venerdì 11 febbraio 2011

E ora che si fa??

La residenza in Nuova Zelanda… ho sempre pensato con la testa da viaggiatore ma ultimamente, piu mi avvicinavo alla scadenza del visto e piu ci pensavo. I vari amici che l avevano già ottenuta o stavano per ottenerla che mi consigliavano e spiegavano, il datore di lavoro che anche lui ogni tanto me la buttava li per vedere la mia reazione e alla fine i miei pensieri e emozioni contrastanti, la battaglia tra cuore e cervello, anche se il primo la vince facile viste le dimensioni ridotte e il disuso del secondo.
Per come la vedo io optare per la residenza è alla fine come sposarsi, una gran fregatura. Passi insieme a questa donna momenti fantastici, avventure, emozioni nuove, momenti difficili dai quali ne esci poi rafforzato e tutto sembra essere come in un film, e quel “si”, oltre a costarti tanto per dirlo, ti costerà ancora di piu una volta cambiato idea, sempre che succeda. La vita che ho fatto in questo paese è stata sicuramente la migliore, la piu imprevedibile e sorprendente nei miei quasi 32 anni in questo mondo, ma era reale?? Cosa succederebbe dopo 2 o 3 anni, non diventerebbe poi routine come un po lo sarebbe dappertutto anche se in modi e situazioni diversi? Una volta conosciuti i suoi difetti , debolezze e lati negativi sarebbe facile conviverci a lungo ed essere felici?? Magari si, chi lo sa, ma prima di prendere questa decisione cosi importante non è meglio guardarsi in giro e provarne diverse (appunto come le donne) prima di pensare che sia quella giusta?? E poi quanto comodo è avere una scadenza che ti “quasi obbliga” a lasciarla, per quanto doloroso e nel momento migliore sia, con la sicurezza che in un futuro avrai solo bei ricordi e memorie di spensieratezza e libertà, una di quelle situazioni di appagamento e felicità che solitamente per pigrizia non si lascia per poi lentamente lasciarla cadere nello scontato, ma che allo stesso tempo e dall altra parte troppo dura e dolorosa da poter affrontare.
Fu cosi che il mio visto scadeva e dovetti prendere quest aereo, stringere i denti per non sentire il dolore e cercare di sorridere alla mia nuova vita.
Mi resi conto solo sull aereo che in NZ ero talmente farfallone e libero da ogni preoccupazione che non avevo mai davvero pensato a cosa fare una volta lasciato il paese. Avevo tante idee, ma la storia del passaporto mi aveva obbligato a rinunciare alla maggior parte di esse, sapevo solo di voler arrivare a Kuala Lumpur, andare a trovare qualche amico e amica in giro per il paese e vedere un po che fare poi.
Mi ci volle davvero poco per accorgermi che io la mia saggezza potevo buttarla nel cesso e tirare l acqua, giusto il tempo di appoggiare il primo piede su terreno australiano.
La temperatura era piu o meno la stessa ma scendeva una pioggia da far invidia ai monsoni asiatici, non vedevo un acqua cosi da almeno 15 mesi fa quando ero a…. melbourne…
Ma già lo sapevo, amici che abitavano appunto in Gold coast mi avevano avvertito che pioveva sempre da oramai tre mesi e che non avrebbe smesso. Che fare con la crema solare che i turisti comprano per le balle che raccontano in TV?? Potete usarla sulle vostre giacche per renderle unte e impermeabili…
Quando il polizziotto federale mi si avvicinò dopo il controllo passaporti e mi disse la solita frase “può seguirmi per favore” cominciai a pensare di fingere un attacco epilettico ed evitare il dissanguamento del mio bagaglio fino all ultima briciola e le domande ridicole sui miei piani diabolici nel paese sul commercio di droghe pesanti nascoste sotto la tastiera del mio portatile… ma sorprendentemente dopo 10 minuti e un paio di domande idiote, spiegai che me ne sarei andato in una settimana (che avrei passato in ostello visto il tempo) ed ero fuori che camminavo sotto l acqua verso l ostello a un paio di km dall aereoporto.
Una volta arrivato scopro che l ostello, nonostante il prezzo abbastanza basso, era nel centro caotico di Coolangatta, un paese della goldcoast che alla fine, al contrario di quello che avevo sentito e immaginato, era un altro posto per “nightclubbing”… tutti viaggiatori giovanissimi intenti ad ubriacarsi ogni sera, quasi tutti con una tavola da surf, la maggiorparte ovviamente solo per moda, giusto per aver un motivo per essere li a non fare un cazzo, lo stile di vita del surfista, che con quel tempo non funzionava per niente.
In camera era da morire, dormire era impossibile, le urla degli asutraliani (e turisti) ubriachi la notte non cessavano mai, sotto l ostello (che era al primo piano) c erano un pub, una discoteca e un casinò!!!!
