martedì 20 luglio 2010

E adesso son cazzi!!

La situazione è precipitata. Oltre alla solita penosa e triste serie di saluti di amici con i quali orami avevi formato un gruppo basato su cherzi, divertimento e anche un po di lavoro, gli ultimi giorni mi ero pure malato, grazie all amico tedesco che aveva passato un po d influenza a tutti quelli che gli dormivano intorno. Il mio problema era che sarei presto tornato a vivere nel van. Fortunatamente ho avuto tre splendidi e tiepidi giorni di sole usati anche per la ricerca di catene da neve usate su internet.
Guarito e carico per il futuro parto per “roundhill” a solo un ora e mezza da li, e a metà strada mi sarei fermato in un paesino a ritirare e pagare le catene.
Mi fermo prima del paese a rileggere l indirizzo e scendo a prendere una boccata d aria. Da sotto il van, intendo tutto il van, davanti, dietro e ai lati, usciva un fumazzo bianco pazzesco… lo spengo al volo e mi metto le mani nei capelli. Davvero in quel momento non ci voleva. Un bel respiro, uno sguardo a quelle montagne bianche li a poco piu di mezz ora, un altro bel respiro…
Apro di nuovo il vano motore e controllo.
Disastro.
Liquido del radiatore dappertutto, e essendo bollente a contatto con le parti gelide del van e vaporizzando nell aria gelida as well, dava questo effetto fumo.
Nel radiatore non ce n era neanche una goccia ed era uscito probabilmente ad effetto gayser da un altro tubo, stavolta il piu grosso, scoppiato perché.. troppo vecchio immagino.



Avrei potuto dargli un giro di scotch americano, riempire d acqua il radiatore e andare in montagna, ma invece di morire cosi presto chiamai l assistenza su strada. Fortunatamente ce ne ra uno in quel paese e in 10 minuti mi trainò dietro la sua officina. Mi disse poi che era in vacanza e che avrei potuto cercare se ha un tubo del genere e prestarmi gli atrezzi per montarlo. Vado di corsa a ritirare le catene prima che faccia buio a due passi dall officina per fortuna e le provo… misura sbagliata!!! Torno al van per la sostituzione del tubo, funzionava per andare, ma il tubo non era il suo e il motore surriscaldava.
Torno in città, devo comprare le catene nuove e cercare un meccanico che mi faccia il lavoro con un tubo decente, preferibilmente il suo… un van dell 1987…
Siamo di nuovo al punto zero.
Appuntamento alle due di pomeriggio. Pranzetto sull oceano soleggiato, parto sorridente sperando fosse la volta buona e mi ferma la polizia. Giusto un check di rego e warrant… da un occhiata al parabrezza e torna al finestrino. “lo sa che gli è scaduta la revisione ieri, 7 luglio, oggi è l otto!!” Avrei potuto mettere le palle su un incudine e dire “prego..” Rude espressione ma rende l idea. Se gli avessi raccontato la storia degli ultimi giorni non ci avrebbe creduto e ho optato la scusa piu banale, quella che avrebbe usato un kiwi “aspettavo giovedi (giorno di paga) per farla” e funzionò, mi lasciò i miei soldini per il meccanico.
Lavoro fatto a prezzo onesto, ricca cena e si parte con sosta a metà strada, ma prendendo un'altra direzione per evitare di dormire nel posto sfigato dove avevo rotto.
Mi sveglio la mattina e ancora sole, incredibile come scalda il van anche in inverno. Esco dal van e.. sorpresa!! Liquido del radiatoree dappertutto. Nooo, ancora… ma quand è uscito??? Di notte perché l avevo controllato prima di coricarmi!!!
Ok, li conosco questi momenti sfigatissimi, bisogna richiudersi in un bunker di cemento con provviste e lasciare che quelle onde negative si squaglino o cerchino qualcun altro. Oppure riempire il radiatore e cercare un meccanico.
Entrambe buone opzioni, ma ho optato per la seconda, anzi meglio! La mia ex-boss, la padrona dell ostello, abitava nel paese a 15 km da dov ero e prima che lasciassi aveva insistito che se fossi passato dal suo paese mi fossi fermato una notte da lei a fargli un'altra buona pizza o per una chiacchierata su come andassero le mie avventure montane. Di avventure da raccontare ne avevo di altro tipo ma mi consigliò un buon meccanico onesto e ci andai al volo. Un 60enne in forma, accento kiwi fortissimo (all inizio) e una gentilezza esagerata, l officina era poco piu grande di un garage ornata da un paio di auto di terza mano e un apprendista teenager con rasta da metro e una subaru impreza suuuupertamarra e uno scarico dove potevo infilare il braccio.
Spiego l avvenuto al simpatico vecchietto e lui mi ascolta sorridente e silenzioso. Con un inglese lento come parlasse a un ritardato, che andava benissimo o non l avrei capito, mi spiegò mille cose, oltre ad avere del buon tempo aveva anche tanta pazienza. Mi guarda dopo un po e mi fa “ascolta, visto che vuoi risparmiare e se te la senti, vieni domani alle 8 e ti metti qui nell angolo, ti presto ciò che ti serve e qualche consiglio e ti smonti il radiatore tu!! Risparmieresti l 80% del conto, la mano d opera.. che dici?”
E il tono gentile del come lo chiese con il sorriso finale… Queste montagne me le devo proprio guadagnare con sangue e sudore cazzarola!!! Ma come cazzo lo smonto un radiatore di un van di 23 anni fa!!
Alle 8 ero li, congelato fuori dal garage. Le strade erano bianche di brina, i marciapiedi, i parchimetri, tutto bianco. Faceva davvero un freddo cane. Caffè e sigaretta, prendo gli atrezzi che mi servono e comincio. Poi, alle 8:20 una pausa per godersi i primi raggi di sole che saliva dal pacifico, a circa mezzo kilometro da me, alle 9 tutto il bianco era già sparito e alle 10 c erano già 15 gradi e io avevo smontato il radiatore!!!





