martedì 20 maggio 2014

Una vita in vacanza, una vacanza a casa.


Strano dire a tutti gli amici subacquei al porto, "vado in ferie" e riferirsi a bussolengo, paese vicino al lago di garda dove sono nato.
Eh si, era tanto che rimandavo e programmavo, un lungo break dal lavoro, 4 mesi di ferie spensierate.
Da copione, le ferie devono iniziare, o finire, in thailandia.
Avevo convinto alcuni dei miei amici italiani a fare la pazzia di prendersi un periodo piu lungo del normale, e incontrarci proprio la, senza tanti piani, e vedere poi che fare.
Volevo fare anche, finalmente dopo anni, un inverno intero sulle alpi, sperando che Dio me la mandasse buona con tanta neve sulle dolomiti.

Passai il natale e capodanno a lavorare, le feste erano nell aria cmq, e la gente in ferie e' sempre felice, e mi da vita facile al lavoro.
Decidemmo poi, dopo lavoro di fermarsi a campeggiare in tenda sulla spiaggia di un isola, e festeggiare li con altri del gruppo di stranieri che vivono qui, a Kota Kinabalu e fare festa a modo nostro, nel silenzio della natura e a luce del fuoco.
Ci fu un tempo fantastico, cielo stellato, niente zanzare, acqua calma e tiepida che eravamo sempre dentro.
Alla fine, si unirono all idea in tanti, e il gruppo era davvero cool. Avevamo una chitarra, un ukulele, e una Mangiafuoco che ci sapeva fare davvero









FOTO5

Quell isola, dopo le 5 di sera non c e' piu nessuno, e divento' il teatro delle nostre cazzate, senza nessuno che controllasse o giudicasse le nostre gesta.
Prima del tramonto provai un esperienza che non avevo ancora fatto prima. Andarmene a spasso sott acqua durante il tramonto, ma non con l equipaggiamento da immersioni, ma con la sola bombola e erogatore, senza pesi o pinne, volevo fare tutto al rallentatore ma funziono' in qualche modo. Dopo un po la spiaggia scendeva dalla parte corallina in una ripida discesa che da 2 metri di profondita' ti portava fino a 15. Scendevo a passi saltati per via della non gravita' che avevo in acqua, e guardavo in su appena atterravo dopo ogni salto nel vuoto. Guardavo in su e vedevo la superficie sempre piu lontana, e intanto il cielo diventava sempre piu arancione. Una volta sul fondo la luce era poca, il sole se ne era sceso dietro l orizzonte che non vedevo da li, ma mi stavo godendo uno spettacolo. Anche sott acqua il crepuscolo porta cambiamenti, sia a coralli che ai pesci. C e' chi va a dormire, chi si sveglia, e chi va a caccia approfittando di questa fase.
E io me ne stavo li a guardarli, in piedi sul fondo sabbioso, con un tubo in bocca, l ultimo tramonto dell anno da un diverso punto di vista.
Mi succede sempre, quelle poche volte che riesco ad essere sott acqua da solo, a farmi coinvolgere dagli avvenimenti e le relazione della vita marina, ognuno ha il suo posto, il suo scopo e fa la sua parte, e se riesci a essere tranquillo col respiro e lento nei movimenti riesci anche ad essere accettato nel gioco, anche se per un breve periodo di tempo, poi l aria nella bombola finisce.
 Lavorai fino al 3 gennaio, poi mi feci il mio primo tatuaggio, finalmente, sapendo che non avrei dovuto entrare in acqua presto, giusto un paio di giorni prima della mia partenza.

Partimmo poi, io e Carmen prima, verso koh phangan, la mia isola preferita della thailandia, dove gia' sapevo dove andare e come muovermi.
Treno, aereo, bus, nave e arriviamo. Era tanto che non facevo questo tipo di vacanza, e finalmente ero li, all inizio dei miei 4 mesi di ferie.
Noleggia il motorino appena arrivato, prenotai le camere per gli amici che erano in arrivo di li a qualche giorno, e ci godemmo 3 giorni di puro relax colazione-spiaggia-pranzo-spiaggia-cena.  Una baia piccolissima, sembrava una spiaggia privata, un bungalow basilare per spendere poco, tanto ci andavamo solo per dormire, e una piscina fantastica.










