martedì 29 giugno 2010

The Receptionist



A volte nella vita capita di fare cose strane, una di quelle che non avevo ancora pensato di fare era il receptionist. Anche stavolta ilò fato mi sorprende con una serie di coincidenze strane che un giorno, controllando la mail a casa di amici mi fa trovare questa offerta di lavoro. La cosa mi garbava parecchio, non il tipo di lavoro, ma il fatto che invece di passare 3 settimane a spendere soldi andando in giro senza mete ne un vero interesse in qualcosa potevo passarle al caldo, con un vero letto e sotto un piumone, internet cucina e tutto il resto, senza pagare una lira e venir pure pagato. Purtroppo ho dovuto correre sul posto in 2 giorni, ma andava bene anche quello, non potevo aspettare di vedere la faccia di chi, senza avermi mai visto o parlato insieme, avrebbe pagato me! per stare in reception.
Durante il viaggio, mi fermai su un passo alpino a fare un paio di snoubordate selvagge appena sopra i 1000 metri dove la neve era parecchia e non ho saputo resistere, il lato negativo è che ci ho dovuto poi dormito li, e la notte ha fatto davvero freddo, ma poco importava, dal giorno dopo sarei stato di nuovo sull oceano.
Arrivo sul posto, una città di nome Oamaru, abbastanza grande (per la NZ) ma con poche vere attrattive, per giunta pure meno turisti. Tutti quelli che si fermano lo fanno solo per le colonie di pinguini di diverse speci che si aggirano sulla costa.
Appena entro nell ostello ho un ottima impressione, è una casa di 150 anni, una delle prime della città, su due piani e con tanto fascino e un isolamento termico terrificante. Di solito se fuori c erano 6 gradi dentro si era sui 3… Di notte c era l inversione termica ma cambiava solo la temperatura esterna. Ma tutto il resto era davvero originale. E il nome…Chill a while… cazzeggia per un po… dopo un paio di giorni ero anch io nell atmosfera giusta.
















