domenica 12 luglio 2009

West coast trip... atto secondo

Questo post lo sto scrivendo dal kakadu national park e come ci sono finito è una lunga e appassionante storia, se siete di corsa rimandatene la lettura a stasera o quando ne avete il tempo… ne ho combinate di tutti i colori e vale la pena di essere letta con calma.
Dopo la favolosa penisola del cape range nat. Park sono partito alla volta di dampier dove, visto gli oltre 500 km che avrei dovuto affrontare, mi sarei fermato a dormire. Un paio di cose da vedere la mattina dopo, in teoria niente di speciale, giusto belle spiaggie a detta della mia guida (lonely planet). Tutt altro, dopo aver girato un po per i vari punti turistici arriviamo ad una spiaggia servita da una rude strada sterrata che ci lascia una volta in piu a bocca aperta… selvaggia e fuori dalla civiltà e con il solito silenzio incontrastato. Hearson cove è il nome… dopo 550 km di guida il fato ci ha premiato, e vista l abondante spesa di cibo e drink appena fatta la mattina decidiamo che nessun altro posto fin ora aveva meritato cosi tanto di trascorrerci una giornata, anche se sulla tabella di marcia non eravamo proprio in anticipo.




Prima del tramonto se ne vanno tutti e restiamo soli con una coppia in furgoncino come noi. È passato molto poco tempo prima che facessimo conoscenza con loro visto la situazione e il posto speciale. Lui americano viaggiatore navigato e lei malese, partita per un viaggio senza fine con lui. Persone speciali, deliziose tanto che, dopo cena lui, parlando del piu e del meno, mi insegna ad accendere un fuocherello vista l abbondanza di legna nei paraggi, senza bisogno di carta o diavolina… chiaramente, dopo un po di tentativi malriusciti, e vedendo lui che si godeva il suo falo, bagno con un po di benzina un legno senza farmi vedere e faccio il mio fuocherello, che poi, da mediocre boyscout lo alimento troppo e visto il vento diventa un piccolo incendio…



fortunatamente eravamo in spiaggia.. e che spiaggia… tutta di conchiglie ma molto piu integre di quelle della piu famosa piu famosa shell beach e circondata da colline di terra e sassi rossi che al tramonto prendevano una colorazione fluorescente. La mattina dopo con la bassa marea degli ozzi tornavano da dietro la spiaggia con dei granchi giganti, appena tolti dalle trappole messe la mattina prima… enormi davvero, cosi io e il mio amico americano siamo subito andati a vedere se riuscivamo almeno a vederli… durante la camminata mi racontava del suo viaggio e stava facendo il mio stesso giro ma al contrario. Tornati ai furgoncini mi descrive sulla mappa le zone del parco nazionale “Kimberly” che secondo lui si potevano visitare anche con un 2 ruote motrici come i nostri dandomi un paio di dritte su come non riportare danni al mio security van, tipo sgonfiare le gomme visto che la strada era sterrata e piena di sassi appuntiti e con le gome in pressione sarebbero scoppiate, e che avrei avuto piu trazione sui fondi sabbiosi. Avrei secondo lui dovuto entrare nella famosa “gibb river road” per circa 120 km di sterrato per poi prendere la deviazione per un paio di parchi nazionali per altri 100 km e da li tornare sulla highway (autostrada) e proseguire verso darwin.
Dopo un giorno e mezzo passati a rilassarsi nella solitudine e bellezza di questa spiaggia e dopo un pasto abbondante di squisito “onighiri” preparato da tomoko, una specialità japponese di cui ora sono dipendente, partiamo per port hedland a circa 230 km da li. La città non presenta nessuna attrattiva visto che è un parcheggio per navi giganti tipo petroliere che imbarcano tonnellate di ferro portate li dai treni che provengono dall interno dove si trova la seconda miniera del materiale piu grossa al mondo, la ferrovia è stata costruita apposta e usata solo per quello. Impressionante ok, tutte quelle navi in coda ad aspettare di essere caricate, ma lo stop era obbligatorio visto che da li a Broome, meta importante di chiunque risalga la costa ovest, c erano ben 601 km e ne avevo appena fatti piu di 200.
Da qui il caldo ha cominciato a farsi pesante e guidare, visto i 600km senza spiaggie o posti belli in cui fermarsi che mi aspettavano, altrettanto noioso, solo bush e pianure che si estendevano fin dove l occhio poteva vedere. A quel punto, prima di addormentarmi e rebaltarmi col van in mezzo a tutto cio, mi è venuta un idea. Quale posto migliore per insegnare a guidare a Tomoko?? La premessa è che lei ha solo la patente di guida col cambio automatico. Eh si, in jappone l 80% delle ragazze e delle auto di piccola cilindrata sono automatiche e di conseguenza hanno le patenti differenziate. In piu lei aveva guidato 3 volte in vita sua!!! Non aveva la piu pallida idea di cosa cavolo servisse quel pomello con i numeri sopra che continuavo a sbattere avanti e indietro!! Ok, dopo un po di insistenza la convinco vista l assenza di traffico, ci cambiamo i posti e subito mi guarda con un espressione smarrita e mi fa “ma che cazzo è sto pedale??? Perche ce ne sono 3???” ah ah ah, dopo una grassa risata e altri 10 minuti per convincerla che era facile riesco a farla partire. Titubante all inizio anche se dopo 20 minuti sfrecciava ai 110 per l autostrada, l ho lasciata divertire penso per tre ore visto che per lei era un avventura nuova e io ne avevo le palle piene e finalmente potevo godermi il panorama sulle note di manu chao e eddie vedder… la parte migliore erano le sue domande tipo “ma perché devo partire in prima? Ma quando devo cambiare?? Quando vuoi le dicevo… “ma allora posso partire in quinta cosi non devo cambiare!!! Ah ah ah, ho provato a spiegarle qualcosa, ma per quanto avanti sia, sempre una donna è!!!

