venerdì 27 novembre 2009

New Zealand, che pacchia, fin troppo facile



Il mio secondo post dalla nuova zelanda. Cosa dire. Magnifico. Tutto va come deve andare, anche meglio. Sono a Motueka, estremo nord dell isola del sud. Si dice sia la regione con piu ore di sole di tutta la nuova zelanda. Ed è proprio vero… qui la lunga nuvola bianca è restia dal farsi vedere. Sono stato qualche notte al parcheggio d inizio di una delle piu lunghe e battute “great walk” della nuova zelanda, la Abel tasman track. Un giro di turisti incredibile in un posto pazzescamente naturale, ci stanno proprio male. Mi sono cosi spostato in unn parcheggio sul mare con i due amici cechi e per una settimana abbiamo lavorato ai nostri van (si, l ho modificato ancora, direi rivoluzionato) e siamo stati a vari “jammin” di musica dal vivo e vari “festival” in diverse piccole comunità, una cosa che rispecchiava la classica “sagra del paese” in Italia, ma con molta meno gente, e tanta natura. E la musica?? Ci pensavano sempre i sud americani, erano ogni volta piu spettacolari di quella prima. Gira e rigira, conosci gente, scambia info sui posti dove “campeggiare abusivamente” e fatto sta che ora al mio famoso parcheggio dove, dopo il saluto con Jan e Kuki, i due cechi ripartiti per il sud, dopo un giorno tranquillo da solo, ora mi ritrovo ad essere qui da 3 settimane e siamo 7 veicoli con gente da veramente tutto il mondo, si mangia insieme, si gioca a calcio (io no, gioco a volley con le donne, mica coglione) e la sera, dopo le mitiche sessioni di musica sudamericana, ci si da la buonanotte e ognuno si fa i cazzi suoi sul suo van o macchina che sia leggere un libro o unirsi a me e cazzeggiare sul mio divano e guardarsi un film col dolby sorround (yeah) o chi si va a distendere in spiaggia e guardarsi 10 minuti di luna prima di dormire. Per dire, nel gruppo ci sono 2 canadesi, 2 tedeschi, 1 ceca, un cileno, un inglese, due argentini e perfino un uruguaiano, il piu fuori di tutti. Un personaggio di punta, uno cosi contadino non l avevo mai incontrato, è quello con la fascetta colorata in testa nel video.

VIDEO JAMMIN

Per dire, la maracas che ha in mano l aveva fatta al momento con due barattoli di pelati appena svuotati per la cena, e della sabbia, la musica latina senza maracass non è latina dice…
Insomma, mi perdo nei discorsi come al solito. A volte lo rileggo, non ci capisco un cazzo e decido di andare avanti perché correggerlo sarebe troppo lungo. Sorry.
Insomma, ripartiamo, e con una delle news piu importanti. Dopo sei mesi di lungo cazzeggio in giro per l asia e l australia il Giredue si rimette a guadagnarsi i soldini con il sudore e la fatica. Non proprio, non ancora. Per adesso, un piccolo colpo di culo, il capo mi ha spostato nelle vigne, pagato ad ora per un lavoro facilissimo al contrario dei miei amici che si spaccano la schiena col luppolo per meno soldi. Praticamente cammino avanti e indietro per le infinite file di vigne a togliere i rametti doppi e togliere le foglie dove sono troppe.




Ascolto musica tutto il giorno, ogni due ore un simpatico vecchietto con tre nei superpelosissimi sul mento ci porta il caffè e i biscotti e nella mezz ora di pausa pranzo mi facio una pasta sul mio van in mezzo alle vigne. La stagione e la temperatura sono perfetti, e il sole che picchia ma che è alleggerito da una brezza fresca che soffia costante, il mare a est e colline verdi con uno sfondo di montagne ancora con le vette bianche… il tempo al lavoro scorre veloce, io penso ai cazzi miei e le mie mani strappano rametti a caso, quelli piu vicini di solito, la musica fa la sua parte nel contesto e quando arriva la canzone giusta, ah, bei momenti. Momenti nei quali ti senti un ré, nei quali ogni tanto ti passa nella testa la tua precedente vita superindaffarata di casa, il lavoro, i pensieri, gli impegni e noi che eravamo li a strappar foglie in un paesaggio da cartolina, con tutta la nostra vita in un van, cosi liberi di fare davvero quello che ci passa per la testa in quel momento, lavoricchiando qua e la per pagarsi la benzina e il necessario per le prossime avventure, ma totalmente senza programmi o impegni. Senza mai sapere con sicurezza se sia giovedi o venerdi, men che meno l ora.