Arrivarono poi gli amici, non li vedevo da piu di un anno ed era la loro prima volta in asia. Sapevo che sarebbe stato una botta sia meteo, che culturale-culinare e avrei rivisto tutti i miei errori ripetuti, e mi sarei pure fatto grasse risate a vedere cosa potevamo combinare.
anni fa, durante i miei viaggi, avevo sempre pensato che bello sarebbe stato portare a fare tutte le pazzate che stavo facendo i miei amici di sempre, quelli con cui, fino all inizio dei miei viaggi, avevo condiviso tutte le esperienze "caserecce".
Quanto si sarebbero divertiti a girare seminudi in motorino per stradine sterrate di un isola tropicale, alloggiare in un bungalow con tetto di paglia a 10 metri dal mare, e sorseggiare mojito seduti sulla spiaggia a guardare giocolieri del fuoco.
Ma sapevo anche quanto dura sia, nello stile di vita occidentale, prendersi abbastanza liberta' di poter fare queste cose.
Ma in qualche modo era successo, e dopo anni di idee, si realizzo'.
Li aspettai al porto, volevo vedermeli arrivare, sudati e stressati dal viaggio e dal fuso orario, dal caldo e dallo zaino a spalle, e raccontargli tremende storie sugli alloggi che gli avevo trovato, romanzando un po sulla taglia e voracita di scarafaggi e topi, e sulla pulizia dei bagni, riuscii a farli tremare.

Alla fine il posto era bellissimo e tranquillissimo. Avevamo nei programmi di andare al famoso full moon party, ma la quantita' di inglesi e russi ubriachi ci mise poco a far passare la voglia sia a me che a loro. Andavamo nei vari ristorantini a mangiare, a visitare le varie spiaggie del isola, ogni tanto in paese a comprare scorte di schifezze cioccolatose da portarsi in camera e qualche drink per festeggiare.




Dopo 5 giorni a koh phangan decidemmo di muoverci verso phuket, citta' maledetta dal turismo, e scappare poi a Kao Lak, sempre sulla costa ovest, ma piu a nord, dove non ero mai stato.
Da quanto piccolo e' il mondo, scoprii che e' proprio il posto dove un mio caro amico istruttore subacque, lavora 6 mesi all anno, e anche un altro collega nostro caro amico era da quelle parti in cerca di lavoro.  Le spiaggie e il tramonto erano bellissimi, e l atmosfera rilassata, scoprimmo poi una spiaggia fuori paese, molto solitaria, ma con dei chioschetti in bamboo e foglie di palma gestito da una famiglia locale, con un gran servizio per pochi soldi, cibo, bibite e perfino ombrelloni!!! cazzo che italiani che siamo, gli ombrelloni in asia non li avevo mai visti se non appunto, nei posti con italiani.
C era perfino un ragazzino sordomuto, che ogni 20 minuti veniva a inclinare l ombrellone in corrispondenza del movimento del sole. Poca altra gente, qualche tedesco ciccione che si faceva massaggiare per lo piu.



Gli ultimi giorni li facciamo a Bangkok, la caotica capitale, anche li, da bravi turisti, compriamo tutti i regalini all ultimo momento ai mega market che solo li puoi trovare. Trova qualcosa di fico o tipico, contratta sul prezzo, comprane 15 e sei a posto.
Il movimento notturno di Bangkok, il vambiamento della citta' tra giorno e notte, lo sporco e il traffico rese bene l idea agli amici, come si presentassero le grandi caotiche citta' in asia.
Fu divertentissimo, non mancarono i colpi di scena, le truffe, e gli avvenimenti paranormali che devono sucedere in questo tipo di vacanza.


Dopo i saluti, i miei amici volarono diretti in italia mentre io presi un volo per Dubai, dove non ero mai stato, su invito di una carissima amica koreana con cui vivevo a Cairns, in australia, tanti anni prima, e che per ricambiare l ospitalita' che le avevo dato a Verona qualche anno fa, mi offriva alloggio e da farmi da guida turistica di questa stranissima invenzione di qualche sultano.
Dubai non e' una citta'. E' davvero qualcosa di unico, pazzescamente pulito e ordinato, e disgustoso allo stesso tempo,dove tutto e' modernissimo, regna il lusso e il consumismo sfrenato, girano solo suv o macchinoni, ferrari e lambo inclusi. Ma sono mussulmani, e dovrebbero predicare tutto il contrario del materialismo che invese si vede ovunque.














