martedì 29 dicembre 2009

El che guevara, il Turco e la Revolucion



In questo episodio si parla di sangue e di attentati terroristici, amore e cuori in frantumi, ranger che ci scacciano da dappertutto, droga, polizia e soprattutto, la rivoluzione dei contadini in uno sconsolato e solitario villaggio in nuova zelanda. E io me la sto ridendo disteso sul van a pensare alle cazzate successe negli ultimi 15 giorni.
Oramai siamo un bel gruppo consolidato e davvero ci si da una mano. Due di noi avevano trovato un lavoro in una fattoria di “”alberi di mele” e in sintesi ci siamo tutti licenziati da dove eravamo prima, tutti quasi in fattorie differenti (io ero al mio secondo lavoro e ero li da.. un giorno J
Tutti a lavorare per questa grande fattoria che promette miliardi a tutti quanti, birra a fiumi e gratis, alberi piccoli e facili ecc…
Le cose che a volte sembrano troppo belle per essere vere… a volte lo sono!!! O perlomeno, siamo sinceri, almeno al 50% lo sono… a parte la cosa degli alti salari… Abbastanza importante si, ma se penso a tutti gli eventi ha portato questa condizione di schiavismo forzato lo rifarei anche per meno.
I nostri due amici, i primi assunti avevano già la loro prima bustapaga e tutti l avevamo sbirciata, lavorando 9 ore al giorno e 5 il sabato aveva qualcosa come 530€… a settimana… l'altro ne aveva 460… se calcoli per mese!!! Che tecnica superfotonica che usa sto fattore per attirare gli allocchi!!!!
E cosi siamo arrivati tutti insieme una mattina gentili, simpatici e leccaculo, e abbiamo avuto il lavoro. Il piu facile lavoro in fattoria che abbia mai fatto, togliere le mele in eccesso dai rametti troppo pieni. All ombra, musica caffe e liberta totale di orari, ti pagano per alberi che fai. Non ne hai voglia?? Non ci vai e non prendi soldi e magari il giorno dopo recuperi. E la cosa migliore.. la consapevolezza che tutti noi sapevamo che era l inculata gigantesca ma tutti allo stesso tempo siamo corsi li. Per i primi giorni tutto bello, impariamo il lavoro, alberi pagati bene, calma tutto attorno e finiamo il blocco di alberi assegnato. Poi ci dividono poi per diversi blocchi e qui cominciano i problemi. Io stesso, insieme ad altri personaggi della vita politica e terroristica della fattoria cadiamo nel blocco peggiore dove gli alberi sembrano secolari e con due di loro risolveresti i problemi della fame in africa.


Ci si poteva surfare sopra a tutte ste mele buttate

E ce li pagano meno che ai due che avevano iniziato. Morale della favola, loro facevano 150€ al giorno (lordi) e noi forse la metà e dandosi davvero da fare.
Il lavoro non era per niente faticoso e anche dopo 10 ore non ero stanco, ma era terribilmente noioso per tutto quel tempo nonostante la misica, gli scherzi e le battaglie a melate mirando alla faccia che finiva sempre e solo con qualcuno preso in un occhio o sul naso che cadeva a terra dolorante..
E qui comincia la parte piu importante, i personaggi. Il malcontento si sentiva e vedeva. Tutti si lamentavano e a volte quando veniva il nostro manager i due sudamericani perdevano tempo a litigare con lui, a volte urlarsi dietro e dargli del mafioso. In quel blocco eravamo in 9 persone, alcune non hanno mai svelato la loro ientità e lavoravano e basta. Tra le altre oltre a me c erano l uruguaiano “Octavio” già citato precedentemente, un argentino ribattezzato “il che” sia per la provenienza che per volere la rivoluzione



un vero contadino neozelandese che viveva su un camioncino da 12 anni e aveva molto a che fare con il big lebowsky ovviamente ribattezzato “The Dude”, un americano che scappava dal suo paese di assassini diceva, e l importanrissimo “turco” vista la sua provenienza e da lui stesso ribattezzato “!il turco”. Un personaggio radicalmente mussulmano, scheletrico, di due metri e con una somiglianza pazzesca a Bin Laden. Barba, fisionomia, turbante c erano tutte. Gli occhiali della oakley solo stonavano un po. Persino i brasiliani gli dicevano che sarebbe potuto entrare nelle favelas e uscirne indenne con quella faccia. All inizio non sorrideva mai, prendeva le battagli di mele un po troppo seriamente e quando nelle pause caffè o pranzo c era l argomento “bravate da giovani” e i sudamericani ne avevano da galera, nelle sue, avvenute nel sud in una cittadina di confine prima di trasferirsi ad istambul, c era sempre qualche sparatoria con la polizia e amici che per prendere un po di soldi per trasferirsi in germania cercavano di passare il confine con dell oppio che veniva dall afghanistan e andava in europa. Parlava del nuovo colonialismo, quello che stanno facendo i cinesi e gli indiani, e soprattutto, i turchi in germania. Diceva, “la conquisteremo, col nuovo metodo, i tedeschi non fanno piu figli, noi andiamo tutti la e ne facciamo una marea, in 40 anni sarà turchia!! (n.d.r. lanciando il pugno al cielo) Lo sai che berlino è la seconda città per abitanti turchi nel mondo!!!” Insomma, se c era da fare una guerra lui era il leader per diritto. Lentamente durante la settimana il malcontento portava il nostro gruppo di lavoratori a cazzeggiatori, a volte le piante erano conciate male dopo il trattamento e i litigi tra sudamericani, col turco e i supervisori aumentavano. Poi parte l idea dello sciopero… ma che merda di idea da comunista, ci tiravano i sassi e prendevano i primi 4 negretti dalle isole tonga che passavano e li pagavano pure meno di noi. Poi il turco prende le redini della situazione e, dopo altre stronzate come mettersi all entrata della cooperativa col cartello addosso che dice“non fermatevi in questa fattoria di merda” (ed era serissimo!) o di mettere uno dei suoi ordigni fatti in casa sulla macchina del boss o tra gli alberi, decide di andare a parlare col big boss, quello per capirsi che arriva con la cayenne e che ha la sedia in pelle umana e l aquario con i dipendenti che ci nuotano, il superdirettore megagalattico. Spiegargli come stanno le cose, e chiaramente essere spostato nel gruppo dei due “ricconi”! Io a quel punto ho mollato la rivoluzione, ho deciso di tornare al lavoto e non perdere altri soldi, grande bella decisione perché a fine settimana io avevo sui 300 € e loro 140… per 6 giorni di lavoro. Ad un certo punto si capiva che non avremmo ottenuto niente se non che nessuno ci portava piu il caffè alle pause. Il nostro amico “the dude” ogni nostro fallimento ci tirava fuori una massima delle sue, sempre per vederla al positivo, tipo “comunque sia, l erba è sempre verde” o “è come quando giochi a poker, a volte hai delle buone mani, a volte no” “” ma chi se frega, io sono qui all aria aperta nella natura, ogni tanto le anatre mi vengono vicino, do il comando al cane e zak, ho una cena coi fiocchi!!”


