perdere la faccia o vendere la madre…potrei raccontare almeno altri 4 o 5 episodi come quello sopracitato, avvenuto in giorni e posti diversi in quest isola ma non mi dilungo e riprendo col viaggio. Il quarto giorno a ubud decidiamo di partire e visto che avevamo il motorino per 15 giorni e promesso al nolegiatore di non lasciare l isola, ci dirigiamo a nord verso Lovina, partiamo di mattina presto visto che la strada era per lo piu in “montagna” e in condizioni non ottimali. Qualche punto interessante in cui fermarsi per far circolare il sangue nel sedere addromentato dalla sella scomodissima e dal bagaglio (oltre a noi due) caricato in qualche modo su di esso



La prima parte del viaggio è stata un po un avventura e mi ha fatto capire che il casco è meglio indossarlo, traffico esasperante, mezzi pesanti che ti superano in curva mentre dall altra parte arrivano auto, nessuno si ferma col rosso e vige la regola che il piu grosso passa e l'altro si ferma o si sposta o inchioda per evitare il botto. In salita il mio scooter 115cc 4 tempi affannava e una volta surriscaldato solo quel poco vento in poppa mi faceva andare avanti, per fortuna la seconda parte del viaggio, quella in discesa era su strada asfaltata decentemente e meno trafficata, con conseguente divertimento da parte del conducente che ogni curva o tornante alzava la testa e buttava fuori il ginocchio in stile valentino rossi con le conseguenti bestemmie della passeggera con le spalle stremate dai 20 kg di zaino che grazie alla forza centrifuga destra-sinistra destra-sinistra si stava dividendo in due da ore ma che alla fine se la rideva come tutti i vechietti fermi per strada che mi vedevano fare la scenette del ginocchio manco fossi in pista per davvero. Insomma dopo 4 ore siamo arivati a lovina. Ok, prendiamoci un break dall distruggerci il culo e le spalle, stiamo 4 giorni in un bungalow non molto bello ma circa 5 km prima del centro (che era pieno chiaramente) in mezzo a un villaggio di pescatori, anturan per l esattezza. La spiaggia era di sabbia nera




E tappezzata di barche dei pescatori che abitavano li. Dopo un paio di giorni di cenette a lume di candela in spiaggia (letteralmente) e rilassamento prenotiamo un diving, anzi due. Alla fine sono venuto qui per quello, e diciamo che 35 euro per una giornata piena compreso bus fino al porto zona bali ovest, barca fino all isola di Mejangan, 2 diving e pasto incluso non è male. Bella giornata passata sott acqua con incontro tartaruga, vari pesci colorati e barriera corallina non male anche se si vedeva l abuso e la incuranza da parte della popolazione.



Al quarto giorno, dopo le solite delusioni da parte dei soliti local affamati di soldi anche qui, che appena arrivato sono i tuoi migliori amici e ti riempiono di false offerte e sconti per tour a vedere i delfini piuttosto che diving o trekking, e che il giorno che te ne vai manco ti guardano in faccia e si attaccano all ultimo turista arrivato, ripartiamo per farci un altro centinaio di km fino a Tulamben, un villaggio piu che paese che esiste solo per la presenza di un “relitto” di una nave americana a circa 50 metri dala spiaggia a circa 25-30 metri di profondità. Ottimo motivo per fregarsene della bellezza del posto e costruire centinaia di bungalow frontespiaggia e riempire la costa di immondizie. La strada per arrivare qui è stata carina, quasi tutta lungomare con vista piacevole e traffico non esasperante, con qualche stop con panorama

F

Durante la guida mi stava tornando il buon umore… l ambiente era piu carino, la vista del mare, villaggi di pescatori senza tutto quel turismo opprimente mi ridava la sensazione del viaggio e essere alla guida di qualcosa che portavo io dove volevo e quando volevo ancora di piu. Insomma ero contento, guidavo sereno col sorriso, quando ad un certo punto uno dei tanti motorini che mi supera vista la mia lentezza interrompe il mio viaggio mentale suonandomi insistentemente.. non gli do bado e mi sposto a lato della strada per farlo passare come al solito, lui, un vecchietto del posto mi si affianca e mi fa cenno con il dito dietro di me, urlando qualcosa che non capivo. Rallento, guardo dietro di me e vedo la scia di liquido che lascio lungo l asfalto. E che cazzo, ti pareva a te!!! Che cazzo si è rotto stavolta??? Mi fermo, ringrazio il vecchietto e lo saluto. Tomoko mi guarda con un mezzo sorriso e mi fa “non ci credo… ma riusciremmo mai a noleggiare qualcosa che non si rompe??”. Il liquido che perdavamo era benzina e il motorino dopo essersi fermato non ripartiva piu. Scarico i bagagli e mi rollo una sigaretta, giusto per rilassarmi e affrontare la cosa con filosofia.
Ok, Tomoko mi ricorda di fumarla almeno lontano dalla pozza di benzina… Cerco di capire il problema, vista la mia esperienza di tamarro teenager trucca motorini cerco gli atrezzi (un solo cacciavite e baciarsi le mani) smonto le plastiche e mi accorgo che li tubo che dalla pompa della benzina dovrebbe entrare nel carburatore era secco e crepato e aveva deciso di rompersi… tagliato il pezzo rotto e reinfilato il tubo sano nel carburatore, una dozina di pedalate e il motore ricomincia a girare



