venerdì 31 luglio 2009

Bali e le nuove disavventure della coppia che scoppia



Ok, come da programma mi trovo a Bali, piccola isola dell immensa e sovrapopolata indonesia. Prima di venire non lo sapevo, ma l indonesia è la 4ta nazione piu popolosa del mondo con i suoi 240 milioni di persone, dopo la cina, l india e gli stati uniti. E entrando in Bali si vede. Certo ci sono zone largamente inpopolate ma per adesso sono a bali ed è come essere al mercato di bangkok 24 ore ovunque tu sia. Va beh, bali è piccola come isola, per darvi un idea metto la mappa dell indonesia…




Il mio approccio qui è stato uno dei peggiori che abbia mai avuto in asia. Purtroppo i voli che c erano due anni fa da darwin a qui erano spariti e solo una compagnia lo faceva ancora, una compagnia australiana per niente cheap tra l'altro, e visto che gli ozzy di cervello ne hanno tanto, arrivava verso le 2030. Niente paura, le guest house (hotel, bed & breakfast chiamateli come volete) ce ne sono a non finire un posto l avremmo trovato. Prendiamo un taxi come consigliato che per 3 euro ci porta a kuta, località turistica per eccellenza di serfisti da tutto il mondo. Appena scesi dal taxi, anzi, prima, durante i tentativi del nostro autista di ignorare gli insulti dei milioni di ozzy ubriachi che lo insultavano dopo che gli aveva graffiato i gomiti con gli specchietti, che Kuta è il posto piu incasinato che avevo mai visto. Scendiamo e ci incamminiamo ad un posto consigliato dallo stesso amico (tripluca) che purtroppo era pieno. Proviamo un'altra decina di guest house nelle due vie principali ma erano tutti pieni. La cosa cominciava ad essere pesante, motorini con tre persone a testa ci prendevano dentro da tutte le parti, musica a palla dappertutto macchine che cercavano di passare in mezzo alla folla suonando continuamente ilclacson e le persone che si stringevano a sardina per starci, il problema è che tutti loro avevano una bottiglia di birra e una canottiera, noi invece gli zainoni, 35 gradi e un umidità del 200%.. chiaramente anche le immancabili voraci zanzare, mai sazie. Ok, dileguiamoci dalla folla e cerchiamo le solite vie segrete senza club e senza casino… il problema è che non c erano… Ogni tanto troviamo qualche altro coglione disorganizzato come noi con lo zainone i vestiti impregnati di sudore per la faticaccia e il caldo, ci sorridiamo a vicenda e per sdrammatizzare spariamo qualche cazzata. Eh si, è alta stagione e trovare un buco libero alle 22 di sabato sera è come cercare posto in riviera a rimini a ferragosto, ma teniamo duro. Parecchi local si fermano e ci offrono aiuto ma anche loro, girando in motorino e conoscendo tutti i posti del luogo tornano indietro dopo 20 minuti di ricerca a mani vuote… tutto pieno… sono convinto che se ci fosse stato l avrebbero trovato visto che avrebbero preso dei soldi! Escluso quelle girate dai local per noi, noi due avremmo chiesto (non esagero) almeno in 30 posti.. tutto pieno… dalle 20:30 alle 2 di mattina girando in mezzo alla folla col bagaglio a spalle ci guardiamo e sappiamo che non possiamo dormire per strada anche se, vista la stanchezza, dopo due minuti che eravamo seduti prendavamo sonno. Ci pensiamo un po e prendiamo un taxi per tornare indietro all aereoporto… il posto piu sicuro per dormire.