I cani del “Dude”, massicci e inkazzati

. Lui seguiva le mosse della rivoluzione da dietro le quinte e se la rideva ogni volta delle nostre cazzate. Il pesante uso di alcool e droghe leggere lo aiutava anch a ridere. Alla pausa pranzo c era sempre la migrazione verso il blocco nostro, quello dei “vicini alla schiavitu” per il resoconto giornaliero degli avvenimenti, suonar musica, ammazzarsi di canne col Dude o sedersi a mangiare nel mio van e godersi in pace la pausa. Il Dude spacciava perfino al figlio 15enne del nostro supervisore… Era proprio in una di queste pause che successe il colpo finale alla rivoluzione. E non poteva succedere in un momento peggiore vista la folla. Io e altri due ragazzi stavamo mangiando intorno al mio van e avevamo notato una ragazza in piedi con la macchina parcheggiata sulla strada che passava in fianco alla farm e che guardava da un pezzo verso di noi.Poi arriva il turco e si siede con noi. Eravamo demoralizzati e lavoravamo veramente svogliati oramai, si pensava di smettere e finita li. Che peggio di cosi non poteva andare. A quel punto la ragazza comincia ad urlare e lanciare in strada roba che aveva in macchina. Il turco si alza con un espressione da cane bastonato e dice “”oh oh, problemi in vista, è la mia ragazza!!” All inizio ridiamo, e ti credo, mi hanno raccontato la sua vera storia. Il turco stava da 5 mesi con questa ragazza neozelandese, cicciona e con 4 pargoli, perche la amava, ma oltre a quello poteva avere il visto gratis e fin che stava con lei. In turchia non poteva tornare perche essendo un disertore ed aver evaso il servizio militare sarebbe andato in galera diretto, non aveva molto scampo, loro non hanno molti visti lavorativi in giro. Cominciano a gridare e la folla quasi non respira per cercare di capire quello che si dicono. Lei decisamente lancia tutti i suoi vestiti sulla strada e urla come una pazza.E, sul piu bello dei loro giorni d amore arriva pure la polizia. Qualcuno, infastidito dal fatto che con la macchina dovesse fare lo slalom tra i vestiti del turco visto che era pure trafficata, l aveva chiamata. Alla vista della pattuglia la cosa divertente è che mezza della gente che c era si è teletrasportata su qualche ramo degli alberi di mele e camaleonticamente mimetizato. Ma la polizia era li per la coppia che scoppia e lei che fa??? Si mette a lamentarsi di lui con la polizia, non avendo disponibili i sottotitoli piu tardi avrei sentito varie versioni tradotte, lei che raccontava i loro fatti personali ai polizziotti tipo”lo mantengo io, lui pensa solo a farsi le canne, dice che lavora poi porta a casa 150€ in una settimana!..””” etc. A quel punto visto che la pausa era finita da un bel pezzo e per portargli un po di rispetto tornammo al lavoro. Poverino. Dopo un po lo vedemmo camminare lentamente verso di noi con gli occhi fissi al suolo e una gobba a 90 gradi e le spalle ricurve in avanti. Il vero cane bastonato. Sapevamo anche che se davvero era in missione e avesse avuto uno dei suoi ordigni artigianali quello era davvero il momento perfetto per farlo esplodere. C erano americani e canadesi, europei, neozelandesi e australiani. Un colpaccio da almeno 20 vergini in paradiso. Ma non lo fece, disse solo “non me la sento di lavorare, dite al capo che sono andato a cercare un letto. Pover uomo, aveva perso tutto in un attimo, la ragazza, il visto per restare, non aveva ne una casa ne un veicolo, aveva solo una valigia (senza rotelle) tanta roba da fumare e 150€ appena guadagnati. E in quel momento esce The Dude da un albero e tutti noi lo ascoltiamo sperando in una delle sue massime positive, e invece ci guarda e ci dice “ is that one your leader??? Good on ya mates!!””Ok, adesso puoi pure tagliarci a pezzetti e metterci in dei sacchi neri.
Il turco mi piace ricordarlo cosi, come in questa foto di repertorio, l unica che ho di lui, i primi giorni, ancora spensierato che si rilassa tra gli alberelli e convinto ancora che la vita gli stia sorridendo.



Sicuramente lo riincontrerò ancora, in una delle mie uscite in germania o appeso a qualche albero in una delle “great walks” del paese.

Qualche sera piu tardi si decide di fare un bbq all aperto in stile “argentino” dicono. In un posto pazzesco, vicino al fiume e in mezzo praticamente ad un bosco, e soprattutto lontano da strade o abitazioni. Dovevamo essere in quattro, io l argentino, l inglese e la ragazza ceca, ma la carne era per otto… Cominciamo ad accendere un fuoco ma di tre uomini non ne veniamo fuori, tutti ex boyscout falliti…dopo un po (bel po) quando il fuoco è acceso ci lamentiamo con l argentino perché esagera, penso fosse un piromane, cercava di buttare sul fuoco tronchi interi, non riusciva neanche ad alzarli, non so che superfuoco volesse





E poi preparammo l atmosfera giusta per mangiare, con candele intorno al posto, niente luce e silenzio (prima che l inglese mettesse su la sua musica psicadelica).





Dopo un messaggio arrivano gli altri due invitati con.. altre 4 persone… due autostoppisti che mangieranno ottima carne a sorpresa e due dei guru del rainbow, una specie di raduno hyppie di importanza mondiale che si svolge annualmente in un paese diverso. Nell attesa che le patate (buttate dirette sulle braci) e la carne fossero cotti ci raccontarono la loro disavventura di pochi giorni prima. Erano in west coast a cercare un posto perfetto visto i panorami e la locazione della zona, ma i local erano contro viste le costanti e pesanti precipitazioni e visto che era una specie di festival all aperto, niente auto o tecnologia, solo tende e sacco a peli e cibo. Insomma, se ne sono andati tutti (il gruppo organizzatore) in questo paradiso e ci sono stati un paio di giorni per studiarlo ma la mattina del terzo giorno, dopo l ennesima pioggia pesante notturna si sono svegliati di corsa visto che entrava acqua nella tenda... in fretta e furia hanno lasciato tutto li e sono scappati, si stava davvero allagando tutto. Sarebbero tornati piu tardi per recuperare il camper e altro equipaggiamento qualche ora dopo con la protezione civile. Loro erano contenti, erano contro quel posto e ne avevano avuto la conferma. Cazzo qui c è sempre il sole, in 2 mesi avrò visto piovere 3 giorni!!! Un festival nella natura senza musica da altoparlanti, solo dal vivo dove tutti all inizio parlano di pace amore e felicità, che poi la sera si riversa in uso di droghe (l alcool è proibito) giochi con i fuochi, orgie e gente nuda che si rotola nel fango… no, sicuramente non è cosi, mami piace immaginarmelo tipo woodstock… magari un occhiata andrò a darcela, dura un mese!!!