Con le mani nere e grondante di sudore ma un sorriso da tempia a tempia mi giro per vedere l espressione di Tomoko (e della dozzina di vecchietti in gonnella e turbante hindù che mi fissavano da una mezz ora incuriositi) e lei mi risponde con un sorriso dicendomi “lo so che ora ti vanterai per una settimana di essere meglio di MacGiver”.. ah ah ah, almeno un “bravo” però poteva dirmelo!!! Ma in effetti lo farò… Ora sono a Tulamben e domani andro a fare altri 2 diving, il primo intorno e il secondo all interno (profondità massima 29 m) del relitto della nave americana U.S. Liberty, una nave di 150m di lunghezza affondata qui partendo a piedi dalla spiaggia… è la prima volta che faccio un immersione partendo dalla spiaggia, tipo camminata sott acqua.. fico… ci vediamo alla prossima avventura… o rottura di qualcosa… spero non dell atrezzatura subacque almeno… che la Macgiverite sia con me.. sempre… byeeee

domenica 12 luglio 2009

West coast trip... atto secondo

Questo post lo sto scrivendo dal kakadu national park e come ci sono finito è una lunga e appassionante storia, se siete di corsa rimandatene la lettura a stasera o quando ne avete il tempo… ne ho combinate di tutti i colori e vale la pena di essere letta con calma.
Dopo la favolosa penisola del cape range nat. Park sono partito alla volta di dampier dove, visto gli oltre 500 km che avrei dovuto affrontare, mi sarei fermato a dormire. Un paio di cose da vedere la mattina dopo, in teoria niente di speciale, giusto belle spiaggie a detta della mia guida (lonely planet). Tutt altro, dopo aver girato un po per i vari punti turistici arriviamo ad una spiaggia servita da una rude strada sterrata che ci lascia una volta in piu a bocca aperta… selvaggia e fuori dalla civiltà e con il solito silenzio incontrastato. Hearson cove è il nome… dopo 550 km di guida il fato ci ha premiato, e vista l abondante spesa di cibo e drink appena fatta la mattina decidiamo che nessun altro posto fin ora aveva meritato cosi tanto di trascorrerci una giornata, anche se sulla tabella di marcia non eravamo proprio in anticipo.




Prima del tramonto se ne vanno tutti e restiamo soli con una coppia in furgoncino come noi. È passato molto poco tempo prima che facessimo conoscenza con loro visto la situazione e il posto speciale. Lui americano viaggiatore navigato e lei malese, partita per un viaggio senza fine con lui. Persone speciali, deliziose tanto che, dopo cena lui, parlando del piu e del meno, mi insegna ad accendere un fuocherello vista l abbondanza di legna nei paraggi, senza bisogno di carta o diavolina… chiaramente, dopo un po di tentativi malriusciti, e vedendo lui che si godeva il suo falo, bagno con un po di benzina un legno senza farmi vedere e faccio il mio fuocherello, che poi, da mediocre boyscout lo alimento troppo e visto il vento diventa un piccolo incendio…



fortunatamente eravamo in spiaggia.. e che spiaggia… tutta di conchiglie ma molto piu integre di quelle della piu famosa piu famosa shell beach e circondata da colline di terra e sassi rossi che al tramonto prendevano una colorazione fluorescente. La mattina dopo con la bassa marea degli ozzi tornavano da dietro la spiaggia con dei granchi giganti, appena tolti dalle trappole messe la mattina prima… enormi davvero, cosi io e il mio amico americano siamo subito andati a vedere se riuscivamo almeno a vederli… durante la camminata mi racontava del suo viaggio e stava facendo il mio stesso giro ma al contrario. Tornati ai furgoncini mi descrive sulla mappa le zone del parco nazionale “Kimberly” che secondo lui si potevano visitare anche con un 2 ruote motrici come i nostri dandomi un paio di dritte su come non riportare danni al mio security van, tipo sgonfiare le gomme visto che la strada era sterrata e piena di sassi appuntiti e con le gome in pressione sarebbero scoppiate, e che avrei avuto piu trazione sui fondi sabbiosi. Avrei secondo lui dovuto entrare nella famosa “gibb river road” per circa 120 km di sterrato per poi prendere la deviazione per un paio di parchi nazionali per altri 100 km e da li tornare sulla highway (autostrada) e proseguire verso darwin.
Dopo un giorno e mezzo passati a rilassarsi nella solitudine e bellezza di questa spiaggia e dopo un pasto abbondante di squisito “onighiri” preparato da tomoko, una specialità japponese di cui ora sono dipendente, partiamo per port hedland a circa 230 km da li. La città non presenta nessuna attrattiva visto che è un parcheggio per navi giganti tipo petroliere che imbarcano tonnellate di ferro portate li dai treni che provengono dall interno dove si trova la seconda miniera del materiale piu grossa al mondo, la ferrovia è stata costruita apposta e usata solo per quello. Impressionante ok, tutte quelle navi in coda ad aspettare di essere caricate, ma lo stop era obbligatorio visto che da li a Broome, meta importante di chiunque risalga la costa ovest, c erano ben 601 km e ne avevo appena fatti piu di 200.
Da qui il caldo ha cominciato a farsi pesante e guidare, visto i 600km senza spiaggie o posti belli in cui fermarsi che mi aspettavano, altrettanto noioso, solo bush e pianure che si estendevano fin dove l occhio poteva vedere. A quel punto, prima di addormentarmi e rebaltarmi col van in mezzo a tutto cio, mi è venuta un idea. Quale posto migliore per insegnare a guidare a Tomoko?? La premessa è che lei ha solo la patente di guida col cambio automatico. Eh si, in jappone l 80% delle ragazze e delle auto di piccola cilindrata sono automatiche e di conseguenza hanno le patenti differenziate. In piu lei aveva guidato 3 volte in vita sua!!! Non aveva la piu pallida idea di cosa cavolo servisse quel pomello con i numeri sopra che continuavo a sbattere avanti e indietro!! Ok, dopo un po di insistenza la convinco vista l assenza di traffico, ci cambiamo i posti e subito mi guarda con un espressione smarrita e mi fa “ma che cazzo è sto pedale??? Perche ce ne sono 3???” ah ah ah, dopo una grassa risata e altri 10 minuti per convincerla che era facile riesco a farla partire. Titubante all inizio anche se dopo 20 minuti sfrecciava ai 110 per l autostrada, l ho lasciata divertire penso per tre ore visto che per lei era un avventura nuova e io ne avevo le palle piene e finalmente potevo godermi il panorama sulle note di manu chao e eddie vedder… la parte migliore erano le sue domande tipo “ma perché devo partire in prima? Ma quando devo cambiare?? Quando vuoi le dicevo… “ma allora posso partire in quinta cosi non devo cambiare!!! Ah ah ah, ho provato a spiegarle qualcosa, ma per quanto avanti sia, sempre una donna è!!!

