mercoledì 12 maggio 2010

Dov ero rimasto??

Insomma.. ecco… dove eo rimasto??
Dopo il trek dei laghi di nelson con i due amici cechi ho cominciato il nuovo lavoro, raccogliere mele. In teoria dovevo essere nello stesso gruppo dei francesi con lo stesso supervisore che avevo a gennaio e invece sereviva un solo lavoratore a un altro che assomigliava tanto a satana, io ero l unico “non accoppiato” degli europei, scelta facile. Vengo scaraventato in un gruppo di mostri dalle teste con capelli superricci africani e viso asiatico attaccate su corpi da rugbisty anabolizzati pronti a placcarti. Questi se non arrivano alla mela tirano giu tutto il ramo, e se mi beccano a prendere una di quelle belle mele rosse giganti nella loro fila di alberi devo correre piu di loro o schiacciano la meta con la mia testa invece della palla ovale!!
Erano delle isole Samoa, praticamente due isolette suppongo tipo sicilia e sardegna, ma in mezzo all oceano pacifico, tagliate fuori dal mondo e poverissimi. Ne avevo sentito parlare. Sono dei missionari della chiesa che li mandano qui, samoani e i neri delle isole vanuatu (mai sentite prima) che mandano qui gli isolani con un visto speciale e molto restrittivo, arrivano, cominciano a lavorare, niente alcool, niente droghe niente ferie, lavorano in fila 4 o 7 mesi e tornano a casa. Alla fine a loro va benissimo, tornano a casa con i miliardi quasi, se si danno da fare, e lo fanno!! Ah, cosa importante, di tutto quello che guadagnano possono usare solo 80 $ a settimana… 40 euro… si, 40 euro a settimana… e come cazzo se li comprano alcool e droghe??? A casa loro non fanno un cazzo e patiscono la fame, qui patiscono la fame e devono pure lavorare duro!!!
I giorni passavano e io sentivo i loro urli per tutto il giorno, da un blocco all altro, piu erano lontani e piu urlavano, e la loro lingua è al 50% di vocali e forse pure ultrasuoni. Poi cominciavo a capire il senso di tutto questo urlare, uno di loro, il piu giovane diceva una cattiveria su un altro, l'altro gli rispondeva con una serie di cattiverie sporche e era tutta una serie di insulti amichevoli ai quali si aggiungevano altri ad aggiungere offese e tutti ridevano poi in coro, a volte ridevo anch io perché vederli rotolarsi cosi nelle mele dal ridere doveva proprio essere grossa Nel mio gruppo ero io… e 7 di loro. Dopo un po notavo che erano molto piu curiosi loro su di me che io su di loro, mi fissavano sempre e ogni tanto, la mattina in attesa del satanico capo, scambiavano qualche battuta, sempre la stessa, ma lo facevano sempre con timore.
Un sabato mattina uno di loro mi fa “tu sei italiano vero??” “eeeh, yes yes, i am” e lui ancora”da che parte dell italia sei?” “from the north, in..” cazzo, ma stai parlando italiano???? Era talmente tanto che non lo parlavo che la mia mente non aveva connesso!!! E lo parlava bene davvero!! Era stato a Roma 5 anni al seminario per diventare prete, e andava a aiutare gli immigrati al centro di prima accoglienza di ponte galeria dove lavoravo anch io un anno prima che arrivasse lui!!! Noi menavammo quelli che cercavano di scappare e loro gli mettevano le garze poi!!! Ma hai capito quant è piccolo il mondo!!! Ma com è possibile?? Da li è cominciata tutta una serie di cose, erano pazzi ma anche supercredenti e rispettosissimi delle regole della chiesa ma interessantissimi e dei veri giullari, chiusi in quella casa in mezzo a km di alberi di mele risuonavano davvero le loro risate acustiche. A volte dopo lavoro mi fermavo da loro, giocavo a dama (mai vinto con nessuno) a volte mi facevo pure la biancheria ecc, facevo conoscenza e scoprii cosi che 6 dei 7 nel mio gruppo erano del villaggio colpito dallo tzunami di quasi un anno fa, brutte storie, ma belli anche da vedere li, a darsi da fare tutto il giorno per tirar su piu soldi possibile e rifarsi una vita, ma tirar avanti e ridere in compagnia la sera. Una volta, giusto per farmi il ghiaccio per il mio frighetto ho dato un occhiata se avevano posto nel freezer e cosa ci trovo??? L intera cassa toracica di una vacca, in vari pezzi per farcela stare… altro che muoioni di fame, gli spezzatini che si fanno superano i 10 kg di carne penso. Il momento imbarazzante era quando volevano insegnarmi a giocare a rugby, solitamente trovavo una scusa ma a volte capitavo in mezzo. Uno di loro, il piu punk di tutti, sembrava avesse una parrucca, era nella nazionale di rugby a 7 delle samoa, era di legno, quando passava il pallone sembravano i missili rotanti di gig robot ma faceva ridere vedere quel parruccone di riccioli africani che giocava a rugby in mutande bianche infangate…
Negli ultimi 3 mesi ho passato varie serate alla loro “villa” e sono stato invitato praticamente a stare a casa di tutti con la promessa di vita da pashà, spiaggia sole mare donne e relax… se avanzo soldi potrei anche andarci e scoprire nuovi mondi selvaggi, e vedere un po che cazzo fanno nella vita da quelle parti, li si che e il buco del culo del mondo!! Se non le avete mai viste date un occhiata su google map.
Dopo 4 settimane di lavoro molti degli europei lasciavano il lavoro per gustarsi gli ultimi mesi di caldo, in giro per l isola. Chi era stufo, che soldi non ne faceva, chi invece cadendo dalla scala si era rotto un braccio o una gamba, per un motivo o l'altro tutti festeggiavano per poi partire.