Il mio compito era di prendere prenotazioni, fare i check in, raccontare balle sulle attrattive della città dato che non ne avevo idea, e organizzare quello che succedeva nell ostello. Avevo a disposizione 5 persone che erano quelli che invece di pagarsi il letto mettevano a disposizione la loro mano d opera per 3 ore al giorno. Io facevo i turni e davo le mansioni, un potere non da poco sulle loro vite quando era il turno dei cessi o di rasare il giardino con quel rudimentale e arruginito atrezzo a mano pesantissimo. Il problema è che io fin ora avevo solo raccolto mele, vissuto per mesi in un van o in giro per i boschi e tutto d un tratto mi ritrovo nella civiltà a incontrare un sacco di gente tutti i giorni, sorridere e rispondere a domande idiote sui pinguini e gestire un piccolo ostello e tutte le esigenze. Fortuna l ex receptionist decise di restare per qualche giorno e tutto fu piu facile.
Dopo qualche giorno, una mattina tutti i clienti avevano lasciato l ostello e per quella sera non c erano prenotazioni. La padrona la si vedeva un paio di volte la settimana, una ragazza kiwi 30enne, apertissima, una specie di artista, l ostello alla fine l aveva creato lei, con le sue idee. Quella sera potevamo finalmente la casa per noi 6 e farci un bel falò in giardino.
Un oretta prima del mio orario lavorativo Till, l ex receptionist, mi invita dai “vicini” per incontrare un po di kiwis durante una delle loro sessioni. Erano semplicemente 6 teenager con atteggiamenti reppettari che parlavano una lingua incomprensibile, immagino sia come sentire il dialetto bergamasco per un siciliano. La gente qui, lo ripeterò fino alla morte, è proprio insana, io pensavo di essere un cazzone a 16 anni ma qui sarei veramente sotto la media.
Fatto sta che tornati all ostello (40m) dopo la sessione kiwi, pronti a rilassarci al sole nel giardino sul retro con un milkshake con gli altri cominciano ad arrivare clienti da tutte le parti. Non eravamo preparati e informati sugli eventi, una grande partita di rugby, l ultima nel vecchio stadio per poi aprire quello nuovo fatto per i mondiali dell anno prossimo. Questo ce lo dissero il primo gruppo arrivato. Di solito in questi eventi si prenota, ma va beh.. qui no. E poi perché tutti nel giro di un ora da quando mi ero seduto al sole?? Ovviamente abbiamo chiamato alle armi tutto l esercito, gli altri 4, visto che noi due eravamo oramai in panico e stavamo pensando a una fuga dalla porta sul retro. Ci siamo dati da fare, pulito preparato al volo due camere in disuso da tempo ecc ecc Ma quello è stato l apice. Il resto del tempo non ho fatto piu poco niente.
Ogni 10 giorni cambia il gruppo dei lavoatori per il letto, e quando capitò fu un disastro. Anche li ho dovuto pregare l amico Till di restare. Stavolta erano tutte donne. Una finlandese, una malese, una russa e una taiwanese.. ma che mix è?? Ognuna con i suoi problemi e le sue lamentele e l asfissiante ripetente frase “che freeeddoooo” ripetuta ogni 30 secondi per 20 ore al giorno. Alla fine invece erano fabtastiche e soprattutto le asiatiche mi facevano davvero ridere con le loro domande surreali ma sempre educatissime e rispettose. Un giorno le ho portate in spiaggia, era dura accederci per via di un cliff di 3-4 metri nel quale servirebbe una scaletta. C era invece un posto dove una frana aveva creato come degli scalini naturali a parte il primo saltino di circa un metro. E anche li ho dovuto strapparmi i capelli a guardarle per mezz ora farsi foto eroiche ad aiutarsi a superare l enorme ostacolo con facce spaventate in pose da Manolo in free solo… mi sono rifiutato di fare una foto cosi, fare l eroe su uno scalino che mi arriva alla cinta con tre di loro che mi tengono e vederla su facebook no!!

Poi arrivò il mio 31 compleanno e tutta la roba che mi cucinarono mi ha quasi commosso








Una bella serata con tanto tanto cibo, tante torte e tutte di cioccolata… pazzescamente perfetto.. poi dopo il domino e la costruzione dell ennesimo taji mahal




Lo scopo del mio domino era appendere quel fottuto teddy bear della figlia del capo che rompeva le palle come 10 bambini iperattivi ma la cosa non la toccò, lei faceva di peggio al povero orsetto



Mi hanno fatto pure i regali, le donne un sacco di differenti tipi di cioccolata, l amico Till un caffè di quelli pregiati e Kelly, la padrona, due di quelle palle collegate ad una corda da infuocare e far girare intorno alla testa fatte da lei… mmm… non so se le userò ma carine.
Col tempo tutto è diventato routine, facile da sbrigare e il tempo libero aumentrava. La maggior parte delle ore lavorative le passavo a giocare a ping pong contro il muro alla forrest gump, oppure a cazzeggiare in giardino.

F



Spesso i clienti erano artisti o musicisti e alcuni di loro improvvisavano dei jam spettacolari.
A volte io e Till preparavamo scherzi alle ragazze nella camera, trappole di vario genere a volte simpatici o a volte devo ammetterlo, troppo pesanti.
Una sera, tutti intorno al fuoco in giardino, cercavamo di fare qualcosa di spettacolare, jumping pictures che non venivano o musica senza musicisti ma non funzionava… facciamo uno scherzo dei miei allora… Nel van avevo una maschera “scream” e una da sub zero, io e Till ci allontaniamo dalla folla segretamente e le indossiamo,il buio e i nostri vestiti neri hanno giocato la loro. Saltiamo fuori dal nulla in mezzo a due di loro e parte un urlo che batte alla grande quello di Tomoko quando le avevo messo l aragosta nella toilet… una di loro ha sicuramente perso 20 anni e Till si stava rotolando sull erba dal ridere. Alla fine dopo 10 minuti per calmarsi se la sono risa tutti e abbiamo ricominciato a saltare visto che il fuoco non scaldava abbastanza