Quando poi torno “a casa” e cioè il parcheggio, ritrovo tutti, chi stanco e spaccato dal lavoro e chi ha cazzeggiato tutto il giorno. A volte invece della doccia nuotiamo nella piscina…. Qui c è l alta e la bassa marea, e questa piscina ha una storia affascinante. L acqua viene cambiata ogni notte dalla marea, che solito è piu alta della piscina stessa, e poi alla mattina il sole batte per tutto il giorno su di essa, non direi proprio che sia calda, ma molto di piu del pacifico. Queste sono le foto con le varie maree.

A

Alla sera è la cosa piu difficile. Io, in vita mia ho sempre cenato al buio, sembra superficiale fin che non ci si trova in questa situazione. Qui, in inoltrata primavera viene buio quasi alle 22 e il mio corpo non si vuole abituare a sta cosa, e in estate dicono si estenda ancora di piu. Le giornate sono lunghissime in estate e cortissime d inverno (dicono, vedrò!!) ma in effetti ripensando alla latitudine…
Altre cose degne di nota sono, per prima, che tutti adorano il mio van ed è sempre pieno di gente che viene a bersi il caffe, a leggere o a rilassarsi



Che tutti gli altri uomini, vista la massiccia migrazione femminile verso il mio van, si sono decisi a rendere migliore il loro, e lavorando duro visto che nessuno ancora lavorava, ogni tanto venuvano nel mio a vedere com era fatta una roba o a chiedermi gli atrezzi (soprattutto), e assolutamente volevano copiare il mio letto singolo… doppio estraibile!! Già tre volte ho ospitato hitchiker (viaggiatori che vanno in autostop) e dopo averli portati al “parcheggio comunità” si sono pure fermate a dormire. Una specie di couchsurfing ma con un van, potrebbe essere una nuova idea.
Cosi ogni tanto quando si ha un ospite si può sfoggiare






Non ricordo se nell ultimo post avevo menzionato la mia prima multa di un po di tempo fa. A dire il vero al mio terzo giorno con il van. Divieto di sosta… 15 nz$, cioè 7 € e 50 cent!!! Buah ah ah, preferivo che il polizziotto me l avesse fatta a me direttamente, almeno gli ridevo in faccia… ma non la pago, al massimo mi arriva con la mora, tipo 8 €… ma che multa è???? Il parcheggio costa 9!!! Che ridicoli. Una sera un amico (l inglese chiaramente) è stato fermato ubriaco e fuorissimo dal limite, i polizziotti per pigrizia (molto comune qui) hanno detto che non doveva guidare e chiesto a uno dei passeggeri di guidare al posto suo. Il suddetto era ubriachissimo e, a 26 anni, non aveva mai preso la patente. Il terzo passeggero, quello sobrio che ci ha confermato la veridicità di sta cosa era impallidito… qui la polizia ci va molto soft.
Ma in effetti i kiwi non è che guidino proprio bene, perfino la lonely planet lo menziona, sembrano tutti ubriachi.
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Aggiornamento
Visto che non ho ancora a vuto il tempo di usare internet, d altra parte la biblioteca comunale (dove si scrocca internet) fa i miei stessi orari, aggiorno il post con le news settimanali.
Comincio con la storia del posto dove “abito” che ha del fascino. In teoria è una specie di campeggio a donazione ma in pratica la scritta parla chiaro “stare massimo due notti, mettere 5$ per notte nel box, niente tende, solo veicoli”
Nell ultimo post eravamo 7 veicoli… ora siamo 9 piu tre tende. Vicino alla scritta!!!