Li e' tutto megalomane, dai prezzi, alle auto, i centri commerciali, e i grattacieli. Quandi si arriva con l aereo non ci si puo' credere, questa macchia grigia sulla costa, circondata dal piu piatto e privo di vegetazione deserto.  Hanno perfino costruito isole artificiali per costruirci appartamenti costosissimi da comprare praticamente come investimento. I prezzi immobiliari sono sempre impazziti, insomma, il paradiso per che cerca vita facile e ppiena di possedimenti, l incubo di chi respira per un po di liberta'. Ovviamente per far funzionare una societa' del genere, ci vogliono regole ferree e farle pur rispettare.
Dovevo stare 4 notti, cercai di scappare, dopo aver capito di cosa si trattava, ma non fu cosi.
Alla fine con Sina, la mia amica, e altri quattro matti, riuscii a farmela passare alla grande, divertirsi a parlare di come siano diverse le cose della vita li, a come tutti loro, dopo aver messso via i soldi di cui avevano bisogno, erano pronti a scappare e tornare a godersi i piaceri che li mancano dopo qualche anno.
La mattina del volo. un cartello autostradale, su quell autostrada gigantesca a otto corsie, decise di cadere e occuparne due, che nell ora di punta, con tutti che vanno in ufficio, mi fece perdere l aereo.
Grazie al cielo ero ospite, avevo gia amici e avevo qualcuno con cui cazzeggiare efarmela passare perche' per non perdere i soldi del volo dovevo sostituirlo con lo stesso volo, la settimana dopo. Se fossi stato li da solo, e avessi dovuto pagarmi vitto e alloggio avrei finito tutti i soldi che avevo risparmiato per i tre mesi in italia e mi sarei annoiato come non mai.
Ed e' pure grazie alla mia amica, che lavora nella compagni aerea con cui avrei volato, che riuscci ad avere il nuovo volo senza pagare aggiunte, visto che alla fine non era colpa loro che avessi perso l aereo.
Mitica.

Casa sua era ai margini della citta', dalla sua finestra si vedevano altri 2 edifici e poi il nulla, piatto fino a dove l occhio poteva vedere. Fin che lei lavorava io usavo la palestra e la piscina, c era un supermercato li sotto e cucinavo io visti i prezzi proibitivi dei ristoranti.
Fino a che arrivo' il giorno del secondo tentativo di fuga da Dubai, pregai Sina di svegliarsi alle 530 di mattina e portari all aereoporti in largo anticipo, ero gia' in panico, era la prima volta che perdevo un aereo, e ne ho presi tanti ultimamente.
La ringraziai per i mille e piu favori che mi fece, e mi imbracai per il volo fino a belgrado, dove ne avrei avuto uno dopo due ore, uno per milano.
Autobus da malpensa, treno fino a verona ed ero a casa dolce casa, finalmente al freddo... ma  c erano 15 gradi!!!
Non vedevo davvero l ora di infilare i miei piedi negli scarponi e scivolare sulla neve, mangiarmi lesso e peara' e godermi i confort di casa come non facevo da tempo, e stavolta per piu a lungo che mai negli ultimi 7 anni.
Adesso pero' vado a dormire, domani sono immersioni e mi svegliero, come sempre alle 6:15.

arrivederci alla prossima puntata


3 commenti:

Francesca ha detto...

Wow! Dalle foto e da quello che hai scritto, sembra sia stata davvero un'avventura stupenda! Anche a me piacerebbe partire, senza programmare nulla e decidere tutto in loco e viverla così, all'avventura! Ma, alla fine, la mia mente spesso troppo organizzata ha sempre la meglio e, quindi, organizzo i viaggi prima ancora di decidere dove andare! Sarà colpa della mente femminile che difficilmente si lascia andare senza un programma ben definito! :)

francymaestra ha detto...

ahhhhh ti sei deciso a scrivere ancora sul blog....! Era più di un anno....
L'avventura continua.........

Pietro ha detto...

Grande post, rende benissimo l'idea di come è meraviglioso viaggiare, mettendoci tutto dentro, scarafaggi compresi!
Buona vita!