Appena arrivati ci accorgiamo che ad ogni angolo in ombra c era un piccolo accampamento di bacpackers che dormiva sopra o in fianco ai propri zaini.. che macello… un ladruncolo un po esperto avrebbe fatto i miliardi girando li ma la presenza della polizia era massiccia, oltre algli attentati bombaroli del 2002 e del 2005 ce ne era stato uno 2 giorni prima a Jakarta…
Il giorno dopo (6 ore dopo per l esattezza) ci riproviamo, entriamo in Kuta, con un po di culo vediamo due ragazze con lo zaino che cercano un taxi, gli chiediamo se hanno lasciato una stanza e dove… cosi troviamo l alloggio…
Su questo posto niente da dire, uno schifo, sembrava surfers paradise sporca.. pure le onde in mare non erano da surfare… gente dappertutto che ti salta addosso per venderti qualcosa sparandoti prezzi bassissimi per poi ritrattare se ti vedeva interessato. A volte, tipo per le treccie di tomoko o per un massaggio ritrattavano il prezzo a metà lavoro insistendo fastidiosamente fino all esasperazione. In spiaggia era impossibile starci, tra il caldo, la gente che vende e gli ozzy ubriachi che urlano (si anche di giorno) era da scappare. Per ultimo, ma non per importanza, la loro perversione per le ragazze giapponesi, che all inizio era divertente, alla lunga diventava pesante. Il modo in cui fissavano tomoko era incredibile… subito pensavo lo facessero con tutte le bianche che gironzolavano in spiaggia ma poi scrutando bene, non era cosi. O perlomeno non cosi pesantemente, giuro che non passavano 5 secondi tra una farse urlata a volte da 20 metri di distanza e un'altra in japponese… altrettanto stupefacente era la loro faccia quando in giapponese gli rispondevo io invece che lei… Il terzo giorno ci sediamo in spiaggia in un kiosko, e dopo un paio di birre con un gruppo di balinesi tiro fuori l argomento e chiedo perché amano cosi tanto le giapponesi. Uno di loro, il clasico capetto della gang, ridendo mi spiega che le “bianche” soprattutto le australiane (l 85% dei turisti a kuta erano australiani) sono scorbutiche e odiose, e si comportano con l aria di chi è superiore e la loro ciccia che straborda spesso dai loro microcostumi non è molto gradita alla vista,mentre le japponesi sono sempre gentili nelle maniere, piu eleganti, tutte ricche e brave per fare “bum bum”!! Ah ah ah, allora è lo stesso “pensiero comune” che c è in italia sulle ragazze russe o dell est europa… Gli chiedo quante esperienze con giapponesi ha avuto, e tutta la gang ridendo confessa di non averne mai avute… secondo loro vanno solo con i ragazzi ricchi… Tornando al viaggio, di kuta non mi è piaciuto niente… dopo tre notti a pensare sul da farsi prendiamo un autobus per ubud, paesino poco distante da li ma (per sentito dire) piu tranquillo, in collina senza spiaggie, senza ozzy ubriachi e immerso nel verde e nei santoni che fanno yoga. Mi viene da ridere ma anche qui.. tutto pieno… giriamo un po e dopo un paio d ore troviamo in un posto parecchio nascosto un bungalow anche molto carino, in stile balinese, piante dappertutto, ombra, aria respirabile e fuori dal casino, dove abbiamo trovato anche qualche bel ristorantino




Il fatto che il paese fosse a 500 m ha fatto si che la temperatura e l umidità fossero a condizioni umane. Il secondo giorno abbiamo noleggiato un motorino per 2 euro al giorno ( 1 euro a testa, non male) e siamo andati a vedere il tempio hindù piu grande dell isola di bali a circa un ora e mezza da dove stavamo, giusto per provare la potenza del nuovo mezzo in montagna, dove a circa 1300 metri sul livello del mare si trovava il pura besakih