Prima di riprendere la guida ci fermiamo in una delle piazzole di sosta (praticamente uno spiazzo con un tavolino e delle panche a fianco della strada, niente di piu) troviamo l occasione per provare la doccia solare (un sacchetto di nylon nero che scalda i 20 litri d acqua all interno lasciandolo al sole)che avevamo comprato all inizio del viaggio in un supermercato per 9 $ e sorprendentemente funzionava!! L acqua era bollente!!!



Dopo la rinfrescata riprendo la guida e arriviamo a broome e qui il karma ricomincierà a colpire. Appena arrivati andiamo a vederci il famoso tramonto di cable beach. Pazzesco!!! Bellissimo, non si può raccontare a parole ne con le foto. La spiaggia, una delle piu belle dell australia, forse la migliore. Infinita, lunga almeno 100 metri di sabbia bianca per raggiungere l oceano, cammelli a zonzo, kilometri di spiaggia libera a destra e sinistra e il sole che scende troppo velocemente dietro l acqua dell orizzonte che ti dà giusto quei 5 minuti contati per goderti il colore e la brezza fresca che finalmente ti fa respirare e ti da tregua dal caldo che fino a poco fa ti affannava. L unico punto dolente erano i milioni di persone che lo guardavano con noi, che a dir la verità, in quei 5 minuti non si notavano visto che nessuno parlava o si muoveva, tutti cosi imbalsamati dalla visione.

In quel momento ci siamo promessi che il giorno dopo saremo ritornati sul luogo un paio di km piu in la per godercelo rilassati e in solitudine.
Dopo qualche minuto decidiamo di andare a campeggiare nella spiaggia a 6 km da li visto che guardava a est per goderci il caffè delle 6:30 mattutine goardandoci l alba salire dal medesimo oceano. E cosi fu, solo che invece del caffè, circa alle 6:20 ci svegliò una Ranger bussando al finestrino. Salve, lo sapete che è vietato campeggiare qui??? Noi, che eravamo già vestiti e quasi pronti per scaldare l acqua ci abbiamo provato e gli ho risposto “siamo appena arrivati e volevamo farci un caffè guardandoci l alba!!” E lei con un mezzo sorriso sulla faccia mi risponde cortesemente “allora se tocco il vano motore è ancora caldo??” Ok, un mezzo sorriso viene anche a me e visto la sua cortesia non cerco di prenderla in giro ancora… “ok, mi dia pure la multa”… l aveva già scritta e prima che io finisca la frase me la passa… 100$… un foglietto di carta del cazzo senza ne il mio nome o nessun mio dato.. solo la targa del veicolo, l ammontare e la sua firma. L avrei usata piu tardi per pulirmi il culo dopo la cagata delle 7:30… Che cazzo ce le fanno a fare le multe che sanno che non le paga nessuno… ma in effetti eravamo a 50 metri da un campeggio che suppongo siano coloro che l hanno chiamata.. comprensibile… e comunque era piu morbida della carta igienica della home brand (marchio economico dei un supermercato locale).
Nel pomeriggio, dopo una camminata in paese torniamo alla spiaggia del tramonto e ci isoliamo un po dalla folla per goderci il tramonto magnifico per i cavoli nostri e vista l atmosfera rilassante ho costruito uno dei miei palazzi di sabbia che, causa tramonto imperdibile, non sono riuscito ad ultimare.