Un giorno il capo mi chiamò e mi disse che servivano altre due persone per lavorare una settimana e fare le grosse pulizie dell inverno visto il periodo calmo.Era compito mio di trovarle e chiamarle e ne avevo conosciute un paio proprio qualche giorno prima che sembravano un po piu spigliate e simpatiche della media asiatica. Quando le chiamai erano alla fabbrica di cioccolata "Cadbury" a fare una visita, e pure loro, appena arrivate mi riempirono di cioccolata fresca fresca appena fatta. Ora ho provviste energetiche per tutto l inverno. La stanza dei lavoratori era da 6 e ora eravamo in 7. Ovviamente faccio il cavaliere e lascio il mio letto a una delle due amichette e mi sposto nella suite imperiale al primo piano col sole che sale visibile dalla spaziosa finestra, tutta per me.




Da quel momento ero davvero un ré o forse piu pashà non saprei. Ero passato in 2 settimane da zingaro sul van alla suite soleggiata, internet seduto sul sofa aspettando che una delle 6 donne nella camera a fianco mi portasse un te con qualche biscotto e mi chiedesse "passo l aspirapolvere o c è qualcos altro da fare??" Devi lavare qualcosa che sto per fare il bucato??
Che bello a volte inciampare in questi lavori, ma quante cose magiche succedono in questo strano posto.. see yaaa

domenica 27 giugno 2010

martedì 15 giugno 2010

Nuovi eventi e nuovi animali strani

Era un po di tempo che ero giù di morale, o piu che altro non alle stelle come da quando ero arrivato in questo paese magico. Non stava piu filando liscio come l olio, pioveva da tre settimane, ero scappato da Christchurch dopo la serie di eventi malefici di rotture e multa e senza estendere il visto perché che dovrò tornare a farlo a settembre eccetera eccetera… devo aspettare un mese per cominciare a surfare, che faccio?? Andiamo a sud a vedere un po che c è?? Di li in poi non conoscevo nulla e nessuno, e in effetti non c era nulla e nessuno… le città sembravano paesi siberiani con l opzione dell oceano di fronte dal quale soffiava un vento gelido che veniva da 4500km piu in basso, intorno al polo sud, se tra il berretto e la sciarpa ci fosse stata qualche fessura sarebbe penetrato arrivando fino ai capezzoli e dare un effetti vigorsol. E non ero neanche a metà strada. Parcheggiavo sempre in qualche piazzola sull oceano, e sempre di notte cosi la mattina mi sarei svegliato eccitato per vedere che meraviglie mi circondassero, buona cosa anche per distrarmi dal freddo che c era fuori dal sacco a pelo.



Quelle spiaggie con le onde, gli alberi senza foglie, la pioggia e il vento gelido avevano un gran fascino ma l assenza di altri esseri umani era troppo strana, dove sono tutti gli eserciti di van pieni di cazzari da tutto il mondo pronti a far baldoria?? E gli abitanti per quanto pochi siano nei dintorni che cazzo fanno tutto il giorno??



Stanno al caldo?? Mica stupidi!! Un giorno, con gran sorpresa e tanto di cappello, verso le 10 di mattina, il sole spuntò e alzò la temperatura all esuberante cifra di 6 gradi… a una ventina di metri da me un altro van, esce un ragazzo con una tavola da surf e si tuffa in mare.