Pessimo, sporco, pieno di spazzatura dappertutto, tenuto male e appena arrivati, delle false guide hanno provato ad incularci vedendo che eravamo per i cazzi nostri senza guida dicendoci cazzate che non potevamo salire in motorino e dovevemo noleggiare uno di loro e pagarlo per guidare fino al tempio e entrare. Con fare anche molto arrogante, uno di loro ci ha detto, visto che non avevo intenzione di farmi fregare, di tornare col motorino 2 km piu in giu e farmela a piedi se no avrei dovuto pagare. Al che, anche se non bisognerebbe mai inkazzarsi e prenderla con filosofia, ho cominciato a rispondergli a tono, che sarei tornato indietro alla biglietteria a chiedere se era vero ciò che diceva e subito è cambiato tutto… Cerco di vedere fin dove posso arrivare ma 3 o 4 di loro mi seguivano e parlavano continuamente e fastidiosamente, ognuno diceva una cosa diversa al che mi sono davvero girate, ho finto di andarmene, ho girato attorno al tempio e sono entrato dal lato, da una scalinata di servizio dove non c erano turisti. Entro, giro un po e mi acorgo che i “monaci” mi sorridono e non si curano del fatto che non fossimo accompagnati. Praticamente erano tutte balle. Ok, qualcuno direbbe che in asia funziona cosi, ma non sono d accordo. Negli altri paesi come la thailandia cambodia ecc si cercano di vendere, ma qui erano davvero bastardi, qui cercano di inculare e di prendere per il culo, sono supergentili e interessati a te fin che si accorgono che non compri e poi, nella loro lingua ti mandano a fanculo oppure ti mostrano uno sguardo cupo e se ne vanno senza salutare in segno di disprezzo. Sono solo 11 giorni che sono qui ma la gente locale mi ha davvero deluso. So che fare di tuta l erba un fascio è sbagliato, ma di compere e contrattazzioni ne ho fatte tante di già, e anche Tomoko concorda, qui non bisogna credere a una parola di quello che dice la gente, siamo rimasti sorpresi da quello che fa la gente qui per guadagnare anche un solo dollaro, perdere la faccia o vendere la madre…potrei raccontare almeno altri 4 o 5 episodi come quello sopracitato, avvenuto in giorni e posti diversi in quest isola ma non mi dilungo e riprendo col viaggio. Il quarto giorno a ubud decidiamo di partire e visto che avevamo il motorino per 15 giorni e promesso al nolegiatore di non lasciare l isola, ci dirigiamo a nord verso Lovina, partiamo di mattina presto visto che la strada era per lo piu in “montagna” e in condizioni non ottimali. Qualche punto interessante in cui fermarsi per far circolare il sangue nel sedere addromentato dalla sella scomodissima e dal bagaglio (oltre a noi due) caricato in qualche modo su di esso



La prima parte del viaggio è stata un po un avventura e mi ha fatto capire che il casco è meglio indossarlo, traffico esasperante, mezzi pesanti che ti superano in curva mentre dall altra parte arrivano auto, nessuno si ferma col rosso e vige la regola che il piu grosso passa e l'altro si ferma o si sposta o inchioda per evitare il botto. In salita il mio scooter 115cc 4 tempi affannava e una volta surriscaldato solo quel poco vento in poppa mi faceva andare avanti, per fortuna la seconda parte del viaggio, quella in discesa era su strada asfaltata decentemente e meno trafficata, con conseguente divertimento da parte del conducente che ogni curva o tornante alzava la testa e buttava fuori il ginocchio in stile valentino rossi con le conseguenti bestemmie della passeggera con le spalle stremate dai 20 kg di zaino che grazie alla forza centrifuga destra-sinistra destra-sinistra si stava dividendo in due da ore ma che alla fine se la rideva come tutti i vechietti fermi per strada che mi vedevano fare la scenette del ginocchio manco fossi in pista per davvero. Insomma dopo 4 ore siamo arivati a lovina. Ok, prendiamoci un break dall distruggerci il culo e le spalle, stiamo 4 giorni in un bungalow non molto bello ma circa 5 km prima del centro (che era pieno chiaramente) in mezzo a un villaggio di pescatori, anturan per l esattezza. La spiaggia era di sabbia nera




E tappezzata di barche dei pescatori che abitavano li. Dopo un paio di giorni di cenette a lume di candela in spiaggia (letteralmente) e rilassamento prenotiamo un diving, anzi due. Alla fine sono venuto qui per quello, e diciamo che 35 euro per una giornata piena compreso bus fino al porto zona bali ovest, barca fino all isola di Mejangan, 2 diving e pasto incluso non è male. Bella giornata passata sott acqua con incontro tartaruga, vari pesci colorati e barriera corallina non male anche se si vedeva l abuso e la incuranza da parte della popolazione.