Ok, ci siamo, da qui finisce la civiltà e ci avviciniamo a quello che aspettavo da tempo, l australia selvaggia, il Kimberly. Qui c è da fare un'altra premessa. Ci sono due strade per passare il kimberly, l autostrada che passa esterna dal parco e che permette comunque di vedere scorci di parchi nazionali bellissimi lunga circa 1100 km… l altra è la Gibb river road, molto piu corta, poco meno di 700km ma a detta di tutti impraticabile per i mezzi “normali” e percorribile solo con i fuoristrada, fatta di strade diroccate e guadi di vari fiumi. Di conseguenza molto piu selvaggia e meno frequentata. Un paradiso insomma.



Partiamo con uno stop a Derby, l ultimo insediamento “civilizzato” per moooolte centinaia di km per fare chiaramente scorta di acqua e cibo. Al bivio chiaramente optiamo per la gibb river road visto che l amico americano ci aveva detto che con tanta cautela e alla peggio, l aiuto di qualche fuoristrada che ci avrebbe trainato fuori dai casini, avremmo potuto farne un pezzetto per poi ricongiungerci all autostrada. All inizio, alla decisione di quale van noleggiare io ero per un 4x4 coai avremmo potuto andare ovunque senza preoccuparci ma la spesa era davvero troppo piu elevata del noleggio del “security ultrasuper base no optional no automatic van” e in piu c era da pagare un extra per passare da quella specifica strada visto il suo stato. Troppo, ci saremmo arrangiati in qualche modo come sempre. Subito dopo una 50ina di km ci accorgiamo che sarebbe stata piu dura del previsto… la strada era davvero noiosa e guidarci sopra era come stare sulla pedana vibrante dell america star… Ok, comiciamo ad essere positivi, avremmo rassodato la ciccia che avevamo messo su in 15 gg di sedentarismo!!!
Piu ci inoltravamo in quella strada e piu ci abituavamo alla fastidiosa vibrazione e qui capita la prima disavventura. Si rompe la staffa che teneva su lo scarico. Ok, niente paura, in previsione dei vari danni avevo comprato dello scotch americano, quello indistruttibile grigio che resiste alle alte temperature e con cui si può anche trainare una macchina da tanto che tiene la colla. Detto, fatto e un giro di scotch ripara tutto, si riparte. I primi fiumi, che nella stagione delle pioggie sono della stazza del missisipi li abbiamo attraversati notando che erano completamente vuoti e solo uno era un piccolo rigagnolo d acqua, piu facile di una pozzanghera e tutto questo mi faceva essere molto, forse troppo ottimista.



Dopo un paio d ore di guida ci si presenta il primo posto meraviglioso e ci fermiamo per pranzare… magnifico come ci aspettavamo e questo non ha fatto altro che farci capire cosa avremmo potuto vedere intraprendendo quella strada