Pien de gente, spettacoli con tedesche mangiafuoco (non scherzo) e musica sudamericana e balli tutta notte… chi dorme dove, quando e perché non si sa, tanto alla mattina la sveglia delle 6.30 suona per tutti.. fin qui tutto ok?? Ma quanti soldi ci saranno nella cassettina con tutta questa gente si chiederà l omino che un paio di volte la settimana cambia l immondizia, pulisce i cessi e per ultimo, dopo un occhiata minacciosa verso di noi apre la suddetta cassettina??? Facile indovinare il numero ovale di una sola cifra. Beh, domenica mi è successa una di quelle rare stupidate che ti lasciano uno stampo nella memoria. L 80% della compagnia erano andati a farsi un giro in una città vicina, io, lavorando anche tutto il sabato prendevo l occasione per farmi un po i cazzi miei e starmene al parcheggio. Dopo una buona colazione mi rilasso al sole seduto nel van al sole, con la porta scorrevole spalancata al sole pure quella. Il mio van e una sola auto vicino di altri due rimasti che erano cmq in giro, pure loro al sole. Verso le dieci arriva una maori con un van scassatissimo. Resta un paio d ore e prima di andarsene mette 5$ in moneta nel box, usa il bagno e se ne va. Indovinate un po chi arriva 5 min dopo?? Il nonnetto!! Cambia l immondizia, pulisce i cessi, apre il box… dopo 3 settimane che ero li l ho visto sorridere la prima volta. Si gira e ci sono solo io, dallo sguardo avrebbe voluto abbracciarmi. Io, senza scompormi rispondo al suo sguardo con un timido “how’re you doing”. Ma dentro di me un po bigotto mi sentivo, ma mi stavo pure facendo una grassa risata. E la stessa grassa risata si sono fatti la sera gli amici quando l ho riferito, sapendo tutti quanti che prima o poi ci sarebbe voluta una spiegazione per quel nonnino che ci guarda sempre storti.
Ora sembra che andremo a lavorare presto tutti nella stessa farm, stesso posto tutti insieme… feste, calcio, chitarra.. la vedo male quella farm al bilancio di fine anno. Però pagano bene. Di solito quando promettono troppo poi… non pagano… Ne ho sentita qualcuna in giro. Scommetto che sono farmer australiani.

Vediamo, quando tutto procede troppo, troppo per il verso giusto c è da preoccuparsi, di solito è la quiete prima della tempesta.Sarà nel prossimo post sperando mi venga voglia di fare piu foto.
byeeeee





Guardate con che mezzi vanno in giro sti neozelandesi… il secondo piano col balcone e la panchina non l avevo mai visto…..