Prima di riprendere la guida ci fermiamo in una delle piazzole di sosta (praticamente uno spiazzo con un tavolino e delle panche a fianco della strada, niente di piu) troviamo l occasione per provare la doccia solare (un sacchetto di nylon nero che scalda i 20 litri d acqua all interno lasciandolo al sole)che avevamo comprato all inizio del viaggio in un supermercato per 9 $ e sorprendentemente funzionava!! L acqua era bollente!!!



Dopo la rinfrescata riprendo la guida e arriviamo a broome e qui il karma ricomincierà a colpire. Appena arrivati andiamo a vederci il famoso tramonto di cable beach. Pazzesco!!! Bellissimo, non si può raccontare a parole ne con le foto. La spiaggia, una delle piu belle dell australia, forse la migliore. Infinita, lunga almeno 100 metri di sabbia bianca per raggiungere l oceano, cammelli a zonzo, kilometri di spiaggia libera a destra e sinistra e il sole che scende troppo velocemente dietro l acqua dell orizzonte che ti dà giusto quei 5 minuti contati per goderti il colore e la brezza fresca che finalmente ti fa respirare e ti da tregua dal caldo che fino a poco fa ti affannava. L unico punto dolente erano i milioni di persone che lo guardavano con noi, che a dir la verità, in quei 5 minuti non si notavano visto che nessuno parlava o si muoveva, tutti cosi imbalsamati dalla visione.

In quel momento ci siamo promessi che il giorno dopo saremo ritornati sul luogo un paio di km piu in la per godercelo rilassati e in solitudine.
Dopo qualche minuto decidiamo di andare a campeggiare nella spiaggia a 6 km da li visto che guardava a est per goderci il caffè delle 6:30 mattutine goardandoci l alba salire dal medesimo oceano. E cosi fu, solo che invece del caffè, circa alle 6:20 ci svegliò una Ranger bussando al finestrino. Salve, lo sapete che è vietato campeggiare qui??? Noi, che eravamo già vestiti e quasi pronti per scaldare l acqua ci abbiamo provato e gli ho risposto “siamo appena arrivati e volevamo farci un caffè guardandoci l alba!!” E lei con un mezzo sorriso sulla faccia mi risponde cortesemente “allora se tocco il vano motore è ancora caldo??” Ok, un mezzo sorriso viene anche a me e visto la sua cortesia non cerco di prenderla in giro ancora… “ok, mi dia pure la multa”… l aveva già scritta e prima che io finisca la frase me la passa… 100$… un foglietto di carta del cazzo senza ne il mio nome o nessun mio dato.. solo la targa del veicolo, l ammontare e la sua firma. L avrei usata piu tardi per pulirmi il culo dopo la cagata delle 7:30… Che cazzo ce le fanno a fare le multe che sanno che non le paga nessuno… ma in effetti eravamo a 50 metri da un campeggio che suppongo siano coloro che l hanno chiamata.. comprensibile… e comunque era piu morbida della carta igienica della home brand (marchio economico dei un supermercato locale).
Nel pomeriggio, dopo una camminata in paese torniamo alla spiaggia del tramonto e ci isoliamo un po dalla folla per goderci il tramonto magnifico per i cavoli nostri e vista l atmosfera rilassante ho costruito uno dei miei palazzi di sabbia che, causa tramonto imperdibile, non sono riuscito ad ultimare.

Ok, ci siamo, da qui finisce la civiltà e ci avviciniamo a quello che aspettavo da tempo, l australia selvaggia, il Kimberly. Qui c è da fare un'altra premessa. Ci sono due strade per passare il kimberly, l autostrada che passa esterna dal parco e che permette comunque di vedere scorci di parchi nazionali bellissimi lunga circa 1100 km… l altra è la Gibb river road, molto piu corta, poco meno di 700km ma a detta di tutti impraticabile per i mezzi “normali” e percorribile solo con i fuoristrada, fatta di strade diroccate e guadi di vari fiumi. Di conseguenza molto piu selvaggia e meno frequentata. Un paradiso insomma.



