domenica 1 novembre 2009
Ad ali spiegate
Ho provato e pensato… pensato e ripensato come buttar giu quello che sta succedendo in questi giorni in nuova zelanda. Durante tutti i miei viaggi precedenti, australia, asia, indonesia e gli ultimi giorni in thailandia e malesia cercavo un modo per aggiungere un po di pepe nel mio nuovo viaggio. Già scegliere la nuova zelanda lo era. Non conosco nessuno che avesse fatto un anno qui, perciò non da turista ma praticamente da “quasi immigrato” uno di quelli che se ne gira per il paese in cerca di emozioni e paesaggi incontaminati, ma anche di lavoro. Non ho trovato informazioni ne forum su questo tipo di viaggio, non come avevvo fatto per l australia dove tutto oramai era già un percorso scritto. Insomma, un po un salto nell incognito. Ora penso con certezza che non essere riuscito ad avere il secondo visto in australia forse non è stato un peccato, perché come tutti quelli che non hanno intenzione di rimanerci un po mi sarei annoiato. E questa è stata un ottima occasione per provare qualcosa di nuovo. Aggiungiamo altre tre fondamentali decisioni per renderlo unico e un po piu difficile e laborioso: la prima, quella di surfare i divani altrui, cioè di stare a dormire a casa di sconosciuti che ti ospitano gratis a casa loro, cosa già speciale solo a pensarci, la seconda, quella di stare in un van (specie di camper con servizi base, classico da backpacker)da comprare assolutamente da solo, quando non ero a casa altrui, entrambe decisioni prese per evitare sia il costo, sia il tipo di viaggiatori “turisti” che si trovano nei backpacker, e l ultima, molto importante, di lavorare e cercare impiego solo nelle “farm”, cosa che dovevo fare in australia ma che, con molto rimpianto, ho furbamente evitato facendo facili lavori in città e vivendo quasi una “vita normale” in città dove avevo tutti i confort, forse a volte di piu, che ho a casa mia. L insieme di tutte queste cose sono una bomba. Una cosa certa è che tutto questo sta funzionando. Quello che sto vivendo è un insieme di eventi, emozioni e stati d animop fin ora mai visti o provati. E come già detto, ho pensato e ripensato a come mettere su una pagina web tutto questo ma per quanto mi sforzi mi risulta impossibile. In 3 settimane in nuova zelanda mi sono successe tante di quelle cose strane e sorprendenti che scriverle impiegherebbe troppo, senza dare il risultato che dovrebbe dare. Perciò le sparo come viene saltando quelle piu personali e introspettive per non annoiare troppo e lasciare spazio alle piu superficiali ma divertenti.
Arrivato all aereoporto di Christchurch, la piu grande ma anche l unica città dell isula del sud (la nuova zelanda è uno stato di due isole, quella del nord con circa 3,5 milioni di abitanti e quella del sud poco piu di 1 solo milione, quasi tutti a christchurch) mi accorgo che qui ci tengono parecchio all ecologia e alla natura. Cosa da ammirare veramente. Chi aveva sacco a pelo e tenda, o cmq equipaggiamernto da campeggio doveva aprirlo completamente, se uno evesse avuto qualcosa sporco anche poco, di fango avrebbe preso multe da 200$ in su, cosa confermata da uno che l ha presa.. Passo la notte allaereoporto dormento sulla moquette nel mio caldo sacco a pelo con altre due tedesche che anche loro, non avendo un posto dove dormire optano per il corridoio dietro la sala giochi… praticamente di dormire non se ne parla..La mattina prendo il bus e arrivo in città.. l ostello non mi da il letto prima delle 13… e sono le otto di mattina. Cerco energie nelle riserve e decido di sfruttare il tempo a disposizione invece di piangermi addosso per la sonno. Cerco l immigrazione per trasferire i visto sul passaporto, compro una scheda telefonica e vado in banca ad aprire un conto. Non male… in una mattina avevo fatto tutto quello di cui avevo bisogno per potermi rilassare tutto il pomeriggio. Entro in camera dell ostello e con chi sono?? Io e tre ragazze, due ozzy e una canadese… tutte con una sacca visibilmente snowboardista!! Mi raccontano che hanno appena finito la stagione di lavoro alle seggiovie!!! Ero già entusiasta e mi hanno dato delle info d oro per la successiva!! La terza mattina lascio l ostello e mi presento dal tipo del couch surfing, uno di quelli che ti lascia a dormire a casa sua… giusto cosi, per incontrare gente nuova, condividere informazioni sul posto (visto che ci abitano) e praticamente le serate, le chiacchierate