Al quarto giorno, dopo le solite delusioni da parte dei soliti local affamati di soldi anche qui, che appena arrivato sono i tuoi migliori amici e ti riempiono di false offerte e sconti per tour a vedere i delfini piuttosto che diving o trekking, e che il giorno che te ne vai manco ti guardano in faccia e si attaccano all ultimo turista arrivato, ripartiamo per farci un altro centinaio di km fino a Tulamben, un villaggio piu che paese che esiste solo per la presenza di un “relitto” di una nave americana a circa 50 metri dala spiaggia a circa 25-30 metri di profondità. Ottimo motivo per fregarsene della bellezza del posto e costruire centinaia di bungalow frontespiaggia e riempire la costa di immondizie. La strada per arrivare qui è stata carina, quasi tutta lungomare con vista piacevole e traffico non esasperante, con qualche stop con panorama

F

Durante la guida mi stava tornando il buon umore… l ambiente era piu carino, la vista del mare, villaggi di pescatori senza tutto quel turismo opprimente mi ridava la sensazione del viaggio e essere alla guida di qualcosa che portavo io dove volevo e quando volevo ancora di piu. Insomma ero contento, guidavo sereno col sorriso, quando ad un certo punto uno dei tanti motorini che mi supera vista la mia lentezza interrompe il mio viaggio mentale suonandomi insistentemente.. non gli do bado e mi sposto a lato della strada per farlo passare come al solito, lui, un vecchietto del posto mi si affianca e mi fa cenno con il dito dietro di me, urlando qualcosa che non capivo. Rallento, guardo dietro di me e vedo la scia di liquido che lascio lungo l asfalto. E che cazzo, ti pareva a te!!! Che cazzo si è rotto stavolta??? Mi fermo, ringrazio il vecchietto e lo saluto. Tomoko mi guarda con un mezzo sorriso e mi fa “non ci credo… ma riusciremmo mai a noleggiare qualcosa che non si rompe??”. Il liquido che perdavamo era benzina e il motorino dopo essersi fermato non ripartiva piu. Scarico i bagagli e mi rollo una sigaretta, giusto per rilassarmi e affrontare la cosa con filosofia.
Ok, Tomoko mi ricorda di fumarla almeno lontano dalla pozza di benzina… Cerco di capire il problema, vista la mia esperienza di tamarro teenager trucca motorini cerco gli atrezzi (un solo cacciavite e baciarsi le mani) smonto le plastiche e mi accorgo che li tubo che dalla pompa della benzina dovrebbe entrare nel carburatore era secco e crepato e aveva deciso di rompersi… tagliato il pezzo rotto e reinfilato il tubo sano nel carburatore, una dozina di pedalate e il motore ricomincia a girare



Con le mani nere e grondante di sudore ma un sorriso da tempia a tempia mi giro per vedere l espressione di Tomoko (e della dozzina di vecchietti in gonnella e turbante hindù che mi fissavano da una mezz ora incuriositi) e lei mi risponde con un sorriso dicendomi “lo so che ora ti vanterai per una settimana di essere meglio di MacGiver”.. ah ah ah, almeno un “bravo” però poteva dirmelo!!! Ma in effetti lo farò… Ora sono a Tulamben e domani andro a fare altri 2 diving, il primo intorno e il secondo all interno (profondità massima 29 m) del relitto della nave americana U.S. Liberty, una nave di 150m di lunghezza affondata qui partendo a piedi dalla spiaggia… è la prima volta che faccio un immersione partendo dalla spiaggia, tipo camminata sott acqua.. fico… ci vediamo alla prossima avventura… o rottura di qualcosa… spero non dell atrezzatura subacque almeno… che la Macgiverite sia con me.. sempre… byeeee

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sei proprio un gran cazzaro... in ferie perennemente...

tex

Unknown ha detto...

grande gire, nn mollare

Giredue ha detto...

magari in ferie... le ferie sono diverse fidati...
no non mollo Amanda... almeno ci provo...