Il lavor continuava lento e noioso come al solito, per tenermi in mente che tutto va male una delle mele delle nostre “battaglie” deve essere finita sul mio parabrezza vista la crepa che ci ritrovo. Io ero sempre piu veloce vista l assenza per “ritiro” di molta gente non avevo occasioni per fermarmi a cazzeggiare o perdere tempo a lamentarmi e il prezzo degli alberi era un po meglio, le ultime due settimane cominciavo a guadagnare decente.
Una sera dopo il lavoro, ci si ritrova sempre per un caffè allo shed principale e ci si fionda addosso uno dei manager a raccontarci una news, quel giorno c era stato un raid della polizia in tantissime case del paese e avevano arrestato tra li e i due paesi limitrofi 60 persone per possesso di cannabis. La legge era nuova, 1 novembre, era cominciata la guerra alla marijuana anche in nuova zelanda. Si sa legge nuova, panico per qualche settimana, controlli a tappeto e poi tutto come prima. Oramai, il nostro amico “the dude” vivendo su un truck non la veva cagato nessuno ed era quasi l unico spaccino rimasto nei dintorni. Poteva avere il mondo ma, preso dal panico, ha svenduto tutto per evitare problemi a qualcuno piu coglione di lui che si prendeva il rischio di tenerla con se in quel periodo.
Insomma, dopo tutto questo, ci tagliano il lavor di una settimana e finiamo prima. Il Dude chiede per altro lavoro, gli danno dei numeri, gli chiedo di chiedere anche per me e mi trova un altro lavoro. Fantastico. Sapevamop bene che le agenzie davano lavoro solo ai neozelandesi e per noi andare a chiedere di farm in farm a fine stagione sarebbe stato inutile. Avevo dei goal da raggiungere e dovevo lavorare ancora per farcela, anche se la noia era mortale era il lavoro in fattoria meno faticoso mai fatto, dovevo tener duro fin che ce n era. Insomma li tutto il gruppo si è diviso e ho lavorato altre due settimane con le mele in un'altra fattoria dove ertutto perfetto. Avevo la cucina, il freezer per ghiacciare l acqua e metterla nel mio frighetto del van, la doccia calda ogni sera e non pagavo una lira visto che stavo sul van. Lo stipendio molto meglio e soprattutto ci trattavano da dio, libertà totale su pause orari ecc e succo di frutta fresco a iosa… Ho anche conosciuto un altro neozel che viveva su un bus, giovane e appassionato di escursionismo e parapendio. In un paio di serate sul suo bus mi ha dato tante e tante ottime info sui vari percorsi nei dintorni, dove uscire dalla traccia e farti i cazzi tuoi in tenda senza incontrare flotte di gente, dove il bush era valicabile e come trovare l uscita giusta per poi fare l autostop fino a tornare al mio van. Poi mi parlava dei suoi voli in australia e nuova zelanda, era davvero dentro a sta cosa, mi sembrava di viverli. In effetti da lassù i paesaggi devono essere pazzeschi qui intorno, partire correndo sulla neve ed atterrare in spiaggia vicino a delle foche deve essere proprio fico.
Insomma dopo altre due settimane di lavoro trascorse piacevolmente con altrettante persone divertenti e interessanti, l ultimo giorno, il 21 dicembre, si passa il pomeriggio davanti a litri di birra offerti dal capo. Io chiaramente dopo la seconda ero ubriaco, a parte quelle offerte da qualche amico in 3 mesi in nuova zelanda non ho MAI speso un dollaro per comprare alcool…
Morale di tutta questa storia, sono qui da meno di 3 mesi e ho portato a termine la maggior parte dei miei goal per un anno. Stare molto con i local per migliorare il mio inglese (visto che in aus era impossibile visto il tipo “di local”)ho già piu di 40 giorni lavorati in farm, valevoli per l estensione del visto, avere un van dove non abbisogno di un accomodation che di solito è la spesa maggiore in un viaggio, e con gli ultimi due stipendi ripagarmelo tutto. Il mio budget di viaggio è sempre stato di 600€ al mese e con queste sette settimane di lavoro ho ripagato le mie spese “extra” e non solo il van, ho raggiunto il goal pazzesco di avere gli stessi soldi di quando sono partito a inizio maggio, 8 mesi fa. Direi che devo festeggiare. E quelle birre me le sono godute, erano tutti felici e contenti, per tutti arrivavano le vacanze dopo il duro lavoro, era natale e presto capodanno e c era un caldo della madonna, spiaggia, piscina, cazzeggio al sole e camminate in mezzo alla natura. Vi assicuro che all ultimo albero, all ultima mela da staccare e buttare per terra ero emozionatissimo, l ho fatto con una lentezza e soddisfazione per ricordarmi il momento, seguito da un urlo del tipo “freeeedoooom” e lancio del cappello in aria tipo laurea americana.
Un altro momento felice. Che bello quando le cose te le sudi, è tutto un altro spirito, un altro tipo di soddisfazione. Era proprio quello che immaginavo, il tipo di esperienza che cercavo, il lavoro nelle farm, ma piu che altro la gente che ci avrei trovato, le amicizie, gli eventi, le risate, le serate dopo lavoro e il tipo di legame che si creava tra gente “nella stessa merda”.
Guidando piu tardi, allontanandomi dalla fattoria, avevo di nuovo quel feeling piacevole, ero stato bene li, ma ora di nuovo ero in gioco, qualcosa di nuovo e sconosciuto stava arrivando, e la cosa piu eccitante è che non sapevo ancora cosa.
Mi ritrovo senza ne un idea ne un piano su cosa fare ora e sto cazzeggiando in giro da oramai 4 giorni. Oggi è natale e ieri ho fatto una spesa galattica per godermi questi giorni con pranzi colazioni e cene da ré in tranquillità e pace per rilassare il mio corpo e la mia mente. Qui intorno conosco ormai i posti piu belli isolati e tranquilli dove godermi questa meritata pace. Uno dei quali è diretto in spiaggia, quella con la marea. E fantastico come chiudo la porta del van alla sera con una distesa kilometrica di sabbia ondeggiante e asciugata dal sole fortissimo, e la mattina la riapro e l acqua è a pochi metri dal van con le foche che cacciano di sfondo.






Mi perdo davvero in queste visioni e tra un po di stretching sulla sabbia alla mattina, un fuocherello la sera cerco qualcosa da fare lentamente che mi occupi la mente fin che mi godo il silenzio e la bellezza che ho intorno a me. Un mezzo tronco vicino alle braci prende la mia attenzione. Avevo dei colori acrilici usati per dipingere la mappa del mio viaggio sul van e… ma si, dipingiamo il mezzotronoco…con quello che mi passava per la mente e dopo un bel po di ore ne esce qualcosa di carino





Chi riconosce la faccetta azzurra?????

Questo quello che ho fatto il 23 e 24 dicembre. Oggi come ripeto è natale, tanti auguri a tutti, spero di recuperare le mappe che mi servono nei prossimi giorni cosi potrò andare a vedere l alba del primo gennaio da un posto geniale, solo aprendo la zip della tenda per il freddo all esterno e lasciare scaldare la mia faccia dai raggi diretti di sto cazzo di sole nucleare e magari aprire la prima birra comprata in NZ e festeggiare alla speranza di altri10 anni cosi.

mercoledì 23 dicembre 2009

Work in progress



Per le feste pensavo di finire e postare tutti gli avvenimenti degli ultimi 30 giorni... troppo troppi, ho iniziato a scriverlo ma è davvero lungo e visto gli avvenimenti appunto, merita un po di tempo ed essere buttato giu come si deve. Tra incendi, rivoluzioni contadine finite male, la nuova legge sulla marijuana che ha portato a una serata di panico nel paese vicino dove lavoro con un megaraid della polizia e circa 60 arresti, un litigio con un maori che ha rubato ipod e camera canon da 800€ ad un amico, amici che campeggiavano in westcoast portati in salvo dalla protezione civile dopo l allagamento, e il posto doveva essere quello di un raduno hippy a livello mondiale (rainbow) ecc... insomma, ci sto lavorando. E fin che lo scrivo mi ammazzo di risate a pensarci. Peccato che la voglia di far foto non mi sia ancora venuta. Ho smesso di lavorara 3 giorni prima di natale, il 21, ho passato la serata con l amico Jeffry, un personaggio importante quanto mistico e interessante, un kiwi di circa 40 anni che vive sul suo "truck" da 12 anni con i suoi cani, uno che la sa davvero lunga su tante cose, e poi sono andato un paio di notti in un posto in spiaggia che pochi conoscono, a rilassarmi, a liberare la mente dal mio essere "indaffarato" del periodo lavorativo che non ti da spazio per programmare qualche camminata, farti dei buoni pasti abbondanti e dormire bene. Insomma, io e me stesso seduto in spiaggia a fare qualche esercizio mattutino alla luce del sole appena alzato, dato che il mio corpo oramai si sveglia automaticamente alle 6:00 a.m. e non ne vuole sapere di spegnersi di nuovo, anche perchè quando il sole batte sul van non c è modo di restarci dentro. Il natale qui è sentito, non come da noi, o perlomeno non allo stesso modo. Qui oramai è pieno di motociclisti (quante cazzo di ducati ci sono qui??? ma quanti soldi ha la gente, altro che poveri) camperisti e turisti che vanno a farsi l abel tasman track, una camminata di vari giorni dove incontri piu gente che al supermercato di sabato pomeriggio... va beh... L atmosfera che oramai si era creata era fantastica, eravamo davvero un bel gruppo, si lavorara, si stava insieme, si facevano barbeque in riva al fiume o al mare, di queli col falò e poi la carne a griglia sopra. Schitarrate ecc, e la domenica, giorno di riposo, si andava in paese a comperare la verdura fresca, il miele o il succo fatto in casa e vari prodotti organici che vendevano al mercato appunto della domenica, o qualche cimelio come la statuetta del buddah che ho sul cruscotto. Si andava a trovare gli amici o ci si sedeva in un parco a mangiarsi le fragole dal basket appena comprato. Una nuotata in piscina, quella sul mare, e poi, tassativo, barbeque argentino la sera per iniettare un po di carne nel nostro povero corpo nutrito a noodle e sandwich tutta la settimana. Oramai conoscotutti e quando vado al mercato è piu un ritrovo che shopping. La sensazione è piacevole quanto strana, è come vivere indietro di 50 anni nei vari villaggi di 1000 anime ma con i confort di ora, supermercati libreria con internet gratis, e tutto quello che il mondo occidentale può offrire. Ma tutti comunque hanno un fare rilassato, amichevole e gentile. Il modo di essere, di vestire e di rapportarsi con le persone è decisamente semplice e aperto. Ora però le cose cambieranno, per me è ora di lanciarsi in qualche camminata, di quelle meno frequentate visto il periodo, qualcuno è andato a sud per altro lavor, chi è partito per questo "rainbow festival" in mezzo alla natura dove ci si arriva solo a piedi ed è assolutamente vietato qualunque tipo di tecnologia e pure l alccool, (loro dicono di essere contro ma io penso sia per evitare che gli australiani ci vadano!!)... tenda amore e felicità.. ah ah ah. Chissà che roba è, io lo immagino una cosa tipo woodstock... magari ci passo a dare un occhiata...
Vi lascio con un paio di scatti divertenti sperando di poter postare qualcosa in piu la prossima volta.
Dalla terra della lunga nuvola bianca che qui non si fa mai vedere è tutto. Mi aspetta l ennesimo natale a 35 gradi col sole che ti cuoce. Buone vacanze a tutti, date il meglio di voi che poi.... si torna al lavoro.... voi... :)