Partiamo con uno stop a Derby, l ultimo insediamento “civilizzato” per moooolte centinaia di km per fare chiaramente scorta di acqua e cibo. Al bivio chiaramente optiamo per la gibb river road visto che l amico americano ci aveva detto che con tanta cautela e alla peggio, l aiuto di qualche fuoristrada che ci avrebbe trainato fuori dai casini, avremmo potuto farne un pezzetto per poi ricongiungerci all autostrada. All inizio, alla decisione di quale van noleggiare io ero per un 4x4 coai avremmo potuto andare ovunque senza preoccuparci ma la spesa era davvero troppo piu elevata del noleggio del “security ultrasuper base no optional no automatic van” e in piu c era da pagare un extra per passare da quella specifica strada visto il suo stato. Troppo, ci saremmo arrangiati in qualche modo come sempre. Subito dopo una 50ina di km ci accorgiamo che sarebbe stata piu dura del previsto… la strada era davvero noiosa e guidarci sopra era come stare sulla pedana vibrante dell america star… Ok, comiciamo ad essere positivi, avremmo rassodato la ciccia che avevamo messo su in 15 gg di sedentarismo!!!
Piu ci inoltravamo in quella strada e piu ci abituavamo alla fastidiosa vibrazione e qui capita la prima disavventura. Si rompe la staffa che teneva su lo scarico. Ok, niente paura, in previsione dei vari danni avevo comprato dello scotch americano, quello indistruttibile grigio che resiste alle alte temperature e con cui si può anche trainare una macchina da tanto che tiene la colla. Detto, fatto e un giro di scotch ripara tutto, si riparte. I primi fiumi, che nella stagione delle pioggie sono della stazza del missisipi li abbiamo attraversati notando che erano completamente vuoti e solo uno era un piccolo rigagnolo d acqua, piu facile di una pozzanghera e tutto questo mi faceva essere molto, forse troppo ottimista.



Dopo un paio d ore di guida ci si presenta il primo posto meraviglioso e ci fermiamo per pranzare… magnifico come ci aspettavamo e questo non ha fatto altro che farci capire cosa avremmo potuto vedere intraprendendo quella strada



E, una volta arrivati al famoso bivio, guardo Tomoko e senza che io dica una parola lei mi fa “lo so vuoi andare dritto”.. ah ah ah…mi conosce oramai, 2 minuti di consultazione della mappa, e continuiamo per la strada diroccata. Da li a 200 km ci sarebbe stata la road house, l unica di tutta la gibb road (lo avremmo scoperto dopo) e li avremmo deciso se era possibile continuare o tornare indietro e prendere il famoso bivio. Certo 200 km su una strada cosi sono tanti e circa alle 4 del pomeriggio, una mezz ora prima del tramonto (si, tramonta alle 16:45 qui, pazzesco) ci troviamo davanti al primo vero ostacolo, una pozzanchera un po piu grossa… un po troppo, proprio prima di una piazzola di sosta con una roulotte ferma. Ok, ci fermiamo per pernottare con la scusa di poter attraversare (forse) la pozza con la luce del sole dopo averla controllata l indomani. Il primo incontro importante fatto nel kimberly avvine proprio qui. Oltre alla roulotte c era anche un ragazzo neozelandese che si stava facendi il parco tutto in bicicletta!!! Grande!!!, e subito appena arrivati, incuriosito dal fatto che avevamo un minuscolo furgoncino due ruote motrici viene a farci visita durante la cena e cominciamo a raccontarcela. Lui era logorroico ma pieno di informazioni utili, era alla fine del parco perche viaggiava all inverso di noi perciò aveva appena visto tutto quello che ci sarebbe aspettato al di là di quel punto e soprattutto aveva visto una cosa che era meglio non mi racontasse… altri tre backpackers con un 2wd che risalivano la gibb road e guadavano i fiumi. Noooooo… Davvero gli dico??? Tomoko già vedeva i miei occhi brillare e vedeva pure i nostri soldi del deposito noleggio volare via… Dopo questa storia ero tutto orecchie e mi spiegò a grandi linee (non poteva ricordare tutto) tutti i fiumi che avrei dovuto attraversare e quelli profondi erano solo tre (a detta sua) e i peggiori erano alla fine, il Durack river una pozza non molto profonda ma col fondo fangoso e l ultimo, il Pentecost river, guado lungo circa 70 m e profondo circa 50 cm…. Li si aggiunge l australiano della roulotte anche lui incuriosito di fin dove volevo arrivare con quella formica visto che lui aveva un ford f250!!!!!!!!!!! (stazza di un hammer per capirci) e mi consiglia che prima di attraversarli avrei semplicemente potuto spegnere il motore e farmi trainare da qualche fuoristrada come il suo, e che tutti avevano un cavo da traino con se e che chiunque avrebbe voluto aiutarmi. Ok, deciso, questa serata mi aveva riempito di ottimismo si va fino in fondo!! Stranamente anche tomoko, che di solito è la voce della mia coscienza si è convinta. L indomani, con l ottimismo di due boyscout in gita controlliamo la prima pozza camminandoci dentro per vederne la profondità, non male tomoko mi si mette di fronte a filmare e la passo come consigliatomi (gomme sgonfie e seconda marcia per non far slittare le ruote) senza problemi… e via per la prima “gorge” da visitare… mio dio… surreale… una pozza di acqua verde smeraldo dentro un canyon dalle rosse pareti rocciose alte almeno 40 m…



