sabato 5 giugno 2010

Progetti futuri?? Se li fai, qualcun altro te li cambia!!

C è un problema con blogger e per un periodo non si riuscirà a caricare le foto, mi sta altamente sulle palle sta cosa ma che ci posso fare... intanto copio il testo sperando di poter aggiungere le immagini al piu presto
le ho linkate da flickr ma che palle..... se avete voglia clikkateci sopra per vederle a poi dovete tornare "indietro".... va beh





Cavolo non pensavo che avrei scritto un post su questo periodo che doveva essere morto. Il gap tra l estate e la fine del lavoro prima e la stagione invernale poi. A dire il vero un piano non ce l avevo e aspettavo di averne uno per poi postare qualcosa e.. ora ce l ho in effetti, ma come al solito non deciso, bensì dettato dal fato, a volte anche troppo sfacciato.
Due anni fa, quando ho chiesto il visto per questo paese avevo pensato “mah, che cazzo c è in nuova zelanda?? Su internet trovavo solo foto di montagne, spesso bianche e mi venne la bella idea di preparare una bella sacca piena di quello che mi sarebbe potuto servire nella migliore delle ipotesi che potesse avverarsi, di essere qui in inverno ed avere ancora soldi per affrontarlo visto che costa e che sono via da un anno e piu.
Ho cambiato idea mille volte in una settimana. Dopo il lavoro, aspettando la sacca mi ero rilassato e avevo deciso di non diventare matto per trovare un lavoro visto che avevo appena smesso e cazzeggiavo nell attesa senza preoccuparmi dell estremo ritardo del pacco. Poi un giorno, come tutte le mattine controllo la mail e trovo una e-mail dal piu grosso resort dell isola che volevano intervistarmi riguardo al lavoro al quale avevo applicato in marzo!! Nooo, l unico lavoro che non potevo rifiutare, ai piedi delle seggiovie, skipass stagionale gratis, cibo gratis e minimo 3 ore di snowboard al giorno piu i due giorni liberi…
Ma che bastardi, l intervista era 3 giorni dopo, 850km a sud… ok, ci sarò rispondo. Ovviamente Il pacco arrivò il giorno dell intervista, 850 km a nord di dove avrei dovuto farla.
L unica cosa che ho pensato, tutte ste coincidenze, tuto sto lavoro trovato senza cercarlo, sti soldi che arrivano continuamente dall australia che non si sa perché giusto prima che parta, il ticket italia-thailandia a 19 euro siano un segno del destino per dirmi “basta!! Non puoi lamentarti, rilassati e goditeli per un po!!”
Qui comincia la storia della “licenza di cazzeggio” che è anche il nome del mio pass stagionale…
Scarto il mio pacco come fosse ill piu bel pacco sotto l albero che un bimbo possa aspettare,

FOTO PACCO

in effetti mi ha fatto fare le mie per farlo sdoganare, e controllo, pulisco e poi lucido tutto e lo piazzo in fianco a me sul letto come schienale, si sta stretti ora ma fa piacere avere quella compagnia.

foto pacco schienale


Gli ultimi giorni a motueka , dopo aver salutato gli amici samoani

samoans

li ho passati con una ragazza tedesca di un audacia impressionante. Aveva 21 anni e dopo qualche anno ad insegnare snowboard aveva cominciato col parapendio ed aveva già volato in europa, africa e ora in nuova zelanda. Arrivata qualche mese prima aveva comprato un va semivuoto e se lo era costruito sega e cacciavite. Anche lei come tante ragazze incontrate qui con la fissa di non avere un cellulare per sentirsi libera.
Ora, scusate la superficialità, ma una ragazza cosi o è lesbica, o è bruttissima o ha battuto la testa da piccola. Lei era sicuramente del terzo gruppo. Dopo mesi di sole cominciò a piovere, proprio prima che lasciassi, e non smise piu. Ma davvero. Dopo 3 giorni di acqua e vento passate nei van a cazzeggiare, raccontarsi sfighe e miserie dei vari viaggi e guardare in diretta dal finestrino la marea che veniva violenta a cercare di portare via il mio trono in spiaggia
Quando smetteva di piovere per un tempo limitato c erano dei paesaggi surreali

foto1

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lascio l amica alla spiaggia oramai disastrata dalle intemperie e torno finalmente on the road. Per strada noto con piacere che la farm dove lavoravo e cercavano di fregarci ogni settimana era totalmente allagata, anche quello mi rincuora e mando subito un messaggio a tutti i miei excolleghi.