domenica 1 novembre 2009

Ad ali spiegate



Ho provato e pensato… pensato e ripensato come buttar giu quello che sta succedendo in questi giorni in nuova zelanda. Durante tutti i miei viaggi precedenti, australia, asia, indonesia e gli ultimi giorni in thailandia e malesia cercavo un modo per aggiungere un po di pepe nel mio nuovo viaggio. Già scegliere la nuova zelanda lo era. Non conosco nessuno che avesse fatto un anno qui, perciò non da turista ma praticamente da “quasi immigrato” uno di quelli che se ne gira per il paese in cerca di emozioni e paesaggi incontaminati, ma anche di lavoro. Non ho trovato informazioni ne forum su questo tipo di viaggio, non come avevvo fatto per l australia dove tutto oramai era già un percorso scritto. Insomma, un po un salto nell incognito. Ora penso con certezza che non essere riuscito ad avere il secondo visto in australia forse non è stato un peccato, perché come tutti quelli che non hanno intenzione di rimanerci un po mi sarei annoiato. E questa è stata un ottima occasione per provare qualcosa di nuovo. Aggiungiamo altre tre fondamentali decisioni per renderlo unico e un po piu difficile e laborioso: la prima, quella di surfare i divani altrui, cioè di stare a dormire a casa di sconosciuti che ti ospitano gratis a casa loro, cosa già speciale solo a pensarci, la seconda, quella di stare in un van (specie di camper con servizi base, classico da backpacker)da comprare assolutamente da solo, quando non ero a casa altrui, entrambe decisioni prese per evitare sia il costo, sia il tipo di viaggiatori “turisti” che si trovano nei backpacker, e l ultima, molto importante, di lavorare e cercare impiego solo nelle “farm”, cosa che dovevo fare in australia ma che, con molto rimpianto, ho furbamente evitato facendo facili lavori in città e vivendo quasi una “vita normale” in città dove avevo tutti i confort, forse a volte di piu, che ho a casa mia. L insieme di tutte queste cose sono una bomba. Una cosa certa è che tutto questo sta funzionando. Quello che sto vivendo è un insieme di eventi, emozioni e stati d animop fin ora mai visti o provati. E come già detto, ho pensato e ripensato a come mettere su una pagina web tutto questo ma per quanto mi sforzi mi risulta impossibile. In 3 settimane in nuova zelanda mi sono successe tante di quelle cose strane e sorprendenti che scriverle impiegherebbe troppo, senza dare il risultato che dovrebbe dare. Perciò le sparo come viene saltando quelle piu personali e introspettive per non annoiare troppo e lasciare spazio alle piu superficiali ma divertenti.
Arrivato all aereoporto di Christchurch, la piu grande ma anche l unica città dell isula del sud (la nuova zelanda è uno stato di due isole, quella del nord con circa 3,5 milioni di abitanti e quella del sud poco piu di 1 solo milione, quasi tutti a christchurch) mi accorgo che qui ci tengono parecchio all ecologia e alla natura. Cosa da ammirare veramente. Chi aveva sacco a pelo e tenda, o cmq equipaggiamernto da campeggio doveva aprirlo completamente, se uno evesse avuto qualcosa sporco anche poco, di fango avrebbe preso multe da 200$ in su, cosa confermata da uno che l ha presa.. Passo la notte allaereoporto dormento sulla moquette nel mio caldo sacco a pelo con altre due tedesche che anche loro, non avendo un posto dove dormire optano per il corridoio dietro la sala giochi… praticamente di dormire non se ne parla..La mattina prendo il bus e arrivo in città.. l ostello non mi da il letto prima delle 13… e sono le otto di mattina. Cerco energie nelle riserve e decido di sfruttare il tempo a disposizione invece di piangermi addosso per la sonno. Cerco l immigrazione per trasferire i visto sul passaporto, compro una scheda telefonica e vado in banca ad aprire un conto. Non male… in una mattina avevo fatto tutto quello di cui avevo bisogno per potermi rilassare tutto il pomeriggio. Entro in camera dell ostello e con chi sono?? Io e tre ragazze, due ozzy e una canadese… tutte con una sacca visibilmente snowboardista!! Mi raccontano che hanno appena finito