Che spettacolo…dopo una nuotata rinfrescante vista la temperatura spaccapietre proseguiamo ancora piu entusiasti della scelta, incuranti della pedana vibranteamericastar e dei salti alla boh and luke di hazard fatti a cavallo del nostro sempre piu potente e ammirato security ultrascassato van che ci mostrava questi paesaggi infiniti di natura incontaminata dalla non presenza dell uomo ne dei suoi caotici e inquinanti centrei urbani.
Unico punto dolente era la polvere che alzavamo noi e le megafuoristrada che incontravamo sulla via che rendevano l aria irrespirabile e portavano almeno mezzo dito di polvere al giorno su qualunque cosa nel nostro van, compreso piatti e bicchieri, materassi e lavandino e ci costringevano a guidare con una bandana per respirare



Ogni tanto ci fermavamo ad ammirare il paesaggio e a fare qualche foto a quegli alberi giganti chiamati “boab”



E tra un guado di un fiume e una sosta per mangiare ci capitava di vedere e nuotare in posto come questi







Appena arrivati alla road house dopo circa 300 km di sterrato (sterrato è quasi un complimento) facciamo il pieno, per niente sorpresi del prezzo piu alto mai visto in australia, 1.97 $ per litro, prendiamo del ghiaccio per le bevande e ripartiamo di fronte allo sguardo stupito ma divertito della gente nella piazzola di sosta con iloro bestioni a quattro ruote motrici. Una nota da dire è che non abbiamo MAI incontrato un altro mezzo a 2wd per tutta la durata del viaggio. Dopo un paio di km incontriamo un segnale che ci lascia perplessi… prossima pompa di benzina a 394km!!!!! Cazzarola. Il van con un pieno ne faceva piu o meno 410… e noi da taccagni avevamo solo una tanica da 5 litri di scorta… va ben, basterà!!! E come se non bastasse, per scoraggiarci ancor di piu incontriamo un guado un po impegnativo con fondo sabbioso…lo prendo con un po troppa violenza, proprio per non restare insabbiato e… ne esco con le pedane dentro l abitacolo che hanno imbarcato acqua da sotto i pedali e qualcosa di indefinito che comincia a suonare come un allarme antiincendio ma cosi forte che era insopportabile. Il furgone andava normalmente ma Tomoko cominciava a preoccuparsi e io, preoccupato da questo insopportabile suono che sembrava dire “hai acqua dappertutto” mi fermo e spengo il mototre. Il suono a motore spento cessava ma non appena giravo le chiavi ripartiva. Ok, controllo il motore, le candele e il filtro ma è tutto a posto! Tre ragazzi australiani passano di li e vedendomi fermo proprio dopo un fiume si fermano a chiedermi se avevo bisogno di aiuto e spiegandogli la situazione mi hanno detto che se avevo bisogno mi avrebbero trainato per ripassare il fiume visto che dopo l avvenimento avevamo deciso di tornare indietro. Anche loro ribadivano il fatto che oramai avrei dovuto proseguire se il van andava e che sicuramente chiunque mi avrebbe dato una mano se avessi avuto problemi. Anche stavolta mi faccio convincere ma prima devo disattivare quel cazzo di allarme, smonto mezzo cruscotto, trovo il piccolo ciccalino (come cazzo faceva a suonare cosi tanto???) che hanno messo quelli del noleggio sicuramente, seguo i fili e li stacco!!! Bene, adesso non suona piu!! Si riparte!!
Da li in poi, piu la strada era difficile e piu i posti erano belli, abbiamo attraversato almeno 15 fiumi di cui penso solo 5 impegnativi ma due di loro sono stati cazzi. Uno era il durack river con un fondo fangoso-sabbioso del cazzo che fortunatamente, con calma e senza sforzare troppo sono riuscito a passare, anche se dopo avere imbarcato la solita acqua dappertutto ho incontrato uno di quei superbus per turisti con conducente incazzato che, visto lo sguardo curioso di tutti i backpackers che aveva sopra, mi insulta e mi dice che non avrei mai passato il successivo “pentecost river” che era troppo alto e avrei preso acqua nel motore con conseguente rottura, multa da parte del noleggiatore e mega conto da pagare per il carro atrezzi che sarebbe venuto a prendermi in quel posto del cazzo. Ma che vada a cagare e che porti i suoi turisti in gita… che la prossima volta invece di pagarlo noleggieranno un wicked van!!!
Ad un certo punto mi fermo a mettere la benzina della tanica nel serbatoio e per farlo taglio il fondo di una bottiglia d acqua e la uso come tubo fin che penso a come attraversare l ultimo fiume senza danni. E qui mi viene un lampo di genio. Lo sapevo, quando ero bambino non mi perdevo una puntata di MacGiver perché nonostante la mia innocenza sapevo che un giorno mi sarebbe servito. Apro il vano motore, isolo le pipette delle candele col nastro americano sipracitato (che acquisto!!) perche non si bagnino, tolgo il manicotto del filtro originale e con la bottiglia appena usata per la benzina ne faccio uno artigianale cosi da evitare totalmente la possibilità di “ondate d acqua” dentro quest’ultimo!!