Quello che la sera vedevo quando provavo a farmi una passeggiata era quello che ricordavo dell australia, gente tra i 14 e 50 anni che se ne va in giro come zombie, obesissimi, ubriachissimi e grezzi, sputi per terra, ululati da licantropi e gente che faceva a volte fatica a reggersi in piedi, questo gia alle nove di sera.. sembrava di essere in resident evil, a volte pensavo che volessero mangiarmi, ero l unico sobrio che camminava dritto per le strade. Vedevo queste tristissime persone attaccate ai videopoker per giornateintere, gobbi e taciturni ogni 15 minuti uscivano a far pausa birra-sigaretta e ritirare le nuove monetine da 2$ alla cassa rientrando, intere famiglie ubriache con figli adolescienti al seguito, mi chiedevo (anche se non è compito mio giudicare) come questi genitori potessero portarsi dietro le figlie di 11-12 anni su tacchi alti e tette-culo a vista e make-up da matrimonio, ma sicuramente era la madre a conciarle cosi, ricordo una scena di questa madre sui 45-50 anni che con la ciccia strabordante dai microvestiti cercava di infilare la lingua in gola al marito continuando a inciampare sui tacchi e la giovanissima figlia da dietro, l unica sobria della famiglia, che cercava di metter fine a sta patetica scenetta “mom…moooom… stop..mooom”
Un 60enne che chiedeva ad ogni passante 2$ e 40 cent, quando li chiese a me, che giravo e non avevo un cazzo da fare, gli chiesi “”ma perché proprio 2,40??? Non era un barbone, aveva vestiti normali addosso ed era pulito ecc… ovviamente era estremamente ubriaco ma riusciva a mettere insieme le frasi e a farsi capire… la risposta?? Aveva solo 15$ e il cartone da 3 litri di vino costava 17,40$!!!! “come on maate!! Just two fifty mate!!
Chi è stato in gold coast ha sicuramente trovato in giro ogni tanto le “ragazze in bikini dorato” che se ne vanno in giro a chiedere 10$ per farsi la foto con loro… stavolta il bikini visto il tempo non ce l avevano e una mattina (piovosa ovvio) andavano in giro a braccare turisti, cosa avevano da offrire stavolta??? “ciao, come stai, di dove sei.. “ solite domande del cazzo per poi arrivare al punto “vuoi comprare per 35$ questa bellissima t-shirt”… pensavo a tutto quello visto e vissuto negli ultimi giorni e queste mi offrono una maglietta con suscritto “I LOVE GOLD COAST”
Il primo istinto fu di rompergli il naso con una testata a avrebbero smesso di mostrarmi quel sorrisone a mille denti. Mantenni la calma, pensai per 20 secondi alle montagne NZ e tornai in ostello, ero pure stufo di prendermi l acqua, mi sarei cucinato una bella pasta.
L ostello era terrificante, nessuno usciva, tutti si lamentavano del tempo e dei prezzi, oltre ad essere pessimo tempo i prezzi (per via della caduta dell euro) i prezzi erano un 40% piu alti, il che non è poco, e io li capivo da una parte, stavano tutti spendendo un sacco di soldi per prendersi acqua tutta estate ma questo non gli dava il diritto di incularsi la mia pasta + sugo!!! C era pure un twix e succo di frutta nel sacchetto… mi sono davvero girate le palle, mi ero promesso di contare fino a 10 in questi casi, di provare ad essere ottimista e sorridente ma non vedevo l ora di andarmene. Quella era la mia spesa e dovetti prelevare altri soldi per colpa di quel furto.
Le cose positive?? La prima che ogni mattina presto andavo a correre scalzo lungo la spiaggia desolata, niente casino, solo onde e gabbiani, spesso a quell ora la pioggia era leggera ed era quasi picevole farsi raffreddare il corpo da essa fin che i bagnini, unici esseri umani presenti a quell ora con le loro ridicole cuffie giallo-rosse del tipo “doraemon” mi guardavano sorpresi chiedendosi come facevo a ubriacarmi la sera e a correre ogni mattina… mmmm, avrei voluto spiegarlgi che non bevo alcool ma so che mi avrebbero preso per alieno.
L altra cosa simpatica è stato ritrovare un amica della mia città (Verona) che era proprio in quel paese da poco piu di un mese e vedere un po come si trova. Ovvio era abbastanza giù visto il tempo e il suo amore per il surf, un po giù per trovare quella marmaglia di ciccioni viziosi alcolizzati invece dei biondi muscolosi e sportivi surfisti che nel nostro immaginario sono gli australiani, e che invece della vita da spiaggia bisognava sempre girare in impermeabile e con ombrello, la difficoltà a trovare un lavoro con tutte le scam oramai trovate dai local per fregare piu soldi possibile ai turisti, ma che anche lei da brava, con una buona dose di ottimismo e rimboccandosi le maniche invece di lamentarsi come tanti fanno (io per primo) stava lentamente ottenendo quello che sperava di trovare, un paio di lavoretti alla sera, tanti amici che ti danno una mano e con cui divertirsi, una casetta vicino all oceano e una tavola per pochi soldi… brava Laura!!
Passammo dei bei pomeriggi, quando le pioggie ppesanti davano qualche ora di tregua, a passeggiare in spiaggia e vedere un po cosa si era fatto negli ultimi anni di viaggi e vita fuori dall Italia, di esperienze e estati d animo e un po anche di progetti futuri.
Certo, quando finalmente arivò l’ 11 gennaio, giorno del mio volo, sotto l ennesima pioggia torrenziale ringraziai il cielo che la settimana era finita e montai sull aereo. Nell attesa leggendo il quotidiano locale lessi dei primi serissimi allagamenti, proprio nell entroterra della gold coast, a una 50ina di km da dov ero io, fiumi straripati che fecero un “effetto tsunami” nell entroterra con allagamenti flash che avevano spazzato via paesi, auto, negozi ecc… e ne erano previsti di peggiori, perfino a brisbane, la capitale quasi sulla costa.Nei giorni succesivi dovettero evaquare piu di un paese e allertarne molti altri.
Stavo scappando nel momento giusto pensavo, la pioggia stava negli ultimi anni davvero creando problemi a questo stato.