Sono pure andato a comprare i pezzi che mi diceva lui, mi spiego come montare il nuovo termostato e come funziona, ho dovuto pure smontare pezzi di telaio ma lui, ogni 10-15 minuti buttava la testa fuori dall officina e sparava un “ha ya goin Maanuu!” o mi spuntava da dietro con le mani unite e un sorriso curiosissimo. Il teenager era davvero forte, anche lui sorrideva tutto il tempo, ogni tanto spostando una tanica o mettendo a posto un atrezzo allungava il collo a vedere cosa cavolo stesse facendo sto turista fuori dall officina. Qualche volta provava con qualche domanda, ma non le solite “da dove vieni” “ti piace la Nzealand?” ecc… Anche lui era curioso come mai avessi un nome Maori... spesso quando gli chiedevo un atrezzo dovevo mimare l azione e magari far rumori strani e ci ammazzavamo dalle risate... certi atrezzi specifici era davvero dura, belle le prove per la chiave a cricco e le fascette di plastica, per lo stringi tubi ho fatto davvero teatro, ma la piu bella è stata la chiave inglese. Mi hanno deriso e in effetti avevano ragione. Che cazzo c entra questa con una “english key”?
In tarda mattinata mi venne in mente che la finale dei mondiali era finita da poco (10 ore di differenza) e corsi in “officina” a chiedere “sapete chi ha vinto?? Spagna o netherland??” Oviamente non avevano idea che ci fossero i mondiali di calcio e io tornai a concentrarmi sul radiatore, i tubi e le fascette.
Alla fine, alla richiesta di quanto gli dovevo mi rispose con un “ehy, i pezzi li hai pagati tu, la manodopera anche, 7 $ di fascette e spero che finalmente ti godi la montagna Maanuu!!”
Che gente di cuore che continuo ad incontrare in sto paese.
Tornando a casa di Kelly incrocio la polizia e uno di loro, ancora seduto in auto, mi fa segno di fermarmi, e da finestrino a finestrino mi fa “ce li hai i documenti del passeggero?” e sorride.. per qualche secondo ero serio e cercavo di capire cosa intendesse. Oramai ci ero abituato ad averla a fianco, è li da oramai due mesi e non l ho mai detto.. la mia compagna di viaggio che in città attira molti sorrisi, ma la polizia che mi prende per il culo non mi era ancora capitata.