E, una volta arrivati al famoso bivio, guardo Tomoko e senza che io dica una parola lei mi fa “lo so vuoi andare dritto”.. ah ah ah…mi conosce oramai, 2 minuti di consultazione della mappa, e continuiamo per la strada diroccata. Da li a 200 km ci sarebbe stata la road house, l unica di tutta la gibb road (lo avremmo scoperto dopo) e li avremmo deciso se era possibile continuare o tornare indietro e prendere il famoso bivio. Certo 200 km su una strada cosi sono tanti e circa alle 4 del pomeriggio, una mezz ora prima del tramonto (si, tramonta alle 16:45 qui, pazzesco) ci troviamo davanti al primo vero ostacolo, una pozzanchera un po piu grossa… un po troppo, proprio prima di una piazzola di sosta con una roulotte ferma. Ok, ci fermiamo per pernottare con la scusa di poter attraversare (forse) la pozza con la luce del sole dopo averla controllata l indomani. Il primo incontro importante fatto nel kimberly avvine proprio qui. Oltre alla roulotte c era anche un ragazzo neozelandese che si stava facendi il parco tutto in bicicletta!!! Grande!!!, e subito appena arrivati, incuriosito dal fatto che avevamo un minuscolo furgoncino due ruote motrici viene a farci visita durante la cena e cominciamo a raccontarcela. Lui era logorroico ma pieno di informazioni utili, era alla fine del parco perche viaggiava all inverso di noi perciò aveva appena visto tutto quello che ci sarebbe aspettato al di là di quel punto e soprattutto aveva visto una cosa che era meglio non mi racontasse… altri tre backpackers con un 2wd che risalivano la gibb road e guadavano i fiumi. Noooooo… Davvero gli dico??? Tomoko già vedeva i miei occhi brillare e vedeva pure i nostri soldi del deposito noleggio volare via… Dopo questa storia ero tutto orecchie e mi spiegò a grandi linee (non poteva ricordare tutto) tutti i fiumi che avrei dovuto attraversare e quelli profondi erano solo tre (a detta sua) e i peggiori erano alla fine, il Durack river una pozza non molto profonda ma col fondo fangoso e l ultimo, il Pentecost river, guado lungo circa 70 m e profondo circa 50 cm…. Li si aggiunge l australiano della roulotte anche lui incuriosito di fin dove volevo arrivare con quella formica visto che lui aveva un ford f250!!!!!!!!!!! (stazza di un hammer per capirci) e mi consiglia che prima di attraversarli avrei semplicemente potuto spegnere il motore e farmi trainare da qualche fuoristrada come il suo, e che tutti avevano un cavo da traino con se e che chiunque avrebbe voluto aiutarmi. Ok, deciso, questa serata mi aveva riempito di ottimismo si va fino in fondo!! Stranamente anche tomoko, che di solito è la voce della mia coscienza si è convinta. L indomani, con l ottimismo di due boyscout in gita controlliamo la prima pozza camminandoci dentro per vederne la profondità, non male tomoko mi si mette di fronte a filmare e la passo come consigliatomi (gomme sgonfie e seconda marcia per non far slittare le ruote) senza problemi… e via per la prima “gorge” da visitare… mio dio… surreale… una pozza di acqua verde smeraldo dentro un canyon dalle rosse pareti rocciose alte almeno 40 m…



Che spettacolo…dopo una nuotata rinfrescante vista la temperatura spaccapietre proseguiamo ancora piu entusiasti della scelta, incuranti della pedana vibranteamericastar e dei salti alla boh and luke di hazard fatti a cavallo del nostro sempre piu potente e ammirato security ultrascassato van che ci mostrava questi paesaggi infiniti di natura incontaminata dalla non presenza dell uomo ne dei suoi caotici e inquinanti centrei urbani.
Unico punto dolente era la polvere che alzavamo noi e le megafuoristrada che incontravamo sulla via che rendevano l aria irrespirabile e portavano almeno mezzo dito di polvere al giorno su qualunque cosa nel nostro van, compreso piatti e bicchieri, materassi e lavandino e ci costringevano a guidare con una bandana per respirare



Ogni tanto ci fermavamo ad ammirare il paesaggio e a fare qualche foto a quegli alberi giganti chiamati “boab”



E tra un guado di un fiume e una sosta per mangiare ci capitava di vedere e nuotare in posto come questi