la stagione di lavoro alle seggiovie!!! Ero già entusiasta e mi hanno dato delle info d oro per la successiva!! La terza mattina lascio l ostello e mi presento dal tipo del couch surfing, uno di quelli che ti lascia a dormire a casa sua… giusto cosi, per incontrare gente nuova, condividere informazioni sul posto (visto che ci abitano) e praticamente le serate, le chiacchierate e tutto il resto che ne consegue. E aggiungiamo, tutto questo gratis. Che mondo ragazzi… in un ostello non ho mai conosciuto cosi tanta gente fantastica in cosi poco tempo. Per vari motivi alla fine sono rimasto da lui per 13 giorni!! Il suo posto era vicino al centro e ogni giorno c erano entrate e via vai di gente nuova. Aprofittando della situazione ho preso con molta calma il fatto dell acquisto di un van e tra aste perse visto il fatto che dovendolo comprare da solo avevo un limite basso per la spesa, e altri scartati per via delle condizioni alla fine riesco a prenderne uno un po vecchietto (1987) ma tenuto da dio da un padre di famiglia kiwi un po strano. Dopo tre giorni che ero a casa sua a lui, ragazzo 21 enne fantastico, già con un ottimo curriculum di viaggi alle spalle e nessuna voglia di trovare un lavoro fisso e sentirsi in gabbia, si mette in mente di costruire una casetta al gatto. Il sole era spuntato dopo 4 giorni di pioggia e da quel giorno non ci lasciò piu. Prendo l occasione per usare gli atrezzi del vicino di casa e rivoluzionare il mio van.. renderlo personale a mia immagine e per essere al massimo per aiutarmi a rendere la mia missione zingara una realtà, taglio a metà il letto doppio, mi faccio una cucina e un lavandino, compro una doccia a 12v ecc… insomma un monolocale con le ruote. Per tutti i 13 giorni del mio stare da lui mi sono divertito come da tanto non succedeva, e sia gli altri ospiti che i suoi amici erano fottutamente pazzi e talmente aperti da poter stare con loro come se ci si conoscesse da anni!! Per una settimana sono riuscito a dividere la camera solo io e una ragazza brasiliana… poi la gente continuava ad arrivare.. sempre di piu.. In città lavoro ce n era parecchio, stava per cominciare l alta stagione tanto che due dei coinquilini in tre giorni ne avevano già trovato uno (la brasiliana in una settimana aveva già due lavori) ma io dovevo rispettare la mia promessa. Il secondo giorno che avevo il van tra l'altro avevo già preso la mia prima multa per divieto di sosta… io sono una calamita per ste cose… Dopo aver ultimato il lavoro del van ed aver salutato tutti decido di partire, ma l insistenza degli amici e del padrone di casa di restare per l ultima sera per una piccola festicciola mi lascia senza scelta, preparo tutta la roba sul van per partire l indomani presto e butto solo il sacco a pelo sul materasso con ormai l impronta del mio corpo. La decisione fu un ottima decisione. Una serata cosi la ricorderò per molto tempo. Di solito, io e molti altri per ricambiare l ospitalità del Ragazzo cucinavamo per lui roba spesso prelibata, tipica dei nostri paesi di provenienza. Ho mangiato di piu da lui che in una crociera di lusso, cicina slovacca, brasiliana, francese svedese ecc. Quel giorno eravamo già in 6 in casa sua. Verso ora di cena arrivava altra gente e quel giorno, come se di fossero messi d accordo tutti portavano vino o birra senza sapere di dove avrebbero dormito dato che Ian (padrone di casa) diceva di si a tutti senza mai preoccuparsi del numero. Insomma, dopo una mangiata infinita e vino e birra a fiumi continuava ad arrivare gente fino a che ci siamo trovati in 12… mi rendo conto che di libera era rimasta solo la credenza, prendo il sacco a pelo e lascio la mia stanza alle ultime due tedesche arrivate verso le una di notte. La situazione era strana. Io, il padrone di casa e dieci ragazze tra i 22 e i 29 anni dalle disparate parti dell europa e sudamerica. Per lo piu ubriache. Decidiamo che è il caso di ritirarci sul mio van e guardarci un film, la mia prima notte sul van… che notte!! Quante stronzate sparate e quante risate ad ascoltalre.