brbeque latino



posto giusto per una sesione di jammin



dopo la sessione




quando non si ha un cazzo da fare....

venerdì 27 novembre 2009

New Zealand, che pacchia, fin troppo facile



Il mio secondo post dalla nuova zelanda. Cosa dire. Magnifico. Tutto va come deve andare, anche meglio. Sono a Motueka, estremo nord dell isola del sud. Si dice sia la regione con piu ore di sole di tutta la nuova zelanda. Ed è proprio vero… qui la lunga nuvola bianca è restia dal farsi vedere. Sono stato qualche notte al parcheggio d inizio di una delle piu lunghe e battute “great walk” della nuova zelanda, la Abel tasman track. Un giro di turisti incredibile in un posto pazzescamente naturale, ci stanno proprio male. Mi sono cosi spostato in unn parcheggio sul mare con i due amici cechi e per una settimana abbiamo lavorato ai nostri van (si, l ho modificato ancora, direi rivoluzionato) e siamo stati a vari “jammin” di musica dal vivo e vari “festival” in diverse piccole comunità, una cosa che rispecchiava la classica “sagra del paese” in Italia, ma con molta meno gente, e tanta natura. E la musica?? Ci pensavano sempre i sud americani, erano ogni volta piu spettacolari di quella prima. Gira e rigira, conosci gente, scambia info sui posti dove “campeggiare abusivamente” e fatto sta che ora al mio famoso parcheggio dove, dopo il saluto con Jan e Kuki, i due cechi ripartiti per il sud, dopo un giorno tranquillo da solo, ora mi ritrovo ad essere qui da 3 settimane e siamo 7 veicoli con gente da veramente tutto il mondo, si mangia insieme, si gioca a calcio (io no, gioco a volley con le donne, mica coglione) e la sera, dopo le mitiche sessioni di musica sudamericana, ci si da la buonanotte e ognuno si fa i cazzi suoi sul suo van o macchina che sia leggere un libro o unirsi a me e cazzeggiare sul mio divano e guardarsi un film col dolby sorround (yeah) o chi si va a distendere in spiaggia e guardarsi 10 minuti di luna prima di dormire. Per dire, nel gruppo ci sono 2 canadesi, 2 tedeschi, 1 ceca, un cileno, un inglese, due argentini e perfino un uruguaiano, il piu fuori di tutti. Un personaggio di punta, uno cosi contadino non l avevo mai incontrato, è quello con la fascetta colorata in testa nel video.

VIDEO JAMMIN

Per dire, la maracas che ha in mano l aveva fatta al momento con due barattoli di pelati appena svuotati per la cena, e della sabbia, la musica latina senza maracass non è latina dice…
Insomma, mi perdo nei discorsi come al solito. A volte lo rileggo, non ci capisco un cazzo e decido di andare avanti perché correggerlo sarebe troppo lungo. Sorry.
Insomma, ripartiamo, e con una delle news piu importanti. Dopo sei mesi di lungo cazzeggio in giro per l asia e l australia il Giredue si rimette a guadagnarsi i soldini con il sudore e la fatica. Non proprio, non ancora. Per adesso, un piccolo colpo di culo, il capo mi ha spostato nelle vigne, pagato ad ora per un lavoro facilissimo al contrario dei miei amici che si spaccano la schiena col luppolo per meno soldi. Praticamente cammino avanti e indietro per le infinite file di vigne a togliere i rametti doppi e togliere le foglie dove sono troppe.




Ascolto musica tutto il giorno, ogni due ore un simpatico vecchietto con tre nei superpelosissimi sul mento ci porta il caffè e i biscotti e nella mezz ora di pausa pranzo mi facio una pasta sul mio van in mezzo alle vigne. La stagione e la temperatura sono perfetti, e il sole che picchia ma che è alleggerito da una brezza fresca che soffia costante, il mare a est e colline verdi con uno sfondo di montagne ancora con le vette bianche… il tempo al lavoro scorre veloce, io penso ai cazzi miei e le mie mani strappano rametti a caso, quelli piu vicini di solito, la musica fa la sua parte nel contesto e quando arriva la canzone giusta, ah, bei momenti. Momenti nei quali ti senti un ré, nei quali ogni tanto ti passa nella testa la tua precedente vita superindaffarata di casa, il lavoro, i pensieri, gli impegni e noi che eravamo li a strappar foglie in un paesaggio da cartolina, con tutta la nostra vita in un van, cosi liberi di fare davvero quello che ci passa per la testa in quel momento, lavoricchiando qua e la per pagarsi la benzina e il necessario per le prossime avventure, ma totalmente senza programmi o impegni. Senza mai sapere con sicurezza se sia giovedi o venerdi, men che meno l ora.



Quando poi torno “a casa” e cioè il parcheggio, ritrovo tutti, chi stanco e spaccato dal lavoro e chi ha cazzeggiato tutto il giorno. A volte invece della doccia nuotiamo nella piscina…. Qui c è l alta e la bassa marea, e questa piscina ha una storia affascinante. L acqua viene cambiata ogni notte dalla marea, che solito è piu alta della piscina stessa, e poi alla mattina il sole batte per tutto il giorno su di essa, non direi proprio che sia calda, ma molto di piu del pacifico. Queste sono le foto con le varie maree.