e tutto il resto che ne consegue. E aggiungiamo, tutto questo gratis. Che mondo ragazzi… in un ostello non ho mai conosciuto cosi tanta gente fantastica in cosi poco tempo. Per vari motivi alla fine sono rimasto da lui per 13 giorni!! Il suo posto era vicino al centro e ogni giorno c erano entrate e via vai di gente nuova. Aprofittando della situazione ho preso con molta calma il fatto dell acquisto di un van e tra aste perse visto il fatto che dovendolo comprare da solo avevo un limite basso per la spesa, e altri scartati per via delle condizioni alla fine riesco a prenderne uno un po vecchietto (1987) ma tenuto da dio da un padre di famiglia kiwi un po strano. Dopo tre giorni che ero a casa sua a lui, ragazzo 21 enne fantastico, già con un ottimo curriculum di viaggi alle spalle e nessuna voglia di trovare un lavoro fisso e sentirsi in gabbia, si mette in mente di costruire una casetta al gatto. Il sole era spuntato dopo 4 giorni di pioggia e da quel giorno non ci lasciò piu. Prendo l occasione per usare gli atrezzi del vicino di casa e rivoluzionare il mio van.. renderlo personale a mia immagine e per essere al massimo per aiutarmi a rendere la mia missione zingara una realtà, taglio a metà il letto doppio, mi faccio una cucina e un lavandino, compro una doccia a 12v ecc… insomma un monolocale con le ruote. Per tutti i 13 giorni del mio stare da lui mi sono divertito come da tanto non succedeva, e sia gli altri ospiti che i suoi amici erano fottutamente pazzi e talmente aperti da poter stare con loro come se ci si conoscesse da anni!! Per una settimana sono riuscito a dividere la camera solo io e una ragazza brasiliana… poi la gente continuava ad arrivare.. sempre di piu.. In città lavoro ce n era parecchio, stava per cominciare l alta stagione tanto che due dei coinquilini in tre giorni ne avevano già trovato uno (la brasiliana in una settimana aveva già due lavori) ma io dovevo rispettare la mia promessa. Il secondo giorno che avevo il van tra l'altro avevo già preso la mia prima multa per divieto di sosta… io sono una calamita per ste cose… Dopo aver ultimato il lavoro del van ed aver salutato tutti decido di partire, ma l insistenza degli amici e del padrone di casa di restare per l ultima sera per una piccola festicciola mi lascia senza scelta, preparo tutta la roba sul van per partire l indomani presto e butto solo il sacco a pelo sul materasso con ormai l impronta del mio corpo. La decisione fu un ottima decisione. Una serata cosi la ricorderò per molto tempo. Di solito, io e molti altri per ricambiare l ospitalità del Ragazzo cucinavamo per lui roba spesso prelibata, tipica dei nostri paesi di provenienza. Ho mangiato di piu da lui che in una crociera di lusso, cicina slovacca, brasiliana, francese svedese ecc. Quel giorno eravamo già in 6 in casa sua. Verso ora di cena arrivava altra gente e quel giorno, come se di fossero messi d accordo tutti portavano vino o birra senza sapere di dove avrebbero dormito dato che Ian (padrone di casa) diceva di si a tutti senza mai preoccuparsi del numero. Insomma, dopo una mangiata infinita e vino e birra a fiumi continuava ad arrivare gente fino a che ci siamo trovati in 12… mi rendo conto che di libera era rimasta solo la credenza, prendo il sacco a pelo e lascio la mia stanza alle ultime due tedesche arrivate verso le una di notte. La situazione era strana. Io, il padrone di casa e dieci ragazze tra i 22 e i 29 anni dalle disparate parti dell europa e sudamerica. Per lo piu ubriache. Decidiamo che è il caso di ritirarci sul mio van e guardarci un film, la mia prima notte sul van… che notte!! Quante stronzate sparate e quante risate ad ascoltalre.
La mattina seguente, dopo una colazione abbondante fatta seduto per terra tra la folla di svedesi e tedesche dormivano in cucina scappo di buon ora cercando di non essere triste per lasciare una situazione cosi bella e pensando che era l inizio di una nuova avventura. E cosi è stato. Uscito dai confini cittadini mi accorgo che il paesaggio è piu bello di quello che uno può aspettarsi.. è proprio vero, le foto, per quanto a volte belle, professionali e impressionanti non riusciranno mai a darti la terza dimensione, quella dell immensità che puoi vedere solo con i tuoi occhi, e la quarta, quella che puoi provare nel essere li in quel momento. La sensazione di volersi fermare ogni 5 minuti per fare una foto e che rende 50 km circa 4 ore di viaggio.