Che dire, passione!!! Giusto per fare il cazzaro sono andato a vedere se sapevo fare di meglio, ma qualcosa non quadrava



Appena arrivato nella città successiva un'altra delusione, l 80% della popolazione erano studenti universitari ubriachi e spacconi o sotto droghe che esistono solo qua, un 10% erano i loro professori, e l'altro 10% erano tutti turisti koreani che vi giuro non ho la minima idea che cazzo ci facessero qua e, guardandoli come giravano intorno la testa tenendo i loro ombrelli manco loro lo sapevano.
Che fare??? La cosa piu bella da fare in Nuova Zelanda. Una camminata in un luogo sperduto. Sotto l acqua, va beh. Tre settimane nel van bastavano. Vado a dormire nel parcheggio dove inizia penisola dell otago che si tuffa nel pacifico del sud, per partire di buon ora la mattina seguente. Panorama tramontano pazzesco, e quelle luci della città del peccato e dei flash dei koreani sulle colline per una volta ci stavano bene


FOTO 6

Poi, ovviamente, ricominciò a piovere. La mattina parto scazzato per vedere questa spiaggia selvaggia e glaciale, dopo un paio d ore di camminata bagnata arrivo dopo un dosso e la vedo da lontano



Musica giusta, visione spaziale, cammino allegro e raggiungo l oceano, niente vento per fortuna, Solo freddo e acqua, e un sacco di alghe morte arenate sulla sabbia dalla marea. Strane, stranissime, sembravano tentacoli di polipo, enormi, pesanti e viscidi pieno di mucchi per tutta la spiaggia. Ero nel mio mondo oramai con la testa e la musica era pure una bella distrazione.
Guarda un po uno di quei mucchi si muove. Ma che cazzo di animale è stavolta?? Un leone marino!! Che si rotola nella sabbia visto che ho disturbato il suo sonno. Sapevo potavno essercene ma solitamente sono molti in estate, non in inverno, ero stato fortunato. Spengo la musica e sento sto strano barrito. Non era quello, era un altro che stava uscendo dall acqua. Dovevo essermi distratto parecchio, cen erano almeno 6 o 7 intorno a me, altro che mucchi di alghe. Erano davvero molto piu grossi di quello che immaginavo e delle due foche che avevo visto tempo fa. Fin che tiravo fuori la fotocamere le mie gambe già correvano dalla parte opposta, non volevo proprio istigare l unico animale pericoloso del paese.




E scappando verso gli scogli, dove la densita di pachidermi era minore, in lontananza altre strane figure con movenze buffe si allarmavano della mia presenza. Ma come fanno quei pinguini a scalare gli scogli che camminano come pendoli di orologi?? Ma qui allo zoo chi ci va?? C è roba strana dappertutto!!Non sapevo che animale sarebbe venuto dal cielo ora, ma era sempre il solito, acqua, tanta.
Mi sono divertito a fare pure un sacco di video, li metto insieme e poi lo posto. Piu a sud sarei andato davvero a cercarmi problemi, strade malmesse e tempo imprevedibile, tutto quello a cui si può pensare riguardo ad esso tranne il sole.
Mi addentro nelle alpi, ho degli amici con lavor e altri che lo cercano già li, un po di compagnia faceva bene ora, e pure un letto caldo. Queenstown la capitale degli sport estremi, dicono, a me non me ne fregava niente , non volevo spendere neanche un euro prima del tempo, giusto far passare un paio di settimane su un lago alpino circondato da montagne gia ben innevate. Mi ritrovo dapprima con la mico Angus, , aspettanva che la stagione cominciasse per cercare lavoro in città. Di giorno a cazzeggiare in paese, dove tutti giravano già con sci e tavole sottobraccio, tutti alla moda e ragazze tiratissime, non sembrava neanche nuova zelanda, sembrava piu un skiresort francese. Ma quelle montagne bianche intorno riflesse nel lago le davano un aria leggera, e da qualche giorno il sole si faceva vedere ogni tanto. Ogni sera cambiavamo parcheggio per dormire, sempre posti naturali li intorno ma nascosti dalle luci elettriche. Di sera, quando non c erano nuvole e potevi vedere tutte le stelle faceva un freddo della madonna. Forse di piu. Ma ce la raccontavamo, le miserie vissute nei due mesi in cui non ci siamo visti dopo le mele,, i soliti problemi e spese per riparare il van solo che lui era un po a corto e doveva trovare un lavoro. Una sera andammo a dormire su un lago a poco meno di 600 metri per salire il giorno dopo la montagna a camminare finalmente sulla neve. La strada stavolta era una merda, fangosissima, il suo van era 4 ruote motrici ma il mio nelle pozzangherone ha fatto le sue ma il posto valeva la fatica.
La notte pioveva a colpi ma nel sacco a pelo si stava benissimo, lapioggia sul tetto poi un ottimo sonnifero per sogni d oro.
Tok tok
Manu?? Sei sveglio??
Mmmm
Iiiiiaaaa
“manu, hai visto fuori?” Questa è una di quelle domande che detta con un certo tono ti fa svegliare abbastanza velocemente. Come al solito le previsioni qui le fa vanna marchi. L impatto del freddo mi fa aprire solo la tenda, ma i finestrini son ghiacciati. Infilo scape e giacca ed esco…
un orgasmo visivo