Appena arrivati alla road house dopo circa 300 km di sterrato (sterrato è quasi un complimento) facciamo il pieno, per niente sorpresi del prezzo piu alto mai visto in australia, 1.97 $ per litro, prendiamo del ghiaccio per le bevande e ripartiamo di fronte allo sguardo stupito ma divertito della gente nella piazzola di sosta con iloro bestioni a quattro ruote motrici. Una nota da dire è che non abbiamo MAI incontrato un altro mezzo a 2wd per tutta la durata del viaggio. Dopo un paio di km incontriamo un segnale che ci lascia perplessi… prossima pompa di benzina a 394km!!!!! Cazzarola. Il van con un pieno ne faceva piu o meno 410… e noi da taccagni avevamo solo una tanica da 5 litri di scorta… va ben, basterà!!! E come se non bastasse, per scoraggiarci ancor di piu incontriamo un guado un po impegnativo con fondo sabbioso…lo prendo con un po troppa violenza, proprio per non restare insabbiato e… ne esco con le pedane dentro l abitacolo che hanno imbarcato acqua da sotto i pedali e qualcosa di indefinito che comincia a suonare come un allarme antiincendio ma cosi forte che era insopportabile. Il furgone andava normalmente ma Tomoko cominciava a preoccuparsi e io, preoccupato da questo insopportabile suono che sembrava dire “hai acqua dappertutto” mi fermo e spengo il mototre. Il suono a motore spento cessava ma non appena giravo le chiavi ripartiva. Ok, controllo il motore, le candele e il filtro ma è tutto a posto! Tre ragazzi australiani passano di li e vedendomi fermo proprio dopo un fiume si fermano a chiedermi se avevo bisogno di aiuto e spiegandogli la situazione mi hanno detto che se avevo bisogno mi avrebbero trainato per ripassare il fiume visto che dopo l avvenimento avevamo deciso di tornare indietro. Anche loro ribadivano il fatto che oramai avrei dovuto proseguire se il van andava e che sicuramente chiunque mi avrebbe dato una mano se avessi avuto problemi. Anche stavolta mi faccio convincere ma prima devo disattivare quel cazzo di allarme, smonto mezzo cruscotto, trovo il piccolo ciccalino (come cazzo faceva a suonare cosi tanto???) che hanno messo quelli del noleggio sicuramente, seguo i fili e li stacco!!! Bene, adesso non suona piu!! Si riparte!!
Da li in poi, piu la strada era difficile e piu i posti erano belli, abbiamo attraversato almeno 15 fiumi di cui penso solo 5 impegnativi ma due di loro sono stati cazzi. Uno era il durack river con un fondo fangoso-sabbioso del cazzo che fortunatamente, con calma e senza sforzare troppo sono riuscito a passare, anche se dopo avere imbarcato la solita acqua dappertutto ho incontrato uno di quei superbus per turisti con conducente incazzato che, visto lo sguardo curioso di tutti i backpackers che aveva sopra, mi insulta e mi dice che non avrei mai passato il successivo “pentecost river” che era troppo alto e avrei preso acqua nel motore con conseguente rottura, multa da parte del noleggiatore e mega conto da pagare per il carro atrezzi che sarebbe venuto a prendermi in quel posto del cazzo. Ma che vada a cagare e che porti i suoi turisti in gita… che la prossima volta invece di pagarlo noleggieranno un wicked van!!!
Ad un certo punto mi fermo a mettere la benzina della tanica nel serbatoio e per farlo taglio il fondo di una bottiglia d acqua e la uso come tubo fin che penso a come attraversare l ultimo fiume senza danni. E qui mi viene un lampo di genio. Lo sapevo, quando ero bambino non mi perdevo una puntata di MacGiver perché nonostante la mia innocenza sapevo che un giorno mi sarebbe servito. Apro il vano motore, isolo le pipette delle candele col nastro americano sipracitato (che acquisto!!) perche non si bagnino, tolgo il manicotto del filtro originale e con la bottiglia appena usata per la benzina ne faccio uno artigianale cosi da evitare totalmente la possibilità di “ondate d acqua” dentro quest’ultimo!!



Ok, ora avevo un fuoristrada e mi apprestavo a guadare il megafiume… quando siamo arrivati di fronte ad esso, impressionati e per niente convinti di farcela, lo controlliamo a piedi come sempre. Il fondo era a pietre abbastanza grosse e scivolose, tanto che scivolando ho rotto le uniche infradito che avevo. Che cazzo… ma da una parte avevo scongiurato il rischio di rotture meccaniche, alla peggio mi ci fermavo in mezzo e mi facevo tirare fuori, e poi, ero li. Ok Tomoko va dall altra parte a filmare, e dopo di lei, gente che stava pescando, incuriosita, si avvicinano a lei e mi fanno da pubblico. Le sospensioni sono state messe a dura prova, davvero, e la trazione era poca ma di fronte allo sguardo divertitissimo e incredulo del pubblico ce l ho fatta. Perfino l applauso finale!!! Ah ah ah, come mi sono sentito sollevato, era l ultimo!!
Perciò eccovi degli spezoni dei guadi.. peccato non rendano la difficoltà di attraversarli ma perlomeno ne danno un idea



Appena sceso, un vecchietto che stava facendo anche lui le foto all orgoglio secutiry van mi sorride dicendomi che in caso di problemi mi avrebbe tirato fuori lui.. e ci credo, guardate un po che mezzo aveva



Reastavano gli ultimi 120 km di strada sterrata e l ultima ma stupenda gola da vedere, l emma gorge con una cascata d acqua gelida e vicino una fonte d acqua calda… fantastica.