Ok, ora avevo un fuoristrada e mi apprestavo a guadare il megafiume… quando siamo arrivati di fronte ad esso, impressionati e per niente convinti di farcela, lo controlliamo a piedi come sempre. Il fondo era a pietre abbastanza grosse e scivolose, tanto che scivolando ho rotto le uniche infradito che avevo. Che cazzo… ma da una parte avevo scongiurato il rischio di rotture meccaniche, alla peggio mi ci fermavo in mezzo e mi facevo tirare fuori, e poi, ero li. Ok Tomoko va dall altra parte a filmare, e dopo di lei, gente che stava pescando, incuriosita, si avvicinano a lei e mi fanno da pubblico. Le sospensioni sono state messe a dura prova, davvero, e la trazione era poca ma di fronte allo sguardo divertitissimo e incredulo del pubblico ce l ho fatta. Perfino l applauso finale!!! Ah ah ah, come mi sono sentito sollevato, era l ultimo!!
Perciò eccovi degli spezoni dei guadi.. peccato non rendano la difficoltà di attraversarli ma perlomeno ne danno un idea



Appena sceso, un vecchietto che stava facendo anche lui le foto all orgoglio secutiry van mi sorride dicendomi che in caso di problemi mi avrebbe tirato fuori lui.. e ci credo, guardate un po che mezzo aveva



Reastavano gli ultimi 120 km di strada sterrata e l ultima ma stupenda gola da vedere, l emma gorge con una cascata d acqua gelida e vicino una fonte d acqua calda… fantastica.



Verso sera, a circa 30 km dalla fine della strada dissestata e alla pompa di benzina si accende la spia della riserva… tutto perfetto neanche a programmarlo. Avventura finita senza neanche una gomma bucata, quasi 800 km di sterrato e fiumi ma il van era ancora tutto intero. E mancavano ancora 5 giorni alla data della consegna.
Decidiamo cosi che c era tempo per un altro famosissimo nonché bellissimo parco nazionale, quello del Kakadu, saltato due anni fa nel mio primo viaggio qui giù ma tappa obbligatoria per gli amanti della natura. Il problema è che c era da guidare un bel po, quasi un migliaio di km ancora.
Lo facciamo e senza sosta arriviamo al kakadu per poterci permettere almeno 3 giorni per esplorarlo al meglio. Per capirci un giorno ero nel kimberly, il giorno dopo ero nel kakadu.
Ci svegliamo la mattina presto, prendiamo una mappa di quelle gratuite all information centre e partiamo per le prime cascate… e proprio quando l avventura sembrava finita…. Stock…. Riparte l allarme che avevo ricollegato da poco…. Ma stavolta si spegne anche il motore. Ecco, era bella da vedere, ma non potevo lamentarmi, sarei stato patetico. Apro il vano motore e trovo la cinghia dell alternatore in brandelli.



Ok, niente a che vedere con le mie malefatte, solo un guasto meccanico indipendente da me. Probabilmente da piccolo devo essermi perso qualche puntata di MacGiver perche nonostante mi sia scervellato non sono riuscito a trovare la soluzione. Cmq potevo chiamare l assistenza gratuita del noleggiatore avevo solo 2 problemi da risolvere. Il primo che il telefono non prendeva (mi serviva uno pubblico visto che il cel non avrebbe preso per piu di 100km) e che dovevo farmi portare su una strada asfaltata da qualcuno o avrei pagato il carroatrezzi di tasca mia (piu la multa visto che era proibito andare su strade sterrate con un 2wd). Mi metto a fare l autostop per arrivare alla stazione dei ranger locali ma con mia sorpresa NESSUNO ha dato idea di volermi prendere su… ma di che cazzo ha paura la gente??? Ma se vedono un occidentale, che muore sotto il sole di mezzogiorno dei tropici e fa l autostop senza che ci sia una macchina o un centro abitato per centinaia di km mica si chiedono che forse ha bisogno di aiuto??? Io ok sono in forma ma se fosse un ciccione teledipendente pantofolaio di loro?? Almeno una trentina di auto o camper sono passate.. chi faceva finta di non vedermi, qualcuno anche rideva… Ma va beh.. ero di buon umore e i miei 11 km senza un goccio di acqua (e per fortuna le scarpe) sotto il sole dei 35 gradi dei territori del nord me li sono fatti, fin che Tomoko friggeva nel camper ad aspettarmi per piu di tre ore… almeno lei aveva da bere, la musica e volendo pure le carte per farsi un solitario. Dopo poco piu di due ore di cammino arrivo alla stazione dei Ranger color peperone e spiego la situazione e loro gentilissimi, dopo un goccio d acqua anche se calda offertomi (oro in quel momento) mi riportano fino al van. Come prima cosa prendo la lattina di redbull congelata che avevo nel frighetto riempito di ghiaccio il giorno prima e in un sorso di 2,5 secondi la finisco… se ci penso la sento ancora scorrere nell esofago.. che momento… mi trainano nel loro parcheggio e mi fanno usare il loro telefono per chiamare l assistenza. Mitici e incredibilmente gentili. Lo sapevo che nascosti da qualche parte esistevano degli ozzy civili, ora ne avevo la conferma.