A

Alla sera è la cosa piu difficile. Io, in vita mia ho sempre cenato al buio, sembra superficiale fin che non ci si trova in questa situazione. Qui, in inoltrata primavera viene buio quasi alle 22 e il mio corpo non si vuole abituare a sta cosa, e in estate dicono si estenda ancora di piu. Le giornate sono lunghissime in estate e cortissime d inverno (dicono, vedrò!!) ma in effetti ripensando alla latitudine…
Altre cose degne di nota sono, per prima, che tutti adorano il mio van ed è sempre pieno di gente che viene a bersi il caffe, a leggere o a rilassarsi



Che tutti gli altri uomini, vista la massiccia migrazione femminile verso il mio van, si sono decisi a rendere migliore il loro, e lavorando duro visto che nessuno ancora lavorava, ogni tanto venuvano nel mio a vedere com era fatta una roba o a chiedermi gli atrezzi (soprattutto), e assolutamente volevano copiare il mio letto singolo… doppio estraibile!! Già tre volte ho ospitato hitchiker (viaggiatori che vanno in autostop) e dopo averli portati al “parcheggio comunità” si sono pure fermate a dormire. Una specie di couchsurfing ma con un van, potrebbe essere una nuova idea.
Cosi ogni tanto quando si ha un ospite si può sfoggiare






Non ricordo se nell ultimo post avevo menzionato la mia prima multa di un po di tempo fa. A dire il vero al mio terzo giorno con il van. Divieto di sosta… 15 nz$, cioè 7 € e 50 cent!!! Buah ah ah, preferivo che il polizziotto me l avesse fatta a me direttamente, almeno gli ridevo in faccia… ma non la pago, al massimo mi arriva con la mora, tipo 8 €… ma che multa è???? Il parcheggio costa 9!!! Che ridicoli. Una sera un amico (l inglese chiaramente) è stato fermato ubriaco e fuorissimo dal limite, i polizziotti per pigrizia (molto comune qui) hanno detto che non doveva guidare e chiesto a uno dei passeggeri di guidare al posto suo. Il suddetto era ubriachissimo e, a 26 anni, non aveva mai preso la patente. Il terzo passeggero, quello sobrio che ci ha confermato la veridicità di sta cosa era impallidito… qui la polizia ci va molto soft.
Ma in effetti i kiwi non è che guidino proprio bene, perfino la lonely planet lo menziona, sembrano tutti ubriachi.
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Aggiornamento
Visto che non ho ancora a vuto il tempo di usare internet, d altra parte la biblioteca comunale (dove si scrocca internet) fa i miei stessi orari, aggiorno il post con le news settimanali.
Comincio con la storia del posto dove “abito” che ha del fascino. In teoria è una specie di campeggio a donazione ma in pratica la scritta parla chiaro “stare massimo due notti, mettere 5$ per notte nel box, niente tende, solo veicoli”
Nell ultimo post eravamo 7 veicoli… ora siamo 9 piu tre tende. Vicino alla scritta!!!


Pien de gente, spettacoli con tedesche mangiafuoco (non scherzo) e musica sudamericana e balli tutta notte… chi dorme dove, quando e perché non si sa, tanto alla mattina la sveglia delle 6.30 suona per tutti.. fin qui tutto ok?? Ma quanti soldi ci saranno nella cassettina con tutta questa gente si chiederà l omino che un paio di volte la settimana cambia l immondizia, pulisce i cessi e per ultimo, dopo un occhiata minacciosa verso di noi apre la suddetta cassettina??? Facile indovinare il numero ovale di una sola cifra. Beh, domenica mi è successa una di quelle rare stupidate che ti lasciano uno stampo nella memoria. L 80% della compagnia erano andati a farsi un giro in una città vicina, io, lavorando anche tutto il sabato prendevo l occasione per farmi un po i cazzi miei e starmene al parcheggio. Dopo una buona colazione mi rilasso al sole seduto nel van al sole, con la porta scorrevole spalancata al sole pure quella. Il mio van e una sola auto vicino di altri due rimasti che erano cmq in giro, pure loro al sole. Verso le dieci arriva una maori con un van scassatissimo. Resta un paio d ore e prima di andarsene mette 5$ in moneta nel box, usa il bagno e se ne va. Indovinate un po chi arriva 5 min dopo?? Il nonnetto!! Cambia l immondizia, pulisce i cessi, apre il box… dopo 3 settimane che ero li l ho visto sorridere la prima volta. Si gira e ci sono solo io, dallo sguardo avrebbe voluto abbracciarmi. Io, senza scompormi rispondo al suo sguardo con un timido “how’re you doing”. Ma dentro di me un po bigotto mi sentivo, ma mi stavo pure facendo una grassa risata. E la stessa grassa risata si sono fatti la sera gli amici quando l ho riferito, sapendo tutti quanti che prima o poi ci sarebbe voluta una spiegazione per quel nonnino che ci guarda sempre storti.
Ora sembra che andremo a lavorare presto tutti nella stessa farm, stesso posto tutti insieme… feste, calcio, chitarra.. la vedo male quella farm al bilancio di fine anno. Però pagano bene. Di solito quando promettono troppo poi… non pagano… Ne ho sentita qualcuna in giro. Scommetto che sono farmer australiani.

Vediamo, quando tutto procede troppo, troppo per il verso giusto c è da preoccuparsi, di solito è la quiete prima della tempesta.Sarà nel prossimo post sperando mi venga voglia di fare piu foto.
byeeeee





Guardate con che mezzi vanno in giro sti neozelandesi… il secondo piano col balcone e la panchina non l avevo mai visto…..