inglis flood 4
inglis flood 3

Decido che la priorità è di andare a Cristchurch, la capitale dell isola, a dire il vero, l unica vera citta di tutta l isola, e sbrigare tutte quelle burocrazie per estendere finalmente il mio visto e non preoccuparsene piu fino a fine inverno ed essere finalmente libero.
Giusto per strada sono passato a prendere l amico Ian, quello che mi aveva ospitato 15 giorni appena arrivato qui, per portarlo a casa per il weekend. Lavora ad Hamner springs, note piscine termali caldissime, ovviamente una serata l abbiamo passata io lui e il cuoco nella vasca piu calda con il calumè della pace, tutto offerto dalla casa, ospitalità kiwi dicono!!. Arrivato in città mi sono subito sentito in imbarazzo. Alla fine vivo in un van, e in città non ci si sente a proprio agio. La seconda mattina scaldo il van come al solito, parto verso il centro e dopo un po comincia a vibrare tutto. Semaforo dopo semaforo, prima seconda terza, prima seconda terz… un rumore davvero, davvero sospetto da sotto il van attira l attenzione di tutti i pedoni che aspettano il verde e io mi chiedevo cosa cazzo avessero da guardare. Qualcosa di megagalattico si era staccato da sotto il van e quando ha cominciato a grattare l asfalto il rumore ha decisamente attirato anche la mia di attenzione. Che casino pazzesco di metallo che “sdinza” scintille… dopo 50 metri il rumore sparisce e pure il van non va piu. A dire il vero il motore si ma sembrava sempre in folle. Direi che era quasi panico, centro città, colonna dietro di me e il mio van mezzo parcheggiato su un marciapiede con le quattro freccie e senza la minima idea di cosa avessi perso o cosa fosse successo.
Uscito dal van mi accorgo che c era pure un po di gente alla fermata dell autobus che ancora cercava di capirci qualcosa e una di loro mi indica una cosa strana al centro della corsia.
“that’s what i’m looking for, cheers!”
Da lontano sembrava la marmitta, poi un braccetto ma prima di averlo in mano non potrei mai aver indovinato.
Mi si è spezzato l albero di trasmissione!! Da un lato all inizio e poi dall altro per poi cadere in strada. “Questa è strana” mi hanno detto quelli del servizio stradale al telefono. Mi hanno mandato un carro atrezzi in 10 minuti, arrivati danno un occhiata al danno e dicono “weird one!” … dopo 5 minuti stavamo già sparando cazzate, è incredibile come i kiwi non prendono niente seriamente, soprattutto al lavoro,e il fatto che tutti usino “bro” anche se ti conoscono da 20 secondi ti fa socializzare inancora meno. Agganciano il van, mi portano ad un autodemolizione a prendere un altro albero di 2nda mano mi scaricano da un meccanico onesto che me lo monta (penso che il mio coltellino svizzero non fosse abbastanza) e in 4 ore tutto risolto e pure con pochi soldi pagando solo il danno, tutto il resto del servizio, compreso i carroatrezzisti che mi chiamavano “bro” erano compresi nell assicurazione annuale fatta all inizio di circa 90€. Mica male come funzionano bene le cose quando si è in pochi eh? La sera degli amici conosciuti mesi prima al nord, oramai assestati con lavoro e appartamento nella capitale mi invitano ad un party… wooow, un party… la vedevo dura dopo tutti quei mesi di vita lavoro in fattoria-vita in spiaggia era un evento non poco facile. C era pure un russo di Vladivostock, una delle cose piu strane sentite in questo paese, un kiwi che ovviamente chiamava tutti “bro” e distribuiva gratuitamente erba e funghetti a tutte le scandinave dei dintorni e altri pazzi folgorati. Io ero in un angolo con un tedesco che mi