Purtroppo solo verso sera, tipo le 21, arriva l assistenza con una cinghia nuova.. la montano e in piu mi prolungano di un giorno il noleggio visto il tempo perso… ottimo, quasi non ci credevo!
Abbiamo passato tre giorni bellissimi in mezzo alla natura anche nel kakadu nat. Park, totalmente diverso dal kimberly e proprio per questo bellissimo e non comparabile, fatto di billabong (paludi) immense piene di diversi tipi di uccelli, rettili tra cui i coccodrilli marini e d acqua dolce, geki giganti, una vegetazione strana che nonostante fosse la stagione secca era molto rigogliosa.



Gli aspetti negativi erano il clima troppo, troppo caldo, la troppa presenza umana visto che quasi tutte le strade erano asfaltate e consentivano a tutti i veicoli di visitarlo e ultimo, ma assolutamente non trascurabile, l incubo del dopo tramonto…. Le zanzare. Questo posto ha battuto tutti quelli precedentemente visitati nella mia vita. I repellenti non funzionavano e anche solo respirando ne inghiottivi almeno 3 al colpo. Di giorno il paradiso e di notte l inferno. Nonostante il caldo soffocante, lo spray repellente e le spirali antizanzare non potevamo fare a meno di essere vestiti alla “islam” e nonostante questo… ci beccavano anche da sopra i vestiti. Pazzesco!!



Ora sono a Darwin da 2 giorni e ancora mi gratto i becconi di 5 giorni fa.

Ora che siete arrivati in fondo a questo post, sperando di non avervi annoiato vi potete gustare il video che ho fatto, che diversamente dagli altri fatti fin ora sull australia non è in chiave malinconica visto che l ho fatto durante il viaggio e ne riflette lo stato d animo che avevamo, e anche perché un giorno, quando lo riguarderò, invece di venirmi la malinconia spero mi verrà un sorrriso da tempia a tempia ricordando l avventura, come spero verrà a voi guardandolo… buona visione



mercoledì 1 luglio 2009

West coast trip, atto primo


Eccomi qui a raccontare un po delle ultime esperienze on the road… sono in camper (un furgone sporco e rozzo in verità) in fronte spiaggia vicino a Exmouth che scrivo questo post… in breve ma con molte foto se riuscirò a caricarle qualche dove….
Ho noleggiato uno dei famosissimi wicked van che sono i camper sporchi e con milioni di km per i morti di fame…



Poi sono andato a prendere tomoko e prima di partire gli abbiamo dato una ritoccata e verniciata e il risultato non è stato male



e sono partito da perth col brutto tempo, e me lo sono trascinato diero per i primi 4 giorni del viaggio, palloso da una parte, bello se lo si guarda dal lato che nessuno va a dormire in spiaggia e nei posti che sarebbero stati affollatissimi con un bel sole splendente, ecco che si presentano ancora piu pieni di fascino quando sono tutti tuoi proprio quando devi celebrare un occasione importante come il tuo trentesimo compleanno!!!



Eh si, lo sapevo e volevo proprio un posto del genere, una cosa che ti fa fare respiri lunghi di brezza fresca che viene dall oceano e neanche un cazzo di altro rumore che non fosse fatto dalla natura o da noi due, non una macchina passare ne una luce elettrica per kilometri, naturalmente avevamo già fatto spesa prima di partire sperando di trovare una situazione cosi perfetta, e ci eravamo forniti di candele e lo champagne… nostro amato passion pop al nuovissimo gusto fragola, ancora piu chimico dell originale…



Bellissimo compleanno, il 30esimo, in un posto speciale e un atmosfera altrettanto speciale, finalmente ero di nuovo in viaggio e la sensazione a cui ho tanto pensato in questi ultimi mesi, mi stava finalmente attraversando… un brivido…
Da quando sono uscito dalla metropoli di perth e le sue periferie ho cominciato a sentirmi bene, niente piu chaos, pub e folle di persone ubriache sgignazzanti per strada ma solo spiaggie deserte e paesini tipici vecchia australia…
E appena avuta l occasione finalmente di approciare con la natura ci fermiamo dopo ore di guida per un drink rinfrescante

Poi ci inoltriamo in un parco nazionale dove la zona costiera è tutta un cliff di roccie strapiombanti sull oceano… pioggia a spruzzi e un vento da paura ma molto, molto bello, il colore dell acqua, delle rocce… oppure era il mio stato d animo… ma tutto questo panorama dava proprio l impressione di libertà, quella che hanno i venti per migliaia di km di oceano prima di impattare su queste pareti
FOTO CLIFFS
Poi siamo andati ai famosi “pinnacles” che sono dei “denti” di roccia che spuntano dalla terra arancio tutta intorno… belli davvero, guardati dall alto tutti questi denti fanno proprio impressione…



Poi prima di arrivare alla meta shark bay, ci siamo fermati a goderci un tramonto sorseggiando un coke-rum all aria aperta….
La mattina ci rechiamo molto di buon ora (tipo 6:30 della mattina) a shell beach. Ne avevo sentito parlare e avevo vosto bellissime foto, ma entrarci col sole appena alzato e pestarci sopra è proprio strano.. è una spiaggia fatta di conchiglie e solo conchiglie… le prendi in mano e non ci credi, sono tutte conchiglie…