La mattina seguente, dopo una colazione abbondante fatta seduto per terra tra la folla di svedesi e tedesche dormivano in cucina scappo di buon ora cercando di non essere triste per lasciare una situazione cosi bella e pensando che era l inizio di una nuova avventura. E cosi è stato. Uscito dai confini cittadini mi accorgo che il paesaggio è piu bello di quello che uno può aspettarsi.. è proprio vero, le foto, per quanto a volte belle, professionali e impressionanti non riusciranno mai a darti la terza dimensione, quella dell immensità che puoi vedere solo con i tuoi occhi, e la quarta, quella che puoi provare nel essere li in quel momento. La sensazione di volersi fermare ogni 5 minuti per fare una foto e che rende 50 km circa 4 ore di viaggio.



A un certo punto, decido di fermarmi visto che era buio e che c era una piazzola proprio di fronte al mare che guardava a sudest verso l antartica e verso dove il sole sarebbe sorto nel giro di una decina di ore salendo dal curvo orizzonte di quel gelido oceano. Una bella cena in un posto dove c erano solo la strada, colline verdi piene di pecore e il rumore delle piccole onde che sbattevano sulla banchigia a un paio di metri dal van. Dopo cena decido di accendere il motore per poter usare l inverter e con sorpresa…. Non si accende!!! La batteria è a terra… completamente. Non ci penso troppo su e me ne vado a dormire. Avevo fatto solo 160 km e ci avevo messo tutto il giorno. Era tutto troppo bello, una cartolina infinita.
La mattina dopo colazione, decido che è ora di provare ad accendere il van ma non c è verso… la batteria non ha abbastanza carica per farlo. Provo a fermare qualcuno ma in mezz ora solo due camion passano di li e di fermare le loro tonnellate per me non ci pensavano proprio. Mi viene una delle mie idee di merda. Spingere alla vecchia maniera il van per poi ingranare la seconda e farlo partire. Un solo problema.. ero da solo… e il van era imbucato davanti ad un cespuglio… ce la metto tutta, lo spingo indietro per un paio di metri e poi cerco di spingerlo sulla strada asfaltata dove le gomme avrebbero fatto presa.. se fosse arrivato qualcuno (molto raro a quellora di mattina e in quel posto) mi avrebbe probabilmente evitato.
Cercando di non farmi venire l ernia spingo con tutte le forze che ho lasciando spalancata la porta dell autista per saltarci dentro velocemente ed ingranare la marcia, e piano a piano che raggiungo la striscia di asfalto mi accorgo che la strada pende leggermente verso l altra corsia, raggiunta una certa velocità mi lascio prendere un po dal panico perche il mio van stava praticamente viaggiando in leggera discesa in contromano sull autostrada neozelandese… con la ciliegina che al volante non c era nessuno… faccio uno scatto e salto sul sedile, ingrano la marcia e mollo la frizione… tum tum tum… e si ferma… mi sono dimenticato di tirare lo starter. Ero seduto su un van fermo nella corsia opposta. Cinque minuti prima avevo un problema, in quel momento invece ero nella merda. Ero insomma pronto a veder sbucare un bel camion cargo di benzina arrivare ai 100km/h da dietro la curva e buttarmi in mare, li a 5 m di distanza per evitare almeno l impatto. Scendo e riprovo senza pensarci e trovo la forza che non pensavo di avere, forse sono pure diventato verde chi lo sa, mi stavo troppo cagando addosso per pensare a qualunque altra cosa. Con l aiuto divino il tentativo va in porto, stavolta, tirando lo starter ol motore si avvia al primo giro…. Mi giro e torno alla piazzola lasciando il motore acceso.. mi accorgo di una cosa stupenda.. per tutto il tempo avevo degli spettatori passivi!! Due foche!!! Non ne avevo mai incontrate in cattività, erano li, a due metri da dove avevo parcheggiato che mi fissavano incredule dalla striscia di sabbia, probabilmente dandomi del coglione nella loro lingua. Dopo averle fissate a mia volta senza fare un movimento, ancora sorpreso dalla loro presenza e distrutto dallo sforzo di spinger un cazzo di furgone da solo, mi rimetto alla guida. La mia meta è Blenheim, non è una vera e propria citta neanche un paese… solo il centro di una zona vinicola famosa del mondo per il suo sauvignon blanc (qualcosa del genere, non so un cazzo di vini) e per cercare lavoro e cominciare a zappare insomma. Giro un po tute le agenzie di lavoro e mi metto in lista, la stagione comincerà da li a 15 gg.. giusto in tempo per farmi fare un giro. Cazzeggio qua e là e mi rendo conto che tutto ciò che ho intorno è stato fatto nel rispetto e nell amore per la natura…