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Una bella lavata ai vestiti… un km di biancheria…


Preparazione cena


Ecco una delle “rotte” con un bel gesso rosso fashion


I miei week end li passavo alla mia spiaggia privata cercando di portarci meno gente possibile per evitare la folla che si crea sempre nei bei posti scoperti da backpackers, ma non ero l unico che voleva scappare dalla civiltà e dar pace a corpo e mente dopo la dura settimana di lavoro sotto iil sole e spesso l amico Jamairl mi seguiva e ci facevamo un po i cazzi nostri in spiaggia


F

Lui era uno chef che 3 anni fa si è rotto i coglioni, ha mollato tutto e si è messo a vivere in un van e lavorare ovunque trovasse, ma sempre in moto in giro per le due isole zelandesi. Questa gente che fa questo stile di vita da tempo la sa sempre lunga su tante cose e soprattutto su come, dove e perché nel loro paese. Ogni weekend facevamo qualcosa di nuovo alla spiaggia, cercavamo di “spianare” in piano i posti per inostri van, una panchina, un posto per il fuoco fatto bene, stavamo perfino studiando il cesso… Al parcheggio dove vivevamo la sera ci si accendeva il fuoco con le casse di legno rubate al lavoro e pian piano si formavano altri gruppi e qui ho conosciuto i peggiori (nel lato buono) di tutto l ultimo anno in giro (proprio oggi scade un anno che ho lasciato l Italia l ultima volta) Due tedeschi di 20 anni che ne facevano davvero di tutti i colori. A uno di loro si erano totalmente dimenticati di dare un po di coscienza alla nascita, senza dilungarmi, una delle piu belle è che sono finiti sul giornale perche andavano di notte a rubare “corrente elettrica” nel retro di un edificio, una vecchietta locale li ha fotografati e ha mandato la foto al giornale… il giorno dopo c era la loro foto grossa con loro due e tre ragazze australiane con una costruzione tipo tetris fatta con triple, multiple, caricacellulari e laptop e la faccia sorridente e sorpresa di che cazzo li fotografasse a fare sta vecchietta!!! Avevano fatto l incidente il primo giorno che avevano il van e tutta una serie di altre cose per le quali, nonostante la giovane età, meritavano insomma rispetto. Perfino le 3 australiane sembravano a posto, erano scurrilissime, vivevano nell inland del NSW dove la gente beve e fa rodei, si ammazza di botte e poi va a letto, davvero selvagge e davvero troppo casiniste ma facevano cmq ridere, sempre.