domenica 1 novembre 2009

Ad ali spiegate



Ho provato e pensato… pensato e ripensato come buttar giu quello che sta succedendo in questi giorni in nuova zelanda. Durante tutti i miei viaggi precedenti, australia, asia, indonesia e gli ultimi giorni in thailandia e malesia cercavo un modo per aggiungere un po di pepe nel mio nuovo viaggio. Già scegliere la nuova zelanda lo era. Non conosco nessuno che avesse fatto un anno qui, perciò non da turista ma praticamente da “quasi immigrato” uno di quelli che se ne gira per il paese in cerca di emozioni e paesaggi incontaminati, ma anche di lavoro. Non ho trovato informazioni ne forum su questo tipo di viaggio, non come avevvo fatto per l australia dove tutto oramai era già un percorso scritto. Insomma, un po un salto nell incognito. Ora penso con certezza che non essere riuscito ad avere il secondo visto in australia forse non è stato un peccato, perché come tutti quelli che non hanno intenzione di rimanerci un po mi sarei annoiato. E questa è stata un ottima occasione per provare qualcosa di nuovo. Aggiungiamo altre tre fondamentali decisioni per renderlo unico e un po piu difficile e laborioso: la prima, quella di surfare i divani altrui, cioè di stare a dormire a casa di sconosciuti che ti ospitano gratis a casa loro, cosa già speciale solo a pensarci, la seconda, quella di stare in un van (specie di camper con servizi base, classico da backpacker)da comprare assolutamente da solo, quando non ero a casa altrui, entrambe decisioni prese per evitare sia il costo, sia il tipo di viaggiatori “turisti” che si trovano nei backpacker, e l ultima, molto importante, di lavorare e cercare impiego solo nelle “farm”, cosa che dovevo fare in australia ma che, con molto rimpianto, ho furbamente evitato facendo facili lavori in città e vivendo quasi una “vita normale” in città dove avevo tutti i confort, forse a volte di piu, che ho a casa mia. L insieme di tutte queste cose sono una bomba. Una cosa certa è che tutto questo sta funzionando. Quello che sto vivendo è un insieme di eventi, emozioni e stati d animop fin ora mai visti o provati. E come già detto, ho pensato e ripensato a come mettere su una pagina web tutto questo ma per quanto mi sforzi mi risulta impossibile. In 3 settimane in nuova zelanda mi sono successe tante di quelle cose strane e sorprendenti che scriverle impiegherebbe troppo, senza dare il risultato che dovrebbe dare. Perciò le sparo come viene saltando quelle piu personali e introspettive per non annoiare troppo e lasciare spazio alle piu superficiali ma divertenti.
Arrivato all aereoporto di Christchurch, la piu grande ma anche l unica città dell isula del sud (la nuova zelanda è uno stato di due isole, quella del nord con circa 3,5 milioni di abitanti e quella del sud poco piu di 1 solo milione, quasi tutti a christchurch) mi accorgo che qui ci tengono parecchio all ecologia e alla natura. Cosa da ammirare veramente. Chi aveva sacco a pelo e tenda, o cmq equipaggiamernto da campeggio doveva aprirlo completamente, se uno evesse avuto qualcosa sporco anche poco, di fango avrebbe preso multe da 200$ in su, cosa confermata da uno che l ha presa.. Passo la notte allaereoporto dormento sulla moquette nel mio caldo sacco a pelo con altre due tedesche che anche loro, non avendo un posto dove dormire optano per il corridoio dietro la sala giochi… praticamente di dormire non se ne parla..La mattina prendo il bus e arrivo in città.. l ostello non mi da il letto prima delle 13… e sono le otto di mattina. Cerco energie nelle riserve e decido di sfruttare il tempo a disposizione invece di piangermi addosso per la sonno. Cerco l immigrazione per trasferire i visto sul passaporto, compro una scheda telefonica e vado in banca ad aprire un conto. Non male… in una mattina avevo fatto tutto quello di cui avevo bisogno per potermi rilassare tutto il pomeriggio. Entro in camera dell ostello e con chi sono?? Io e tre ragazze, due ozzy e una canadese… tutte con una sacca visibilmente snowboardista!! Mi raccontano che hanno appena finito la stagione di lavoro alle seggiovie!!! Ero già entusiasta e mi hanno dato delle info d oro per la successiva!! La terza mattina lascio l ostello e mi presento dal tipo del couch surfing, uno di quelli che ti lascia a dormire a casa sua… giusto cosi, per incontrare gente nuova, condividere informazioni sul posto (visto che ci abitano) e praticamente le serate, le chiacchierate e tutto il resto che ne consegue. E aggiungiamo, tutto questo gratis. Che mondo ragazzi… in un ostello non ho mai conosciuto cosi tanta gente fantastica in cosi poco tempo. Per vari motivi alla fine sono rimasto da lui per 13 giorni!! Il suo posto era vicino al centro e ogni giorno c erano entrate e via vai di gente nuova. Aprofittando della situazione ho preso con molta calma il fatto dell acquisto di un van e tra aste perse visto il fatto che dovendolo comprare da solo avevo un limite basso per la spesa, e altri scartati per via delle condizioni alla fine riesco a prenderne uno un po vecchietto (1987) ma tenuto da dio da un padre di famiglia kiwi un po strano. Dopo tre giorni che ero a casa sua a lui, ragazzo 21 enne fantastico, già con un ottimo curriculum di viaggi alle spalle e nessuna voglia di trovare un lavoro fisso e sentirsi in gabbia, si mette in mente di costruire una casetta al gatto. Il sole era spuntato dopo 4 giorni di pioggia e da quel giorno non ci lasciò piu. Prendo l occasione per usare gli atrezzi del vicino di casa e rivoluzionare il mio van.. renderlo personale a mia immagine e per essere al massimo per aiutarmi a rendere la mia missione zingara una realtà, taglio a metà il letto doppio, mi faccio una cucina e un lavandino, compro una doccia a 12v ecc… insomma un monolocale con le ruote. Per tutti i 13 giorni del mio stare da lui mi sono divertito come da tanto non succedeva, e sia gli altri ospiti che i suoi amici erano fottutamente pazzi e talmente aperti da poter stare con loro come se ci si conoscesse da anni!! Per una settimana sono riuscito a dividere la camera solo io e una ragazza brasiliana… poi la gente continuava ad arrivare.. sempre di piu.. In città lavoro ce n era parecchio, stava per cominciare l alta stagione tanto che due dei coinquilini in tre giorni ne avevano già trovato uno (la brasiliana in una settimana aveva già due lavori) ma io dovevo rispettare la mia promessa. Il secondo giorno che avevo il van tra l'altro avevo già preso la mia prima multa per divieto di sosta… io sono una calamita per ste cose… Dopo aver ultimato il lavoro del van ed aver salutato tutti decido di partire, ma l insistenza degli amici e del padrone di casa di restare per l ultima sera per una piccola festicciola mi lascia senza scelta, preparo tutta la roba sul van per partire l indomani presto e butto solo il sacco a pelo sul materasso con ormai l impronta del mio corpo. La decisione fu un ottima decisione. Una serata cosi la ricorderò per molto tempo. Di solito, io e molti altri per ricambiare l ospitalità del Ragazzo cucinavamo per lui roba spesso prelibata, tipica dei nostri paesi di provenienza. Ho mangiato di piu da lui che in una crociera di lusso, cicina slovacca, brasiliana, francese svedese ecc. Quel giorno eravamo già in 6 in casa sua. Verso ora di cena arrivava altra gente e quel giorno, come se di fossero messi d accordo tutti portavano vino o birra senza sapere di dove avrebbero dormito dato che Ian (padrone di casa) diceva di si a tutti senza mai preoccuparsi del numero. Insomma, dopo una mangiata infinita e vino e birra a fiumi continuava ad arrivare gente fino a che ci siamo trovati in 12… mi rendo conto che di libera era rimasta solo la credenza, prendo il sacco a pelo e lascio la mia stanza alle ultime due tedesche arrivate verso le una di notte. La situazione era strana. Io, il padrone di casa e dieci ragazze tra i 22 e i 29 anni dalle disparate parti dell europa e sudamerica. Per lo piu ubriache. Decidiamo che è il caso di ritirarci sul mio van e guardarci un film, la mia prima notte sul van… che notte!! Quante stronzate sparate e quante risate ad ascoltalre.



La mattina seguente, dopo una colazione abbondante fatta seduto per terra tra la folla di svedesi e tedesche dormivano in cucina scappo di buon ora cercando di non essere triste per lasciare una situazione cosi bella e pensando che era l inizio di una nuova avventura. E cosi è stato. Uscito dai confini cittadini mi accorgo che il paesaggio è piu bello di quello che uno può aspettarsi.. è proprio vero, le foto, per quanto a volte belle, professionali e impressionanti non riusciranno mai a darti la terza dimensione, quella dell immensità che puoi vedere solo con i tuoi occhi, e la quarta, quella che puoi provare nel essere li in quel momento. La sensazione di volersi fermare ogni 5 minuti per fare una foto e che rende 50 km circa 4 ore di viaggio.



A un certo punto, decido di fermarmi visto che era buio e che c era una piazzola proprio di fronte al mare che guardava a sudest verso l antartica e verso dove il sole sarebbe sorto nel giro di una decina di ore salendo dal curvo orizzonte di quel gelido oceano. Una bella cena in un posto dove c erano solo la strada, colline verdi piene di pecore e il rumore delle piccole onde che sbattevano sulla banchigia a un paio di metri dal van. Dopo cena decido di accendere il motore per poter usare l inverter e con sorpresa…. Non si accende!!! La batteria è a terra… completamente. Non ci penso troppo su e me ne vado a dormire. Avevo fatto solo 160 km e ci avevo messo tutto il giorno. Era tutto troppo bello, una cartolina infinita.
La mattina dopo colazione, decido che è ora di provare ad accendere il van ma non c è verso… la batteria non ha abbastanza carica per farlo. Provo a fermare qualcuno ma in mezz ora solo due camion passano di li e di fermare le loro tonnellate per me non ci pensavano proprio. Mi viene una delle mie idee di merda. Spingere alla vecchia maniera il van per poi ingranare la seconda e farlo partire. Un solo problema.. ero da solo… e il van era imbucato davanti ad un cespuglio… ce la metto tutta, lo spingo indietro per un paio di metri e poi cerco di spingerlo sulla strada asfaltata dove le gomme avrebbero fatto presa.. se fosse arrivato qualcuno (molto raro a quellora di mattina e in quel posto) mi avrebbe probabilmente evitato.
Cercando di non farmi venire l ernia spingo con tutte le forze che ho lasciando spalancata la porta dell autista per saltarci dentro velocemente ed ingranare la marcia, e piano a piano che raggiungo la striscia di asfalto mi accorgo che la strada pende leggermente verso l altra corsia, raggiunta una certa velocità mi lascio prendere un po dal panico perche il mio van stava praticamente viaggiando in leggera discesa in contromano sull autostrada neozelandese… con la ciliegina che al volante non c era nessuno… faccio uno scatto e salto sul sedile, ingrano la marcia e mollo la frizione… tum tum tum… e si ferma… mi sono dimenticato di tirare lo starter. Ero seduto su un van fermo nella corsia opposta. Cinque minuti prima avevo un problema, in quel momento invece ero nella merda. Ero insomma pronto a veder sbucare un bel camion cargo di benzina arrivare ai 100km/h da dietro la curva e buttarmi in mare, li a 5 m di distanza per evitare almeno l impatto. Scendo e riprovo senza pensarci e trovo la forza che non pensavo di avere, forse sono pure diventato verde chi lo sa, mi stavo troppo cagando addosso per pensare a qualunque altra cosa. Con l aiuto divino il tentativo va in porto, stavolta, tirando lo starter ol motore si avvia al primo giro…. Mi giro e torno alla piazzola lasciando il motore acceso.. mi accorgo di una cosa stupenda.. per tutto il tempo avevo degli spettatori passivi!! Due foche!!! Non ne avevo mai incontrate in cattività, erano li, a due metri da dove avevo parcheggiato che mi fissavano incredule dalla striscia di sabbia, probabilmente dandomi del coglione nella loro lingua. Dopo averle fissate a mia volta senza fare un movimento, ancora sorpreso dalla loro presenza e distrutto dallo sforzo di spinger un cazzo di furgone da solo, mi rimetto alla guida. La mia meta è Blenheim, non è una vera e propria citta neanche un paese… solo il centro di una zona vinicola famosa del mondo per il suo sauvignon blanc (qualcosa del genere, non so un cazzo di vini) e per cercare lavoro e cominciare a zappare insomma. Giro un po tute le agenzie di lavoro e mi metto in lista, la stagione comincerà da li a 15 gg.. giusto in tempo per farmi fare un giro. Cazzeggio qua e là e mi rendo conto che tutto ciò che ho intorno è stato fatto nel rispetto e nell amore per la natura…