A un certo punto, decido di fermarmi visto che era buio e che c era una piazzola proprio di fronte al mare che guardava a sudest verso l antartica e verso dove il sole sarebbe sorto nel giro di una decina di ore salendo dal curvo orizzonte di quel gelido oceano. Una bella cena in un posto dove c erano solo la strada, colline verdi piene di pecore e il rumore delle piccole onde che sbattevano sulla banchigia a un paio di metri dal van. Dopo cena decido di accendere il motore per poter usare l inverter e con sorpresa…. Non si accende!!! La batteria è a terra… completamente. Non ci penso troppo su e me ne vado a dormire. Avevo fatto solo 160 km e ci avevo messo tutto il giorno. Era tutto troppo bello, una cartolina infinita.
La mattina dopo colazione, decido che è ora di provare ad accendere il van ma non c è verso… la batteria non ha abbastanza carica per farlo. Provo a fermare qualcuno ma in mezz ora solo due camion passano di li e di fermare le loro tonnellate per me non ci pensavano proprio. Mi viene una delle mie idee di merda. Spingere alla vecchia maniera il van per poi ingranare la seconda e farlo partire. Un solo problema.. ero da solo… e il van era imbucato davanti ad un cespuglio… ce la metto tutta, lo spingo indietro per un paio di metri e poi cerco di spingerlo sulla strada asfaltata dove le gomme avrebbero fatto presa.. se fosse arrivato qualcuno (molto raro a quellora di mattina e in quel posto) mi avrebbe probabilmente evitato.
Cercando di non farmi venire l ernia spingo con tutte le forze che ho lasciando spalancata la porta dell autista per saltarci dentro velocemente ed ingranare la marcia, e piano a piano che raggiungo la striscia di asfalto mi accorgo che la strada pende leggermente verso l altra corsia, raggiunta una certa velocità mi lascio prendere un po dal panico perche il mio van stava praticamente viaggiando in leggera discesa in contromano sull autostrada neozelandese… con la ciliegina che al volante non c era nessuno… faccio uno scatto e salto sul sedile, ingrano la marcia e mollo la frizione… tum tum tum… e si ferma… mi sono dimenticato di tirare lo starter. Ero seduto su un van fermo nella corsia opposta. Cinque minuti prima avevo un problema, in quel momento invece ero nella merda. Ero insomma pronto a veder sbucare un bel camion cargo di benzina arrivare ai 100km/h da dietro la curva e buttarmi in mare, li a 5 m di distanza per evitare almeno l impatto. Scendo e riprovo senza pensarci e trovo la forza che non pensavo di avere, forse sono pure diventato verde chi lo sa, mi stavo troppo cagando addosso per pensare a qualunque altra cosa. Con l aiuto divino il tentativo va in porto, stavolta, tirando lo starter ol motore si avvia al primo giro…. Mi giro e torno alla piazzola lasciando il motore acceso.. mi accorgo di una cosa stupenda.. per tutto il tempo avevo degli spettatori passivi!! Due foche!!! Non ne avevo mai incontrate in cattività, erano li, a due metri da dove avevo parcheggiato che mi fissavano incredule dalla striscia di sabbia, probabilmente dandomi del coglione nella loro lingua. Dopo averle fissate a mia volta senza fare un movimento, ancora sorpreso dalla loro presenza e distrutto dallo sforzo di spinger un cazzo di furgone da solo, mi rimetto alla guida. La mia meta è Blenheim, non è una vera e propria citta neanche un paese… solo il centro di una zona vinicola famosa del mondo per il suo sauvignon blanc (qualcosa del genere, non so un cazzo di vini) e per cercare lavoro e cominciare a zappare insomma. Giro un po tute le agenzie di lavoro e mi metto in lista, la stagione comincerà da li a 15 gg.. giusto in tempo per farmi fare un giro. Cazzeggio qua e là e mi rendo conto che tutto ciò che ho intorno è stato fatto nel rispetto e nell amore per la natura…
Ogni posto dove mi sono fermato a mangiare o a dormire meritava di essere visitato per giorni.. ogni 10 minuti restavo senza parole davanti a queste colline verdi, al mare che mutava colore e alle montagne che ci si gettavano dentro con ancora la neve sui 2 terzi della loro altezza. Fatto sta che un amico incontrato all inizio mi chiama e mi dice di andare verso Nelson, poco distante da li per un festival speciale che si teneva da quelle parti.