Tra i terremoti di christchurch e ora gli allagamenti della gold coast non sapevo cosa aspettarmi in Malesia....

Insomma, arrivai verso le 4 del pomeriggio a Kuala Lumpur, l ennesima volta in questa città visto che la compagnia aerea lowcost Airasia ha base qui, ma questa volta invece che da turista con il favore di avere altri amici da visitare in diverse zone del paese malese, e soprattutto l amica con la quale lavoravo nell ostello di christchurch negli ultimi 3 mesi in NZ e compagna di diversi trekking.
Mi era venuta a prendere all aereoporto per ospitarmi a casa sua, cosa c è di piu bello che andare in un posto e vivere in una famiglia locale, vedere un po che fanno, come vivono, cosa mangiano, che fanno nel tempo libero e imparare qualche parola e frase nella loro lingua?? Insomma, mescolarsi con i local e scoprire il paese dal suo vero punto di vista, non da come te lo vuole far vedere una guida o qualche museo o tempio pulito e ordinato, o da un hotel ad aria condizionata per turisti che serve finto cibo locale adattato per turisti occidentali schizzinosi??

Mi ci vollero 10 minuti per riprendere a respirare dopo l impatto con il clima locale appena uscito dall aereo.. 37 gradi e umidità che non provavo da mesi, ogni passo erano spruzzi di sudore dalla fronte e non vedevo l ora di entrare sulla sua macchina con laria condizionata al massimo…
Ero abbastanza stanco ma appena messo piede in casa sua, appoggiai lo zaino sul pavimento e la sua famiglia dopo un caloroso benvenuto mi scaraventò in un'altra auto per appunto la cena di benvenuto… vista la fame non potevo chiedere di piu



e questo era solo il primo giro di portate.. tutto squisito... Il ristorante era abbastanza di lusso e una volta tornati a casa sua, dopo una bella doccia e un giretto della villetta singola su due piani mi accorsi che l amica era alla fine in una famiglia molto agiata, la casa era pazzesca, pulitissima, aria condizionata e televisori schermo piatto dietro ogni angolo, 3 computer a testa ecc... manco a casa mia ho tutta quella tecnologia...qualche zietto in politica, qualche parentello in grossi commerci e cosi via, la mattina quando tornavo dalla mia corsetta di buon ora, visto che alle 8 il caldo si faceva già soffocante, sua mamma parcheggiava il merci e mi serviva la colazione appena comprata per l ospite...
beh.. scusate tanto, ma mi abituai presto a questa vita vita da sultano saltata fuori dal nulla...


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