Ogni posto dove mi sono fermato a mangiare o a dormire meritava di essere visitato per giorni.. ogni 10 minuti restavo senza parole davanti a queste colline verdi, al mare che mutava colore e alle montagne che ci si gettavano dentro con ancora la neve sui 2 terzi della loro altezza. Fatto sta che un amico incontrato all inizio mi chiama e mi dice di andare verso Nelson, poco distante da li per un festival speciale che si teneva da quelle parti.
Altre sorprese. Mi sono trovato a finire in una specie di villaggio dove tutti dopo una chiacchierata sono tuoi amici, un villaggio di artisti stravaganti che suonano improvvisando tutte le sere e spendono le giornate camminando in spiaggia o salendo le colline dietro di loro. Una specie di paradiso incontaminato nell abel tasman national park dove i turisti non vanno di solito ma restano sulla parte tracciata per turisti e vi assicuro che la gente qui, è proprio strana, fuori dal clichè del solito backpacker vagabondo che cerca di sopravvivere sul suo van…
Sto imparando tante cose e ascoltando storie di viaggi ed esperienze che oltre a lasciarmi a bocca spalancata mi fanni sentire un turista japponese. In una serata particolare non riuscivo a capire cosa stesse addirittura succedendo… all inizio sembrava un coplesso che suonava, poi mi sono accorto che tutti improvvisavano.. il batterista lasciava le percussioni a uno del pubblico e tirava fuori un violino elettrico(!!) un altro si univa con la sua armonica… il mio amico a un certo punto prende in mano il microfono e comincia a cantare improvvisando… la gente del pubblico poi ogni tanto si scambiava con i vari strumenti e dopo un po mi accorgo che davvero stava succedendo qualcosa di incredibile… semplicemente chi aveva voglia e capacità prendeva in mano uno strumento e cercava di improvvisare armonicamente con tutti gli altri. L amico il giorno prima mi aveva consigliato di raggiungerlo dicendomi solo “qui è molto meglio, bella gente con le giuste vibrazioni”… stavo scoprendo cosa intendesse. L imbarazzo di non saper suonare nessun strumento ne cantare mi faceva stare nel mio angolino con la mia birretta a lasciarmi stupire dalla musica e dall atmosfera che ne usciva. La cosa piu stupefacente è la facilità che c è a relazionarsi con le persone qui, persone con esperienze di vita e di viaggi alle spalle cosi grosse che ti danno una confidenza e una fiducia istantanea ancora troppo difficile per me… A volte mi sento quasi uno strofinaccio, ma allo stesso tempo ne sono deliziato. Per due notti ho ospitato pure un inglese di 29 anni sul mio van visto che la sua macchina era ancora in città. Sta viaggiando da piu di 5 anni e anche lui dovrebbe scrivere un libro, e sicuramente vanta il fatto di essere un personaggio. Quando mi sveglio la mattina e spalanco la porta scorrevole del van mi servono 10 minuti per capacitarmi di quello che vedo.
Ho fatto pochissime foto, è quasi rovinare l atmosfera farne una, perdersi quegli attimi irripetibili per cercare di immortalarli in qualcosa dove perderebbero almeno l 80% del loro fascino.
Come detto all inizio, sto cercando di trasformare esperienze ed eventi in parole, e rileggendo vedo pure che mi riesce male, lascio alla vostra immaginazione quello che sto vivendo, e mi preparo a domani per una bella camminata in collina per poi fermarsi a pernottare vicino alla cima, circa 1200 metri, a pernottare in tenda.
Cocludo col dire che sto pienamente raggiungendo il risultato che volevo… mi sembra di essere al mio primo viaggio dove tutto è nuovo e tutto è ancora da scoprire. La scelta di viaggiare assolutamente da solo ha i suoi aspetti negativi, il maggiore è quello economico, si spende molto di piu, ma da una libertà totale di decisione e la solitudine mi rende concentraro sui miei obbiettivi e i miei pensieri. Il fatto di non aver nessuno a cui parlare o ascoltare mi toglie tutte le distrazioni e mi lascia il tempo di vedere e notare le cose che davvero mi incuriosiscono, mi fa notare tutto ciò che normalmente mi sarebbe sfuggito. Anche se a dir la verità il tempo passato da solo fino ad ora è stato poco mi è bastato per aprire uno spiraglio in quella porticina che porta in quella stanza che piu che una stanza è uno stato d animo, che nella nostra vita frenetica di sempre, costellata di stronzate solo lontanamente percepiamo e mai sarebbe possibile raggiungere. Quello stato d animo che mi piace chiamare “ad ali spiegate” che penso sia prorpio la sostanza che viene rilasciata dal cervello nel sangue quando uno è un po che viaggia, e come l eroina, provoca assuefazione, richiede una dose sempre maggiore e provoca crisi di astinenza insane.
Ho passato ore con i due amici cecoslovacchi a studiare le mappe topografiche per trovare percorsi alternativi alle tracce battute che in alta stagione sono piene di escursionisti/turisti che rovinano l atmosfera che potrebbero dare questi posti in solitaria. Lo so sono egoista, ma trovo che certe bellezze naturali non debbano essere condivise anche con chi non le saprebbe apprezzare, e sono convintissimo che ci siano ancora cose del genere in giro, custodite da qualche parte e insvelate al turismo di massa, che pochi conoscono e sicuramente, coscenti della loro unicità e fragilità, tengono la conoscenza dell ubicazione per loro… e fanno bene!! Trovarle comporta fatica e sacrificio, e non è proprio questa la regola che poi vale per ogni cosa nella vita?? Che il dolce non è mai stato cosi dolce se non si è provato l amaro a lungo??