Verso sera, a circa 30 km dalla fine della strada dissestata e alla pompa di benzina si accende la spia della riserva… tutto perfetto neanche a programmarlo. Avventura finita senza neanche una gomma bucata, quasi 800 km di sterrato e fiumi ma il van era ancora tutto intero. E mancavano ancora 5 giorni alla data della consegna.
Decidiamo cosi che c era tempo per un altro famosissimo nonché bellissimo parco nazionale, quello del Kakadu, saltato due anni fa nel mio primo viaggio qui giù ma tappa obbligatoria per gli amanti della natura. Il problema è che c era da guidare un bel po, quasi un migliaio di km ancora.
Lo facciamo e senza sosta arriviamo al kakadu per poterci permettere almeno 3 giorni per esplorarlo al meglio. Per capirci un giorno ero nel kimberly, il giorno dopo ero nel kakadu.
Ci svegliamo la mattina presto, prendiamo una mappa di quelle gratuite all information centre e partiamo per le prime cascate… e proprio quando l avventura sembrava finita…. Stock…. Riparte l allarme che avevo ricollegato da poco…. Ma stavolta si spegne anche il motore. Ecco, era bella da vedere, ma non potevo lamentarmi, sarei stato patetico. Apro il vano motore e trovo la cinghia dell alternatore in brandelli.



Ok, niente a che vedere con le mie malefatte, solo un guasto meccanico indipendente da me. Probabilmente da piccolo devo essermi perso qualche puntata di MacGiver perche nonostante mi sia scervellato non sono riuscito a trovare la soluzione. Cmq potevo chiamare l assistenza gratuita del noleggiatore avevo solo 2 problemi da risolvere. Il primo che il telefono non prendeva (mi serviva uno pubblico visto che il cel non avrebbe preso per piu di 100km) e che dovevo farmi portare su una strada asfaltata da qualcuno o avrei pagato il carroatrezzi di tasca mia (piu la multa visto che era proibito andare su strade sterrate con un 2wd). Mi metto a fare l autostop per arrivare alla stazione dei ranger locali ma con mia sorpresa NESSUNO ha dato idea di volermi prendere su… ma di che cazzo ha paura la gente??? Ma se vedono un occidentale, che muore sotto il sole di mezzogiorno dei tropici e fa l autostop senza che ci sia una macchina o un centro abitato per centinaia di km mica si chiedono che forse ha bisogno di aiuto??? Io ok sono in forma ma se fosse un ciccione teledipendente pantofolaio di loro?? Almeno una trentina di auto o camper sono passate.. chi faceva finta di non vedermi, qualcuno anche rideva… Ma va beh.. ero di buon umore e i miei 11 km senza un goccio di acqua (e per fortuna le scarpe) sotto il sole dei 35 gradi dei territori del nord me li sono fatti, fin che Tomoko friggeva nel camper ad aspettarmi per piu di tre ore… almeno lei aveva da bere, la musica e volendo pure le carte per farsi un solitario. Dopo poco piu di due ore di cammino arrivo alla stazione dei Ranger color peperone e spiego la situazione e loro gentilissimi, dopo un goccio d acqua anche se calda offertomi (oro in quel momento) mi riportano fino al van. Come prima cosa prendo la lattina di redbull congelata che avevo nel frighetto riempito di ghiaccio il giorno prima e in un sorso di 2,5 secondi la finisco… se ci penso la sento ancora scorrere nell esofago.. che momento… mi trainano nel loro parcheggio e mi fanno usare il loro telefono per chiamare l assistenza. Mitici e incredibilmente gentili. Lo sapevo che nascosti da qualche parte esistevano degli ozzy civili, ora ne avevo la conferma.



Purtroppo solo verso sera, tipo le 21, arriva l assistenza con una cinghia nuova.. la montano e in piu mi prolungano di un giorno il noleggio visto il tempo perso… ottimo, quasi non ci credevo!
Abbiamo passato tre giorni bellissimi in mezzo alla natura anche nel kakadu nat. Park, totalmente diverso dal kimberly e proprio per questo bellissimo e non comparabile, fatto di billabong (paludi) immense piene di diversi tipi di uccelli, rettili tra cui i coccodrilli marini e d acqua dolce, geki giganti, una vegetazione strana che nonostante fosse la stagione secca era molto rigogliosa.