Altre sorprese. Mi sono trovato a finire in una specie di villaggio dove tutti dopo una chiacchierata sono tuoi amici, un villaggio di artisti stravaganti che suonano improvvisando tutte le sere e spendono le giornate camminando in spiaggia o salendo le colline dietro di loro. Una specie di paradiso incontaminato nell abel tasman national park dove i turisti non vanno di solito ma restano sulla parte tracciata per turisti e vi assicuro che la gente qui, è proprio strana, fuori dal clichè del solito backpacker vagabondo che cerca di sopravvivere sul suo van…
Sto imparando tante cose e ascoltando storie di viaggi ed esperienze che oltre a lasciarmi a bocca spalancata mi fanni sentire un turista japponese. In una serata particolare non riuscivo a capire cosa stesse addirittura succedendo… all inizio sembrava un coplesso che suonava, poi mi sono accorto che tutti improvvisavano.. il batterista lasciava le percussioni a uno del pubblico e tirava fuori un violino elettrico(!!) un altro si univa con la sua armonica… il mio amico a un certo punto prende in mano il microfono e comincia a cantare improvvisando… la gente del pubblico poi ogni tanto si scambiava con i vari strumenti e dopo un po mi accorgo che davvero stava succedendo qualcosa di incredibile… semplicemente chi aveva voglia e capacità prendeva in mano uno strumento e cercava di improvvisare armonicamente con tutti gli altri. L amico il giorno prima mi aveva consigliato di raggiungerlo dicendomi solo “qui è molto meglio, bella gente con le giuste vibrazioni”… stavo scoprendo cosa intendesse. L imbarazzo di non saper suonare nessun strumento ne cantare mi faceva stare nel mio angolino con la mia birretta a lasciarmi stupire dalla musica e dall atmosfera che ne usciva. La cosa piu stupefacente è la facilità che c è a relazionarsi con le persone qui, persone con esperienze di vita e di viaggi alle spalle cosi grosse che ti danno una confidenza e una fiducia istantanea ancora troppo difficile per me… A volte mi sento quasi uno strofinaccio, ma allo stesso tempo ne sono deliziato. Per due notti ho ospitato pure un inglese di 29 anni sul mio van visto che la sua macchina era ancora in città. Sta viaggiando da piu di 5 anni e anche lui dovrebbe scrivere un libro, e sicuramente vanta il fatto di essere un personaggio. Quando mi sveglio la mattina e spalanco la porta scorrevole del van mi servono 10 minuti per capacitarmi di quello che vedo.
Ho fatto pochissime foto, è quasi rovinare l atmosfera farne una, perdersi quegli attimi irripetibili per cercare di immortalarli in qualcosa dove perderebbero almeno l 80% del loro fascino.
Come detto all inizio, sto cercando di trasformare esperienze ed eventi in parole, e rileggendo vedo pure che mi riesce male, lascio alla vostra immaginazione quello che sto vivendo, e mi preparo a domani per una bella camminata in collina per poi fermarsi a pernottare vicino alla cima, circa 1200 metri, a pernottare in tenda.
Cocludo col dire che sto pienamente raggiungendo il risultato che volevo… mi sembra di essere al mio primo viaggio dove tutto è nuovo e tutto è ancora da scoprire. La scelta di viaggiare assolutamente da solo ha i suoi aspetti negativi, il maggiore è quello economico, si spende molto di piu, ma da una libertà totale di decisione e la solitudine mi rende concentraro sui miei obbiettivi e i miei pensieri. Il fatto di non aver nessuno a cui parlare o ascoltare mi toglie tutte le distrazioni e mi lascia il tempo di vedere e notare le cose che davvero mi incuriosiscono, mi fa notare tutto ciò che normalmente mi sarebbe sfuggito. Anche se a dir la verità il tempo passato da solo fino ad ora è stato poco mi è bastato per aprire uno spiraglio in quella porticina che porta in quella stanza che piu che una stanza è uno stato d animo, che nella nostra vita frenetica di sempre, costellata di stronzate solo lontanamente percepiamo e mai sarebbe possibile raggiungere. Quello stato d animo che mi piace chiamare “ad ali spiegate” che penso sia prorpio la sostanza che viene rilasciata dal cervello nel sangue quando uno è un po che viaggia, e come l eroina, provoca assuefazione, richiede una dose sempre maggiore e provoca crisi di astinenza insane.