Ogni sera la si passava davvero a ridere delle varie cazzate fatte, ho dovuto sfoderare alcune delle piu sporche e segrete storie del mio viaggio in Cina per tenergli testa. Con il tempo complicità e confidenza prendevano piede e dopo le cazzate cominciava il periodo del terrore, gli scherzi!! Ovviamente ogni mattina i due tedeschi si dovevano svegliare e stare attenti ad ogni movimento che facevano, sapevano che gli avevo preparato qualcosa di speciale, ma erano talmente rintronati (di solito facevamo colazione insiema alle 06:15) che ci cascavano sempre, le solite cose, come sigillare le porte scorrevoli con scotch resistente, legare il gancio traino alla staccionata sul retro o appendergli una bacinella d acqua con i resti puzzolenti della cena del giorno precedente con un filo pronto a cadergli in testa appena aprissero la porta




Alla fine tutto il gruppo si spostava alla mia spiaggia il week end e le serate erano davvero particolari, da li non si vedeva proprio nessun edificio o luce elettrica, era davvero speciale. Si raccoglievano cozze giganti per il barbeque fin che i due tedeschi cercavano di beccare una di quelle anatre giganti con la loro balestra. A volte mi rendevo conto che se qualcuno ci avesse guardato da fuori sarebbe sembrato davvero l asilo.




Purtroppo per la proporzione ho scelto quello con la mano piu grande, ma quewlle cozze erano davvero enormi..


Belli i piedi vicino ai chiodi eh?? Vi lascio indovinare di chi sono…

Le australiane erano andate, seminude come al solito nonostante le temperature mattutine, a raccogliere funghi per fare delle omelette speciali. Poi la bella idea è uscita un sabato pomeriggio. Abbiamo fatto il big brother kiwi, abbiamo unito i van parcheggiandoli uno attaccato all altro con quello centrale che aveva la doppia porta scorrevole.. era praticamente una casa comunicante, l unica cosa è che nessuno poteva uscire. Il mio era la lounge, l inglese aveva la sala “spirituale” con musica zen (??!!) e tappeti indiani e il van dei tedeschio era ovviamente il bagno. Il risultato è stato spettacolare, dopo due ore scappava a tutti da pisciare… chi usciva doveva starsene fuori tutto il tempo, perciò nessuno lo faceva, 24 ore chiusi in 3 van… le australiane sul tetto a suonare un digeridoo handmade….



Insomma anche questo periodo è stato pazzesco, solo ed esclusivamente divertimento. Un episodio piacevole fu proprio a pasqua e pasquetta visto che eravamo pagati il 150% e tutti abbiamo cercato di raccogliere il piu possibile, questo significa tutto, mele verdi, rotte, col verme, da per terra, tutto ciò che faceva volume quei due giorni era oro. Bisognava però esser furbi e non farsi beccare, sapere quando satana sarebbe arrivato, facilmente riconoscibile dal trattore semre a tutto manico e le curve in derapata, a mettere la targhetta sulle casse in raccolta. E toccò a me, si fermò davanti alla mia fila e mi fece cenno di raggiungerlo. Se fosse venuto lui e avesse visto cosa c era nella mia cassa invece di grosse e rosse mele… Mi ha beccato ho pensato, e invece dalla sua borsa tira fuori due pesci murshmallow di cioccolata e fa la sua risata satanica partendo sgommando e riempiendomi di polvere… che mitico, i kiwi mi piacciono ogni giorno di piu, ti sorprendono sempre per accoglienza e generosità, anche questi scurrili contadini che parlano un inglese piu scorretto del mio. Non me lo aspettavo e avrei saputo poi che è stato l unico supervisore a farlo di tutta l azienda.
Dopo tre settimane le mele erano enormi e le casse si riempivano in fretta e pure dei bei soldini cominciavano ad arrivare, forse piu di quelli che avrei preso in australia facendo lo stesso lavoro.
O forse anche perché in 3 mesi di raccolta ho avuto solo 1 giorno e mezzo “a casa” per pioggia.. pazzesco, qui non piove MAI, c è lavoro per tutti e la gente che non conosci è piu gentile degli amici… e quando sento Tomoko poverina, in Gold coast, mi racconta che fa freddo e piove sempre da fine gennaio non ha mai smesso…
Ieri ha lasciato l ultimo del gruppo, l inglese che è rimasto qui con me a cazzeggiare una settimana, io per aspettare il mio “big box” e lui giusto per metter giu un piano. Nel giro di una settimana dopo la fine del lavoro, tutti partivano per qualche posto, la maggior parte di loro avrebbe lasciato il paese prima dell inverno per tornarsene a casa o girare un po in asia prima del ritorno.
Ero talmente abituato a far baldoria negli ultimi tempi che per la prima volta ho sentito un po la tristezza, sopecialmente alcuni di loro, quando lasciando la spiaggia li salutavo sapendo che difficilmente li avrei rivisti.