La mattina dopo ci siamo svegliati in un posto carinissimo, campeggiato la notte prima abusivamente nel vicino parco nazionale, e vista l atmosfera cosi surrealmente silenziosa ci concediamo una colazione a pane nutella e succo di frutta in mezzo alla natura



Piu avanti nel tempo, guidando qua e là, ci ritroviamo a passare davanti a una duna di sabbia bianca perfettamente ondulata dal vento e cosi strana in mezzo a tutte le altre ricoperte di verde dai cespugli…



ci fermiamo e andiamo a “scalarla”.. vedendo questa cosa… montagna bianca e io e tomoko, come fossimo in cordata salirla col fiatone un pendio di una certa pendenza mi ha fatto scattare l impulso.. e poi come la scendo??? Non so come mi sia venuto in mente, davvero, ma sono tornato al camper, ho smontato il tavolino, sono tornato in vetta da tomoko che ancora non capiva che cazzo correvo a fare con un asse di legno sottobraccio e ho snowbordato…



Bellissimo posto, ci avremo trascorso piu di mezza giornata a cazzeggiare, e soprattutto l avevamo trovato noi e nessun altro ci pestava da tempo…
Un'altra stranezza incontrata nel viaggio, una di quelle stranamente non menzionate nella lonely planet è un lago gigante di acqua rosa trovato uscendo dall autostrada per fermarsi in un piccolo paesino di pescatori… impressionante, purtroppo le foto non risaltano bene il colore, ma dopo l ennesimo temporale, appena uscito il sole era veramente rosa che contrastava con il turchese dell oceano solo dietro a una duna di sabbia dal lago



Cosa fosse non lo so, so che tomoko da vera japponese ha fatto 2 giga di foto. La tappa successiva era coral bay e il nigaloo national park, finalmente sole splendente e 30 gradi e giustamente siamo stati in spiaggia tutto il giorno, con la barriera corallina a 50 m dalla spiaggia e i pesci che ti passano tra i polpacci nell acqua turchese della baia…
Qui è uno dei pochi posti al mondo dove lo squalo balena fa ritorno ogni anno per la stagione di riproduzione dei coralli, peccato non fosse adesso, poteva essere un immersione memorabile!!
Da li a pochi kilometri piu a nord abbiamo visitato exmouth (dove sono ora) e il vicino parco nazionale dove è successa la mia prima disavventura. Siamo entrati dopo pranzo senza pensare che era tardi e una mezza giornata non sarebbe bastata. Sapevo che dovevo uscire perche mi era stato esplicitatamente spiegato dai ranger che non potevo campeggiare all entrata e durante la visita, alla vista di certe spiaggie non ero riuscito a trattenermi dal rilassarmi troppo in panorami cosi magnifici e solitari



Insomma si era fatto tardi, e qui tardi si intende le 18, dopo il tramonto fa buio e qui il buio è buio. Le luci elettriche o lampioni non esistono, il cielo, che senza la luce della luna è stellatissimo e i cespugli che nascondono le orde di canguri che aspettano il primo faro di automobile per lanciarcisi contro… Nell andata avevamo notato la notevole fauna del parco, e che a tutti, che siano struzzi, conigli vacche o canguri, piaceva da morire passarti davanti per farti frenare e cagarti addosso, ma va beh, basta andare paino.. ma col buoi cambia tutto e gli unici coglioni sono i canguri. Ora capisco perche ci sono parecchie specie di animali che corrono sulle strade, ma di cadaveri ci sono solo quelli dei canguri…. Stanno al bordo della strada, vedono la tua luce e si lanciano contro, poi ne restano abbagliati… e si fermano!!! E girano pure la testa dall altra parte!!

VIDEO CANGURO

Eh si, giuro che almeno 15 canguri in un ora di guida mi hanno attracersato la strada o me l hanno sbarrata fermandosi in mezzo… il 16simo l ho beccato invece.
La coversazione è stata questa
Tomoko : aaaaaaaaaaah… kangaroooo
Camper: bo booom-
Gire : it was…
Con una veloce sterzata ero riuscito ad evitare il frontale ma l ho preso con la fiancata ed ero solo ai 50 km/h per fortuna. Tomoko a cominciato a insultarmi e in effetti avrei dovuto fermarmi prima… aveva ragione, meglio una multa che distruggere il camper e magari farci male. E cosi abbiamo abusivamente campeggiato in un parco naturale una volta di più.
Domani ripartiremo e mi aspetta una giornata intera di guida visto che da qui alla prossima natural wonder c è parecchio, ma confido come sempre di poter trovare qualche posto meraviglioso dove sostare non scritto sulle guide, che alla fine sono i migliori, quelli veramente dove la presenza dell uomo non li ha intaccati ancora e dove gli animali ti guardano ancora come un extraterrestre, e poi qui si sa, il viaggio non è arrivare ad una meta, il bello è proprio guidare per ore con la tua musica preferita a palla e gustarsi il panorama mutevole tra terra rossa, bush, laghi salati, fiumi in secca e oceano di un colore pazzesco, spiaggie infinite e il cielo che a volte scarica ettolitri di acqua e poi, appena splende di nuovo il sole ecco che mostra un arcobaleno gigante lasciando noi per l ennesima volta zittiti a bocca spalancata e la digicamera di tomoko surriscaldata…



See ya next one mates!!!