Gli aspetti negativi erano il clima troppo, troppo caldo, la troppa presenza umana visto che quasi tutte le strade erano asfaltate e consentivano a tutti i veicoli di visitarlo e ultimo, ma assolutamente non trascurabile, l incubo del dopo tramonto…. Le zanzare. Questo posto ha battuto tutti quelli precedentemente visitati nella mia vita. I repellenti non funzionavano e anche solo respirando ne inghiottivi almeno 3 al colpo. Di giorno il paradiso e di notte l inferno. Nonostante il caldo soffocante, lo spray repellente e le spirali antizanzare non potevamo fare a meno di essere vestiti alla “islam” e nonostante questo… ci beccavano anche da sopra i vestiti. Pazzesco!!



Ora sono a Darwin da 2 giorni e ancora mi gratto i becconi di 5 giorni fa.

Ora che siete arrivati in fondo a questo post, sperando di non avervi annoiato vi potete gustare il video che ho fatto, che diversamente dagli altri fatti fin ora sull australia non è in chiave malinconica visto che l ho fatto durante il viaggio e ne riflette lo stato d animo che avevamo, e anche perché un giorno, quando lo riguarderò, invece di venirmi la malinconia spero mi verrà un sorrriso da tempia a tempia ricordando l avventura, come spero verrà a voi guardandolo… buona visione



6 commenti:

The False Ulysses ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
The False Ulysses ha detto...
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The False Ulysses ha detto...

Tutto il post, dai primordi all'incessante susseguirsi di cazzate che va sovrapponendosi, non mi dice niente che io non sappia già..d'altronde ti conosco per quello che sei.
Arrivato a "Ok, ora avevo un fuoristrada e mi apprestavo a guadare il megafiume… " non ho potuto fare a meno di pensare a quanto sei coglione, ma con il sorriso di chi ancora riesce a sorprendersi come se fosse la prima volta, quando in realtà si tratta dall'ennesima riconferma.
Ma arrivato al video, Cristo di un DIo,(ho delle pause ho delle pause ho delle pause), mi sono ritrovato(...bambini morti dappertuto..., ndr)investito da vecchie emozioni, e non solo nel veder il paesaggio, ancor cosi vivo nella mia memoria e soprattutto cosi vivo nel cuore, ma nel riuscire a cogliere e rivivere uno stato mentale, forse meglio il dire uno stato di coscienza, che, detto fra noi, mi ha visto altrettanto buontempone e perdigiorno in più di un'occasione, e di questo ti va reso merito.
Non è affatto facile.
Anche vero però che se in fatto di
cazzate e cazzari, tu sei uno che da sempre di mette in evidenza per avere un talento naturale straordinario(sottovalutatissimo dai media di tutto il mondo, ndr), beh, ti va reso merito anche di questo.
Grande grande Gire, e grazie,che mi ritrovo in viaggio almeno per un po', sempre fino a che non vedo l'immagine di te che di questo ci gode, e mi "rapisce" il pensiero, il vedere quanto sono sorprendenti e inesplorate le sfaccettature e profondità della demenza umana.
Non per ripetermi, ma l'ho già detto, di talenti cosi non se ne trovano più.
Ciao grancazo (si con una z, ndr), stacci dentro, a oltranza.
Anzi no: di più.
Have a nice one.
Say hallo to Tomoko.
Then enjoy.
Salutanz.

Ezpae M ha detto...

non ho parole... sei sempre più ufficialmente il mio idolo! [specie per il video ndr (cit.)]
saluti e invidia da genova

Anonimo ha detto...

fra quattro ore parto per le ferie e sono le due meno venti di notte. non ce la faccio proprio a leggere, e non sai quanto mi dispiace. ma giuro che rimedio. ciao scarsone! buon viaggio anche dal bellunese

paccuto ha detto...

io la gibb river road l'ho fatta solo per un pezzo con una 2wd anke perchè non sarei mai sceso a controllare la profondità del pentecost river ke è infestato di crocs..o almeno cosi si dice!!cmq Wa è il top, bravo!
paccuto