illuminò su questo speciale skipass, una cosa veramente a basso costo e particolare, un sogno di montagne di powder non battuta in posti remoti, dove pochi vanno, soprattutto infrasettimana, dove devi avere un 4x4, ma io compro le catene e ci provo lo stesso (vedi capitolo “come si fa a rompere un albero motore??!). Poi mi resi conto che erano le 4 e che ero ubriaco con due vodka-diet cola, ma meglio a me che alle scandinave che vedevano gli oppossum arrampicarsi sulle tende. Dovevo farmi 45 minuti a piedi visto che il van era rimasto chiuso in un parcheggio buio dove avevano chiuso le sbarre alle 18.30, ma mi ha fatto proprio bene, quell aria gelida mi ha risvegliato e l entrare nel sacco a pelo è stato ancora meglio.
La mattina mi sarei precipitato in internet per sperne di piu su questo pass, poi al supermercato per una bella spesa e di nuovo al van. Oh no, salve agente, ehm… sembrava quasi stesse aspettando il padrone del mio van. In effetti mi sembrava imbarazzato pure lui. Il mio van era li da 5 ore ed era permesso solo 90 minuti… mi stava per dire che era per clienti del “pack’n save” e io ero di fronte a lui con tre megasacchetti con la scritta “pack’n save”… probabilmente ha pensato che avevo passato 5 ore a scegliere cosa comperare, chiamò il carro atrezzi che era già partito e mi spiega molto cortesemente che oramai dovevo pagare la chiamata ma che posso far ricorso e venire rimborsato. Cavolo pensavo, 20 minuti dopo e sarebbe stata una brutta sorpresa.
Da quando sono tornato nella civiltà in pochissimo tempo sono successi troppi eventi e aggiungiamo che piove ininterrottamente da 2 settimane, dovevo muovermi a sbrigare quello di cui ho bisogno e scappare, se ce la faccio. Il centro è fatto di tutte strade a senso unico, se sbagli una volta sei fottuto, si guida come in inghilterra ma si da la precedenza come da noi e c è pure il tram. Dopo aver parcheggiato il van dove avevo preso la multa 7 mesi fa corro all ufficio di questo team che propone lo skipass chiamato “license to chill” e direi che la traduzione di licenza al cazzeggio sia perfetta.
Entro in ufficio ed è tutto chiaro, sci fat ovunque, gente che si tira aeroplani di carta seduti al computer, l aria era quella.
L ho comprato, mai sentito niente di piu fashion in vita mia. E d altra parte si dice che questa sia l isola degli sport estremi, ma qua sono proprio tutti fusi.
La domanda piu fica fattami nell ufficio fu “ce l hai uno schiaccianoci??” Non sapevo se ridere o rispondere…in breve qui serve imbragatura sempre addosso e lo schiaccianoci legato ad essa, col quale ci si aggancia al volo ad una corda che ti porta su… ma si può??? Ma cos è??? E in molti posti non battono le piste, tutta powder!!! 11 piccoli diversi “clubfields” lungo tutto l arco alpino, da nord dov ero 5 giorni fa a sud vicino ai fiordi, dove fa un freddo galattico e dicono sia impossibile bersi una cocacola liquida ammenochè non la bevi prima di uscire dal negozio. Ma è anche il primo posto dove nevica, anzi ha già iniziato da qualche giorno…
Ovviamente, sono già per strada, schiaccianoci pronto!

manu surf

Che sia il posto sbagliato o la tavola sbagliata???

2 commenti:

Giacomo Matteucci ha detto...

Non commento mai ma ti leggo sempre, sei un grande, mi stai facendo rivivere il mio viaggio in NZ.
Ciao continua così

Giredue ha detto...

grazie mille, fa sempre piacere leggere questi commenti, speso mi chiedo se quello che scrivo viene letto da qualcuno.... per quanto riguarda continuare così... sto cercando davvero di fare del mio peggio.. ah ah ah, see ya!!