In effetti non avevo piu spazio dietro e ho trovato un modo “simpatico” di avere i vestiti estivi tutti fuori dalle scatole.
Passo pure a prendere le catene, nuove e carissime ma va beh… Non posso davvero piu aspettare, dovevo essere in montagna da 10 giorni oramai, neve ce n è già tanta e io mi sto studiando tutti i bollettini neve ogni 3 giorni, sono vicino alla pazzia, ho vissuto quasi 2 anni in estate e tutte le fantasie fatte sono li, a meno di un ora di strada. I locals dicono che le ultime due stagioni sono state nevosissime e non si può evere questa fortuna 3 anni di fila, ma io ci spero!
Avrei poi fatto serata con Kelly e un amica scozzese, solita grassa mangiata con una sangria calda o qualcosa di buono che gli assomigliava, e una dormita in un letto al caldo che non guasta ogni tanto.
La mattina ovviamente, cosciente che sarebbe stato cosi, il van perdeva liquido del radiatore, molto meno però. Era un altro tubo, quello che era scoppiato a dicembre, risolto in fretta, diciamo così…
Le previsioni erano ottimali, pure una bella nevicata il giorno prima di cui sarei arrivato, seguito da un giorno di sole.
Mi piazzo col van imboscatissimo all inizio della strada privata per arrivare agli impianti. La mattina mi sveglio prestino, sul van faceva –4 e fuori ovviamente tutto bianco di brina, ma stavolta il paesaggio era diverso, una pianura immensa intorno al lago con ste montagne imbiancate di sfondo…



Parto, 25 fottutissimi km di sterrato in montagna, in salita poi sulla ghiaia… passo un omino col una ruspa dopo mezz ora di guida e mi ferma.. Gli impianti hanno chiuso ieri per un paio di giorni… Nooooo! Gira il van, rifai quei bruttissimi km di sterrato a tutta birra e ad altri 50 asfaltati c erano altri impianti. Sarebbe nevicato per i 3 giorni successivi, non potevo perdermi quella finestra. Erano aperti, altro sterrato con precipizio a lato di quelli non molto rassicuranti ma ci siamo, mancano 6 km ai parcheggi…
Qualcosa succede, si accendono tutte le spie del cruscotto. Spengo il motore e mi rollo una sigaretta. Il sole splendeva, il panorama era fantastico, a un centinaio di metri da me due pecorari piatavano le recinzioni e si urlavano cazzate che rimbombavano per tutta la valle. Non era un giorno per inkazzarsi.




Una volta rilassato apro il vano motore per vedere che c è stavolta.
È saltata la cinghia dell alternatore



Che ci crediate o no l avevo comprata mesi fa perché avevano le cinghie in offerta perché in australia un annetto fa avevo aveuto la stessa cinghia rotta e non era la prima che sentivo. Che fiero che mi sentivo, mi ero davvero gonfiato, avrei voluto fermare la gente e raccontarglielo.
In mezz ora avrei potuto fare quei pochi km in salita che mi separavano dal parcheggio, se la cinghia che quel 17enne alla cassa mi aveva dato fosse giusta. Credevo veramente di aver fatto un gol alla sfiga ma non c è niente da fare, le mosse le prevede tutte, e il prossimo che mi dice che fortuna/sfortuna non esistono gli manderò un malocchio.
Un vecchio dopo un oretta scende dalla montagna, un meccanico degli impianti, un altro 60enne gentilissimo che sembra non aspetti altro di dare una mano a qualcuno. Mi fa “senti, scendi a motore in folle solo per freni e sterzo e quando sei giu ti traino in paese e li una cinghia la trovi””no no, non ti mettere la cintura in discesa, se partono i freni e devi saltare è meglio, fidati”… grazie, mi ci voleva un pensiero cosi per sentirmi meglio.
In effetti la cinghia la trovai, mi accorsi poi che scendendo avevo pure bucato un pneumatico… Di capelli non ne avevo piu oramai, la gomma era comunque semiliscia e decisi di prenderne una addirittura nuova.



Non mi preoccupavo o inkazzavo piu. Volevo solo arrivare sulla neve. Il giorno dopo c era brutto come previsto ma non resistevo, a metà strada ho dovuto montare le catene, finalmente, e ci sono arrivato. Gli ultimi km mi batteva il cuore, controllavo a velocità supersonica con gli occhi tutte le spie o se avessi perso qualcosa dagli specchietti, e con le orecchie tutti i rumori strani o che potessero significare qualcosa.
Non penso di poter trovare parole, piazzo qualche foto e il video.Una piccola vetta, con soli 200 m a piedi di dislivello, ma ci ho messo 17 giorni di fatiche al freddo in più del previsto per arrivarci e sognata da mesi, isomma, me la sono sudata.