Ogni posto dove mi sono fermato a mangiare o a dormire meritava di essere visitato per giorni.. ogni 10 minuti restavo senza parole davanti a queste colline verdi, al mare che mutava colore e alle montagne che ci si gettavano dentro con ancora la neve sui 2 terzi della loro altezza. Fatto sta che un amico incontrato all inizio mi chiama e mi dice di andare verso Nelson, poco distante da li per un festival speciale che si teneva da quelle parti.
Altre sorprese. Mi sono trovato a finire in una specie di villaggio dove tutti dopo una chiacchierata sono tuoi amici, un villaggio di artisti stravaganti che suonano improvvisando tutte le sere e spendono le giornate camminando in spiaggia o salendo le colline dietro di loro. Una specie di paradiso incontaminato nell abel tasman national park dove i turisti non vanno di solito ma restano sulla parte tracciata per turisti e vi assicuro che la gente qui, è proprio strana, fuori dal clichè del solito backpacker vagabondo che cerca di sopravvivere sul suo van…
Sto imparando tante cose e ascoltando storie di viaggi ed esperienze che oltre a lasciarmi a bocca spalancata mi fanni sentire un turista japponese. In una serata particolare non riuscivo a capire cosa stesse addirittura succedendo… all inizio sembrava un coplesso che suonava, poi mi sono accorto che tutti improvvisavano.. il batterista lasciava le percussioni a uno del pubblico e tirava fuori un violino elettrico(!!) un altro si univa con la sua armonica… il mio amico a un certo punto prende in mano il microfono e comincia a cantare improvvisando… la gente del pubblico poi ogni tanto si scambiava con i vari strumenti e dopo un po mi accorgo che davvero stava succedendo qualcosa di incredibile… semplicemente chi aveva voglia e capacità prendeva in mano uno strumento e cercava di improvvisare armonicamente con tutti gli altri. L amico il giorno prima mi aveva consigliato di raggiungerlo dicendomi solo “qui è molto meglio, bella gente con le giuste vibrazioni”… stavo scoprendo cosa intendesse. L imbarazzo di non saper suonare nessun strumento ne cantare mi faceva stare nel mio angolino con la mia birretta a lasciarmi stupire dalla musica e dall atmosfera che ne usciva. La cosa piu stupefacente è la facilità che c è a relazionarsi con le persone qui, persone con esperienze di vita e di viaggi alle spalle cosi grosse che ti danno una confidenza e una fiducia istantanea ancora troppo difficile per me… A volte mi sento quasi uno strofinaccio, ma allo stesso tempo ne sono deliziato. Per due notti ho ospitato pure un inglese di 29 anni sul mio van visto che la sua macchina era ancora in città. Sta viaggiando da piu di 5 anni e anche lui dovrebbe scrivere un libro, e sicuramente vanta il fatto di essere un personaggio. Quando mi sveglio la mattina e spalanco la porta scorrevole del van mi servono 10 minuti per capacitarmi di quello che vedo.
Ho fatto pochissime foto, è quasi rovinare l atmosfera farne una, perdersi quegli attimi irripetibili per cercare di immortalarli in qualcosa dove perderebbero almeno l 80% del loro fascino.
Come detto all inizio, sto cercando di trasformare esperienze ed eventi in parole, e rileggendo vedo pure che mi riesce male, lascio alla vostra immaginazione quello che sto vivendo, e mi preparo a domani per una bella camminata in collina per poi fermarsi a pernottare vicino alla cima, circa 1200 metri, a pernottare in tenda.
Cocludo col dire che sto pienamente raggiungendo il risultato che volevo… mi sembra di essere al mio primo viaggio dove tutto è nuovo e tutto è ancora da scoprire. La scelta di viaggiare assolutamente da solo ha i suoi aspetti negativi, il maggiore è quello economico, si spende molto di piu, ma da una libertà totale di decisione e la solitudine mi rende concentraro sui miei obbiettivi e i miei pensieri. Il fatto di non aver nessuno a cui parlare o ascoltare mi toglie tutte le distrazioni e mi lascia il tempo di vedere e notare le cose che davvero mi incuriosiscono, mi fa notare tutto ciò che normalmente mi sarebbe sfuggito. Anche se a dir la verità il tempo passato da solo fino ad ora è stato poco mi è bastato per aprire uno spiraglio in quella porticina che porta in quella stanza che piu che una stanza è uno stato d animo, che nella nostra vita frenetica di sempre, costellata di stronzate solo lontanamente percepiamo e mai sarebbe possibile raggiungere. Quello stato d animo che mi piace chiamare “ad ali spiegate” che penso sia prorpio la sostanza che viene rilasciata dal cervello nel sangue quando uno è un po che viaggia, e come l eroina, provoca assuefazione, richiede una dose sempre maggiore e provoca crisi di astinenza insane.
Ho passato ore con i due amici cecoslovacchi a studiare le mappe topografiche per trovare percorsi alternativi alle tracce battute che in alta stagione sono piene di escursionisti/turisti che rovinano l atmosfera che potrebbero dare questi posti in solitaria. Lo so sono egoista, ma trovo che certe bellezze naturali non debbano essere condivise anche con chi non le saprebbe apprezzare, e sono convintissimo che ci siano ancora cose del genere in giro, custodite da qualche parte e insvelate al turismo di massa, che pochi conoscono e sicuramente, coscenti della loro unicità e fragilità, tengono la conoscenza dell ubicazione per loro… e fanno bene!! Trovarle comporta fatica e sacrificio, e non è proprio questa la regola che poi vale per ogni cosa nella vita?? Che il dolce non è mai stato cosi dolce se non si è provato l amaro a lungo??

Ok.. troppo personale sto post lo so… ma tutte queste cose belle e nuove mi fanno davvero sentire 7 metri sopra al cielo, mi danno un energia sconosciuta e una voglia di scoprire indomabile, qui, per ora, è tutto un paradiso. Non vi preoccupate troppo, non finirò avvelenato dalle wild potatoes in Alaska… eh eh…