Ho passato ore con i due amici cecoslovacchi a studiare le mappe topografiche per trovare percorsi alternativi alle tracce battute che in alta stagione sono piene di escursionisti/turisti che rovinano l atmosfera che potrebbero dare questi posti in solitaria. Lo so sono egoista, ma trovo che certe bellezze naturali non debbano essere condivise anche con chi non le saprebbe apprezzare, e sono convintissimo che ci siano ancora cose del genere in giro, custodite da qualche parte e insvelate al turismo di massa, che pochi conoscono e sicuramente, coscenti della loro unicità e fragilità, tengono la conoscenza dell ubicazione per loro… e fanno bene!! Trovarle comporta fatica e sacrificio, e non è proprio questa la regola che poi vale per ogni cosa nella vita?? Che il dolce non è mai stato cosi dolce se non si è provato l amaro a lungo??
Ok.. troppo personale sto post lo so… ma tutte queste cose belle e nuove mi fanno davvero sentire 7 metri sopra al cielo, mi danno un energia sconosciuta e una voglia di scoprire indomabile, qui, per ora, è tutto un paradiso. Non vi preoccupate troppo, non finirò avvelenato dalle wild potatoes in Alaska… eh eh…
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8 commenti:
Ho letto il tuo post tutto d'un fiato, mi sembrava di sentirti parlare mentre lo raccontavi e per questo non ci ho capito un cazzo.
Ma promette bene e sembra che tu sia accompganato da una beuna vibra.
Fondamentale.
Ma soprattutto mi ha fatto piacere constatare come per la prima volta in vita tua ti sia trovato da solo con qualcuno con un Q.I. più basso del tuo.
La foca.
Ma visto che erano due, devo ricredermi.
Bravo cazzaro, dacci dentro, io uno di questi giorni credo proprio che ti farò a pezzettini.
Salutanz
The false ulysses
ah ah ah, i tuoi commenti mi fanno piu ridere delle tue stronzate (chiamale battute, come vuoi), e, oltre a mettermi di buon umore mi fanno tornare con i piedi per terra. Non l avevo calcolato che erano in due!!
o gire nn hai scritto se te le sei scopate o noi le scandivane ubriache!
"penso sia prorpio la sostanza che viene rilasciata dal cervello nel sangue quando uno è un po che viaggia, e come l eroina, provoca assuefazione, richiede una dose sempre maggiore e provoca crisi di astinenza insane"
Si chiama endorfina :-)
ciao gire.
bel post, davvero.
la settimana prossima qui apriamo gli impianti.
un abbraccio da bl (betlemme)
il cowboy
Gli impianti quelli fotovoltaici?
Che cazzo ve ne fate aelluno che il sole non c'è mai?
Dovrebbero mettere impianti ellettrici e collegarli alla tua scrivania o bovaro del cazzo...
tra le righe mi è parso di capire che rimarrai 1 anno intero in NZ. Ho capito bene?
E poi? Torni in Italia via terra col tuo Van? O ti trasferirai da qualche altra parte nel mondo?
Emmanuele
Ciao!! Sto per partire per la nuova Zelanda presto. Ovviamente nulla di organizzato altrimenti che gusto ci sarebbe? :-). Sono iscritta al couch surfing ormai da anni e mi è capitato di ospitare un po' di gente a casa mia finchè ero in Italia! E' sicuramente un modo eccezionale per conoscere gratuitamente persone e culture di altri paesi. Sono anni che non affronto un lungo viaggio ed ora dopo aver finalmente venduto il bar che ho gestito per 2 fottutti anni ho deciso di ripartire all'avventura! Ho bisogno di rigenerarmi!!!! L'unico dubbio che mi perseguita da quando ho prenotato il biglietto è se posso etrare con un turistico e dopo tre mesi poi uscire e rientrare una seconda o terza volta a mio piacimento in Nuova Zelanda! Mi è sembrato di capire che hai avuto problemi con un secondo visto in Australia. Che intendevi? Vorrei viaggiare in Indonesia e altri posti dopo 3 mesi di permanenza in Nz ma poi vorrei riprendere il mio volo per l'Italia da Auckland. So come funziona in Oz ma non è ben chiaro come funzioni invece in Nz visto che il sito dell'ambasciata non specifica! Tu non avevi un ticket di ritorno quando hai viaggiato. Che visto avevi? Credi che senza working holiday sia difficile trovare un lavoretto in NZ? Bene, spero che tu te la stia spassando ancora alla grande! Chissà magari se sarai ancora in New Zealand in gennaio ci potremo anche incontrare! Take it easy, Katia from Verona.
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