Come ci sta bene il van su quella macchia d erba sottostante che dice che sono stato il primo a vedere nevicare li, tecnicamente il secondo. Per 5 minuti mi sono guardato intorno e il mondo del giorno prima era cambiato, le nuvole coprivano il cielo e tutto intorno bianco, pure il lago che essendo piatto rifletteva il resto.
Ci ho messo cmq poco a realizzare che il mio amico era già passato alla seconda fase, quella della cruda realtà. E da li come ne usciamo?? !0cm di neve per terra e non sembra che smetta, andava a colpi come la pioggia. Il suo sembrava farcela piu o meno, a parte le gomme liscie se guidava dolcemente almeno si spostava, il mio sembrava quasi chiedermi”che cazzo fai?”… la neve sull erba aveva ghiacciato, e pressata era ancora peggio. Povero van, che padrone gli è capitato stavolta. Quante volte ero li per comprare le catene ma rimandavo… Verso le nove, dopo un oretta di tentativi a vuoto, entrambi a scagliare il ghiaccio sull erba con le pale, Angus che spinge e io che lo lavo di fango-neve sgommando, le nuvole se ne vanno e noi ci prendiamo una pausa, esausti. Forse in tarda mattinata, per qualche ora, il sole sarebbe uscito a scaldare e magare sciogliere un po vista la sua potenza da queste parti.
Quello che si riesce a fare quando si è in due cazzari in situazioni cosi è preoccupante, ma le risate che ci siamo fatti a far cazzate per un paio d ore altrettanto mitiche. Ovviamente tutto filmato, cosa da mettere insieme al più presto e postare.




Dovendo saltare questi simpatici eventi, dopo un sacco di decisioni stupide e tentativi idioti decidiamo che l unico modo di uscirne prima che ricominci a nevicare è trainare il mio van esausto col suo scassato e con le gomme liscie ma almeno 4 ruote motrici, insomma 6 su 8!!! Ovviamente non abbiamo una corda da traino e usiamo quelle … per stendere la biancheria ad asciugare!!! Io lo guardo storto ma fin ora le mie idee erano piu idiote di questa sua, ne aveva un sacco e faceva il doppio giro, sembrava sapere la sua. La sfiga… avevo un solo metro e poco piu di distanza dal retro del suo, viaggiavamo piu lenti delle lumache ma sembrava funzionare, impossibile ma vero. Dopo l ultima salita ci fermiamo contenti che il ghiaccio aveva davvero sciolto abbastanza e che il suo van tirava piu di quello che dava a dimostrare. Ci fermiamo a fare qualche altro video sulla neve e un ritardato pranzo ma almeno dopo un bel sospiro di solievo.




Cavolo, anche se solo per scherzo e per ridere, su 10 cm di neve, ho surfato in NZ per la prima volta, e scorreva davvero bene, è stata come un piccolo assaggio della cioccolata in top a una mega torta… spero…
Ma quel giorno ero davvero davvero contento, avevo un altro attacco di quegli stati d animo che ogni tanto in questo paese mi anestetizzano il cervello dal pensare e gli lasciano carta bianca. No more comment….

sabato 5 giugno 2010

Progetti futuri?? Se li fai, qualcun altro te li cambia!!