Tra un po, se arriva il benedetto box, anch io dovrò lasciare Motueka. Questo posto oramai mi è davvero entrato dentro, sono qui da 7 mesi e mi sento davvero un “locale”. Conosco tutte le vie, le cassiere dei supermercati, lo staff della biblioteca scrive il mio nome appena entro, ero perfino per un paio di mesi iscritto in palestra dove oramai mi allenavo con le stesse persone, le interminabili camminate in spiaggia a vedere le diverse albe con la marea, mezza marea o senza..





Ma cosi è la vita, diventerebbe routine anche qui probabilmente, ma la gente che ci vive questa routine sembra proprio apprezzarla, i vecchietti con gli short bianche che vanno a correre la mattina con 5 gradi, le gente che si spende la pausa pranzo seduto in spiaggia a mangiarsi il pasto freddo portato da casa, in molte case c è ancora l orto dove ognuno cresce la sua propria verdura, tute quelle cose che danno a quei piccoli villaggi quel forte fascino in un ambiente naturale pazzesco.
Sicuramente un piccolo pezzo di cuore lo lascio qui, ho visto troppe cose belle, ho conosciuto troppo persone fantastiche e fuori dal comune e ho vissuto stati d animo nuovi.

Ma alla fine è anche l inizio di qualcosa di nuovo ed eccitante, di nuovo on the road ma al contrario di tutti i viaggi precedenti col freddo e forse, presto la neve, perciò rimbocchiamoci le maniche e vediamo che succederà stavolta, come al solito darò del mio meglio…

byeeeeeeeee


domenica 9 maggio 2010

My break

Sta passando parecchio tempo dall ultimo post ma tra il lavoro e l indaffarato dopolavoro non ho mai veramente tempo per buttar giu tutto. Verso fine stagione ne avevo davcvero le palle piene e devo dire che in NZ sono arrivato a ottobre, ho cominciato a lavorare a inizio novembre e a parte qualche pausa ho smesso la settimana scorsa. Da quando l ho ccomprato ho vissuto SEMPRE nel mio van da piu di 7 mesi, risparmiando e tenendo duro, e di soldini ne ho messi via piu di quello che mi aspettavo...
E tra l altro la mia stagione preferita, quella che aspetto sempre con fervore, l inverno e le sue nevicate stanno arrivando.
Decisamente il lavoro non mi serve e finalmente posso avere un inverno totalmente libero da impegni, quanti amanti della montagna l hanno sempre sognato??? Fanculo, quest inverno non lavoro e me lo godo tuuuutttttoooooooo

Ho fatto mandare da mammina un pacco dall Italia che dovrebbe arrivare a giorni, far arrivare quel pacco mi è costato piu di quanto ho pagato per me e bagaglio... ma quando arriva mi ubriaco, non riesco a pensare ad altro....

intanto nella mia spiaggia mi sono costruito un bel trono per guardarmi l alba,





fin che aspetto il pacco, fin che tutti scappano nell isola del nord al "caldo" io mi stravacco sopra di esso per intere mattinate, preparo lentamente il van


per il freddo inverno e cazzeggio in generale tra internet (finalmente) in biblioteca e qualche buon libro.
In attesa del prossimo post vi mando un abbraccio da "Manu's beach".....