Ok.. troppo personale sto post lo so… ma tutte queste cose belle e nuove mi fanno davvero sentire 7 metri sopra al cielo, mi danno un energia sconosciuta e una voglia di scoprire indomabile, qui, per ora, è tutto un paradiso. Non vi preoccupate troppo, non finirò avvelenato dalle wild potatoes in Alaska… eh eh…

lunedì 19 ottobre 2009

Couch surfing

Ci sono, ancora vivo e vegeto, e mi sto divertendo come non mai. Lasciare all aereoporto tomoko per dividerci l ennesima volta non è stato piacevole ma lo sapevamo già in prima. Arrivato in nuova zelanda sono rimasto colpito da moltissime cose. Sono qui da circa due settimane e devo dire che Christchurch è una città bellissima, non congestionata, tutto scorre tranquillo e la gente è piacevolissima. Qui è il punto a cui volevo arrivare. Ho provato, visto che è già mesi che viaggio e avevo pure bisogno di qualcosa di nuovo da far coincidere col mio arrivo in NZ, a iscrivermi a "couch surfing", un sito particolare dove la gente offre un divano o un materasso in cambio di... niente... compagnia, una pasta, ecc... Devo dire che questa cosa mi sta piacendo molto, stanno succedendo cose bellissime e sto incontgrando persone fantastiche con cui mi sto divertendo talmente tanto da farmi dimenticare tutto il resto. Già sapevo che in un sito cosi avrei incontrato solo persone che davvero amano viaggiare in modo particolare, non come turisti intendo... insomma, gente con cui puoi solo trovare puntio in comune. Fico!!
Il padrone di casa, un Kiwi di 22 anni è fantastico e mi sta pure aiutando a costruire il van...
Ah si, ho comprato un van e ci sto facendo praticamente una casa all interno... lo so mi tratto bene, ma penso di starci parecchio sopra...




Appena partirò per il viaggio scriverò un post come si deve, ma tra tutte le cose che si devono fare appena arrivati in un posto (scheda telefonica, conto in banca, immigration, vedere 10m van e cars etc) sono stato molto busy...

Chiudo ripetendo l inizio... couch surfing è una figata assurda, trovi persone pazzesche con le quali puoi creare una certa complicità in poche ore, divertirti e mangiare diversi menù da tutto il mondo e dormire in una stanza... tutto questo "gratiiiiiis!!"
Ciao a tutti, vedrò di metter giu qualcosa di piu completo nei prossimi giorni

mercoledì 30 settembre 2009

L ultima volta che ho scritto su questo blog ero ancora in indonesia. Da li ne ho fatta di strada. Dopo l ultimo tramonto goduto in compagnia dei milioni di ozzy ubriachi nella spiaggia di Kuta



Buttando via il biglietto aereo (cosa non nuova negli ultimi anni) prenotato mesi prima da Jakarta a Kuala lumpur, abbiamo preso il volo da Bali a Kuala lumpur, giusto per evitare quell inferno di città indonesiana e poterci godere tutti e due i mesi di visto come volevamo. Una volta a Kuala lumpur, visto che il biglietto economico per Melbourne, Australia, era 10 giorni dopo, decidiamo di spostarci con un altro volo economicicssimo per phuket, in Thailandia. Visto che era la mattina dopo, tanto per cambiare dormiamo in aeroporto. Si, lo so,Phuket doveva essere un altro inferno turistico, ma sapevo che era bassa stagione per via dei monsoni e comunque niente è peggio dell indonesia, perciò partiamo, alla peggio saremmo andati in quel paradiso di ko phangan. Invece, a mia sorpresa, ma non troppo, troviamo subito gente amabilissima, addirittura in un agenzia ci hanno consigliato dove andare a cercare gli hotel cheap dopo aver capito che non avrei prenotato da loro quelli per turisti. Girando neanche tanto ne troviamo uno fantastico, camera pulita, terrazzo, bagno con acqua calda (chicca che mancava da taantooooo) aria condizionata (altra superchicca, solo sognata in indonesia) frigo bar (incredibile) e perfino la piscina!!! Tutto questo per lo stesso prezzo che pagavamo dalla vecchia e il suo corridoio spalmato di ketchup e topi, in indonesia. 8 euro a notte.




Chiaramente a 200 m dal mare….Il tempo a phuket è trascorso veloce, stavamo bene, finalmente fissi in un posto a cazzeggiare, la gente in giro che vendeva dopo il primo “no thank you” ti lasciava stare, anzi ti salutava sorridendo… roba inedita in indonesia… insomma, tutto bello… pure la spiaggia, che in alta stagione dev essere pazzescamente affollata, era semivuota e ogni mattina andavo a farci la mia corsetta…




Insomma, gli unici turisti che c erano erano russi e cinesi, che vanno in quel periodo per risparmiare visto i prezzi bassi. E i soliti vecchietti italiani e tedeschi in pensione fissi li con le loro sedicenni…
Non ho comunque mai visto un posto piu pieno do puttane di li, davvero, una cosa gigantesca, e il fatto del turismo ridotto faceva si che ogni uomo libero che girava nella via dei club la sera ne avesse otto per se. Tomoko ogni tanto si fermava e mi lasciava camminare un dieci metri piu avanti per ridere poi alle palpate di pacco che mi prendevo. Niente male direte voi… anch io all inizio. Da lontano erano tutte figone della madonna, da lontano ste stangone magre da 1 metro e 80 facevano occhio.. da lontano me le sarei fatte tutte.. pensavo tra me e me.. se qualcuno viene qui e dice che non ha fatto niente è chiaro che mente!!! Poi scrutandole meglio mi accorgevo che almeno il 50% di loro.. erano uomini.. si si… tette rifatte e voce grossa!! Il tutto era comunque molto divertente, il loro comportamento, i loro balletti di fronte ai locali e il loro modo di provocare i passanti che li/le filmavano.



Abbiamo passato una settimana tra spiagggia e shopping al megacentro commerciale per turisti e mangiate da paura a prezi ridicoli



Insomma, dopo una settimana cosi prendiamo l aereo che ci riporta a Kuala Lumpur, la gigantesca capitale della Malaisya, quella delle petronas towers per capirsi. Centri commerciali a valanghe, da perdersi dentro, qualunque componente esista per computer, telefonia e tutto ciò che è elettronico, li lo si trova. Nei tre giorni in KL abbiamo camminato tantissimo, girato la città (già la terza volta che veniamo, niente di nuovo) con bus, treni, monorotaia etc ed ho avuto un inaspettato quanto sorprendente incontro casuale con tre ragazzi del forum di viaggiatori a cui sono iscritto da tre anni e che, coincidenza pazzesca, i tre con cui parlavamo dell indonesia qualche settimana prima. Per dire, due settimane prima eravamo tutti e quattro in differenti nazioni, ma quel giorno, camminando per strada ne ho riconosciuto uno etc… insomma, una di quelle casualità che ti fa capire come davvvero è piccolo il mondo, insomma Kl è enorme… ma va beh, avevo pure incontrato la velina a bangkok, ma quella è un'altra storia… Qualche giorno fa ho preso l aereo che mi avrebbe portato qui a Melbourne, e visto il suo arrivo notturno abbiamo per l ennesima volta dormito all aereoporto.. mai piu buttiamo via dei soldi per un taxi… no eh!!!



Peccato che il mio fratellino abbia lasciato per l italia qualche giorno fa per fare una sorpresa ed arivare prima del dovuto, comunque il suo compagno di avventure è ancora qui e ci ha offerto ospitalità.. ci serviva proprio, avere una casa dopo tutto sto viaggiare è una cosa fantastica. Melbourne è come l ho lasciata 4 mesi fa, fredda e piovosissima.. ma la compagnia in casa è ottima, Manuel (spagnolo), un ozzy e una vietnamita con cui abbiamo già fatto amicizia. Intanto me la faccio passare fin che sono qui e metto giu qualche progetto, è ora che cerco lavoro e che mi dia da fare, le finanze non sono infinite, anzi…
E poi, che ci crediate o no, dopo un po la mente piu che il corpo, sente il bisogno diessere occupata in qualcosa, non fare un cazzo per tanto può diventare noioso, fin che viaggi è ok, ma se ti fermi in un postodove piove sempre e c è freddo ma non c è la neve che cazzo fai??? Vi tengo comunque aggiornati… intanto mi godo la grandine di Melbourne… byeeeeeeeee