C è un problema con blogger e per un periodo non si riuscirà a caricare le foto, mi sta altamente sulle palle sta cosa ma che ci posso fare... intanto copio il testo sperando di poter aggiungere le immagini al piu presto
le ho linkate da flickr ma che palle..... se avete voglia clikkateci sopra per vederle a poi dovete tornare "indietro".... va beh





Cavolo non pensavo che avrei scritto un post su questo periodo che doveva essere morto. Il gap tra l estate e la fine del lavoro prima e la stagione invernale poi. A dire il vero un piano non ce l avevo e aspettavo di averne uno per poi postare qualcosa e.. ora ce l ho in effetti, ma come al solito non deciso, bensì dettato dal fato, a volte anche troppo sfacciato.
Due anni fa, quando ho chiesto il visto per questo paese avevo pensato “mah, che cazzo c è in nuova zelanda?? Su internet trovavo solo foto di montagne, spesso bianche e mi venne la bella idea di preparare una bella sacca piena di quello che mi sarebbe potuto servire nella migliore delle ipotesi che potesse avverarsi, di essere qui in inverno ed avere ancora soldi per affrontarlo visto che costa e che sono via da un anno e piu.
Ho cambiato idea mille volte in una settimana. Dopo il lavoro, aspettando la sacca mi ero rilassato e avevo deciso di non diventare matto per trovare un lavoro visto che avevo appena smesso e cazzeggiavo nell attesa senza preoccuparmi dell estremo ritardo del pacco. Poi un giorno, come tutte le mattine controllo la mail e trovo una e-mail dal piu grosso resort dell isola che volevano intervistarmi riguardo al lavoro al quale avevo applicato in marzo!! Nooo, l unico lavoro che non potevo rifiutare, ai piedi delle seggiovie, skipass stagionale gratis, cibo gratis e minimo 3 ore di snowboard al giorno piu i due giorni liberi…
Ma che bastardi, l intervista era 3 giorni dopo, 850km a sud… ok, ci sarò rispondo. Ovviamente Il pacco arrivò il giorno dell intervista, 850 km a nord di dove avrei dovuto farla.
L unica cosa che ho pensato, tutte ste coincidenze, tuto sto lavoro trovato senza cercarlo, sti soldi che arrivano continuamente dall australia che non si sa perché giusto prima che parta, il ticket italia-thailandia a 19 euro siano un segno del destino per dirmi “basta!! Non puoi lamentarti, rilassati e goditeli per un po!!”
Qui comincia la storia della “licenza di cazzeggio” che è anche il nome del mio pass stagionale…
Scarto il mio pacco come fosse ill piu bel pacco sotto l albero che un bimbo possa aspettare,

FOTO PACCO

in effetti mi ha fatto fare le mie per farlo sdoganare, e controllo, pulisco e poi lucido tutto e lo piazzo in fianco a me sul letto come schienale, si sta stretti ora ma fa piacere avere quella compagnia.

foto pacco schienale


Gli ultimi giorni a motueka , dopo aver salutato gli amici samoani

samoans

li ho passati con una ragazza tedesca di un audacia impressionante. Aveva 21 anni e dopo qualche anno ad insegnare snowboard aveva cominciato col parapendio ed aveva già volato in europa, africa e ora in nuova zelanda. Arrivata qualche mese prima aveva comprato un va semivuoto e se lo era costruito sega e cacciavite. Anche lei come tante ragazze incontrate qui con la fissa di non avere un cellulare per sentirsi libera.
Ora, scusate la superficialità, ma una ragazza cosi o è lesbica, o è bruttissima o ha battuto la testa da piccola. Lei era sicuramente del terzo gruppo. Dopo mesi di sole cominciò a piovere, proprio prima che lasciassi, e non smise piu. Ma davvero. Dopo 3 giorni di acqua e vento passate nei van a cazzeggiare, raccontarsi sfighe e miserie dei vari viaggi e guardare in diretta dal finestrino la marea che veniva violenta a cercare di portare via il mio trono in spiaggia
Quando smetteva di piovere per un tempo limitato c erano dei paesaggi surreali

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lascio l amica alla spiaggia oramai disastrata dalle intemperie e torno finalmente on the road. Per strada noto con piacere che la farm dove lavoravo e cercavano di fregarci ogni settimana era totalmente allagata, anche quello mi rincuora e mando subito un messaggio a tutti i miei excolleghi.

inglis flood 4
inglis flood 3

Decido che la priorità è di andare a Cristchurch, la capitale dell isola, a dire il vero, l unica vera citta di tutta l isola, e sbrigare tutte quelle burocrazie per estendere finalmente il mio visto e non preoccuparsene piu fino a fine inverno ed essere finalmente libero.
Giusto per strada sono passato a prendere l amico Ian, quello che mi aveva ospitato 15 giorni appena arrivato qui, per portarlo a casa per il weekend. Lavora ad Hamner springs, note piscine termali caldissime, ovviamente una serata l abbiamo passata io lui e il cuoco nella vasca piu calda con il calumè della pace, tutto offerto dalla casa, ospitalità kiwi dicono!!. Arrivato in città mi sono subito sentito in imbarazzo. Alla fine vivo in un van, e in città non ci si sente a proprio agio. La seconda mattina scaldo il van come al solito, parto verso il centro e dopo un po comincia a vibrare tutto. Semaforo dopo semaforo, prima seconda terza, prima seconda terz… un rumore davvero, davvero sospetto da sotto il van attira l attenzione di tutti i pedoni che aspettano il verde e io mi chiedevo cosa cazzo avessero da guardare. Qualcosa di megagalattico si era staccato da sotto il van e quando ha cominciato a grattare l asfalto il rumore ha decisamente attirato anche la mia di attenzione. Che casino pazzesco di metallo che “sdinza” scintille… dopo 50 metri il rumore sparisce e pure il van non va piu. A dire il vero il motore si ma sembrava sempre in folle. Direi che era quasi panico, centro città, colonna dietro di me e il mio van mezzo parcheggiato su un marciapiede con le quattro freccie e senza la minima idea di cosa avessi perso o cosa fosse successo.
Uscito dal van mi accorgo che c era pure un po di gente alla fermata dell autobus che ancora cercava di capirci qualcosa e una di loro mi indica una cosa strana al centro della corsia.
“that’s what i’m looking for, cheers!”
Da lontano sembrava la marmitta, poi un braccetto ma prima di averlo in mano non potrei mai aver indovinato.
Mi si è spezzato l albero di trasmissione!! Da un lato all inizio e poi dall altro per poi cadere in strada. “Questa è strana” mi hanno detto quelli del servizio stradale al telefono. Mi hanno mandato un carro atrezzi in 10 minuti, arrivati danno un occhiata al danno e dicono “weird one!” … dopo 5 minuti stavamo già sparando cazzate, è incredibile come i kiwi non prendono niente seriamente, soprattutto al lavoro,e il fatto che tutti usino “bro” anche se ti conoscono da 20 secondi ti fa socializzare inancora meno. Agganciano il van, mi portano ad un autodemolizione a prendere un altro albero di 2nda mano mi scaricano da un meccanico onesto che me lo monta (penso che il mio coltellino svizzero non fosse abbastanza) e in 4 ore tutto risolto e pure con pochi soldi pagando solo il danno, tutto il resto del servizio, compreso i carroatrezzisti che mi chiamavano “bro” erano compresi nell assicurazione annuale fatta all inizio di circa 90€. Mica male come funzionano bene le cose quando si è in pochi eh? La sera degli amici conosciuti mesi prima al nord, oramai assestati con lavoro e appartamento nella capitale mi invitano ad un party… wooow, un party… la vedevo dura dopo tutti quei mesi di vita lavoro in fattoria-vita in spiaggia era un evento non poco facile. C era pure un russo di Vladivostock, una delle cose piu strane sentite in questo paese, un kiwi che ovviamente chiamava tutti “bro” e distribuiva gratuitamente erba e funghetti a tutte le scandinave dei dintorni e altri pazzi folgorati. Io ero in un angolo con un tedesco che mi illuminò su questo speciale skipass, una cosa veramente a basso costo e particolare, un sogno di montagne di powder non battuta in posti remoti, dove pochi vanno, soprattutto infrasettimana, dove devi avere un 4x4, ma io compro le catene e ci provo lo stesso (vedi capitolo “come si fa a rompere un albero motore??!). Poi mi resi conto che erano le 4 e che ero ubriaco con due vodka-diet cola, ma meglio a me che alle scandinave che vedevano gli oppossum arrampicarsi sulle tende. Dovevo farmi 45 minuti a piedi visto che il van era rimasto chiuso in un parcheggio buio dove avevano chiuso le sbarre alle 18.30, ma mi ha fatto proprio bene, quell aria gelida mi ha risvegliato e l entrare nel sacco a pelo è stato ancora meglio.
La mattina mi sarei precipitato in internet per sperne di piu su questo pass, poi al supermercato per una bella spesa e di nuovo al van. Oh no, salve agente, ehm… sembrava quasi stesse aspettando il padrone del mio van. In effetti mi sembrava imbarazzato pure lui. Il mio van era li da 5 ore ed era permesso solo 90 minuti… mi stava per dire che era per clienti del “pack’n save” e io ero di fronte a lui con tre megasacchetti con la scritta “pack’n save”… probabilmente ha pensato che avevo passato 5 ore a scegliere cosa comperare, chiamò il carro atrezzi che era già partito e mi spiega molto cortesemente che oramai dovevo pagare la chiamata ma che posso far ricorso e venire rimborsato. Cavolo pensavo, 20 minuti dopo e sarebbe stata una brutta sorpresa.
Da quando sono tornato nella civiltà in pochissimo tempo sono successi troppi eventi e aggiungiamo che piove ininterrottamente da 2 settimane, dovevo muovermi a sbrigare quello di cui ho bisogno e scappare, se ce la faccio. Il centro è fatto di tutte strade a senso unico, se sbagli una volta sei fottuto, si guida come in inghilterra ma si da la precedenza come da noi e c è pure il tram. Dopo aver parcheggiato il van dove avevo preso la multa 7 mesi fa corro all ufficio di questo team che propone lo skipass chiamato “license to chill” e direi che la traduzione di licenza al cazzeggio sia perfetta.
Entro in ufficio ed è tutto chiaro, sci fat ovunque, gente che si tira aeroplani di carta seduti al computer, l aria era quella.
L ho comprato, mai sentito niente di piu fashion in vita mia. E d altra parte si dice che questa sia l isola degli sport estremi, ma qua sono proprio tutti fusi.
La domanda piu fica fattami nell ufficio fu “ce l hai uno schiaccianoci??” Non sapevo se ridere o rispondere…in breve qui serve imbragatura sempre addosso e lo schiaccianoci legato ad essa, col quale ci si aggancia al volo ad una corda che ti porta su… ma si può??? Ma cos è??? E in molti posti non battono le piste, tutta powder!!! 11 piccoli diversi “clubfields” lungo tutto l arco alpino, da nord dov ero 5 giorni fa a sud vicino ai fiordi, dove fa un freddo galattico e dicono sia impossibile bersi una cocacola liquida ammenochè non la bevi prima di uscire dal negozio. Ma è anche il primo posto dove nevica, anzi ha già iniziato da qualche giorno…
Ovviamente, sono già per strada, schiaccianoci pronto!

manu surf

Che sia il posto sbagliato o la tavola sbagliata???